Calendario scolastico: oggi, primo giorno di scuola per tanti studenti. Sapete che…

Inizia oggi il calendario scolastico e, con il primo giorno di scuola, molti si troveranno ad affrontare l’esperienza del passaggio da un ciclo di studi all’altro e i cambiamenti, si sa, creano sempre un po’ d’ansia insieme ad alte aspettative.

Prendiamo, ad esempio, il delicato passaggio dalla scuola primaria alla scuola secondaria di primo grado ( in pratica dalle elementari alle medie… a me piace chiamarle ancora così!).

La prima fase viene affrontata circa dieci mesi prima dell’inizio del nuovo ciclo di studi, quando si deve decidere dove iscrivere i nostri figli.

La valutazione dell’istituto è sempre delicata ed è legata a vari fattori: vicinanza a casa (soprattutto per la scuola dell’infanzia e la scuola primaria ), orario ( modulo o tempo pieno, per la scuola primaria), utenza (casi di bullismo, dalla scuola primaria in poi) e infine la competenza degli insegnanti e della dirigenza, sia a livello didattico, sia a livello gestionale, per ogni ordine e grado.

E qui scattano i “sentito dire”! E’ vero che la reputazione è importante, ma non bisogna dimenticare che spesso è frutto dell’esperienza personale e quindi il giudizio è soggettivo, infatti si sentono spesso giudizi contrastanti riguardo uno stesso istituto.

E allora? Che fare? Come regolarsi?

Open Day

Gli open day che le scuole organizzano, appunto circa dieci mesi prima (tra novembre e dicembre), sono sicuramente utili per farsi un’idea propria,  riguardo la struttura, il piano formativo, il personale docente e non docente, l’organizzazione, l’accoglienza.

Se ciò che viene proposto in questa occasione, non vi convince, meglio lasciare perdere e valutare altri istituti: l’open day è un po’ come quando si guarda la vetrina di un negozio in cui dovrebbe esserci esposto il meglio, se ciò che vedete non vi piace, non entrate nemmeno!

I più avvantaggiati nella scelta sono coloro che hanno già avuto l’esperienza con altri figli più grandi. Occorre però fare attenzione al cambio dei docenti e della dirigenza, capire se ci sarà continuità con l’organizzazione precedente o se ci saranno dei cambiamenti e quali.

Gli amici

Un altro elemento di scelta può essere dettato da dove andranno gli altri compagni di scuola, fattore, questo, che sembra dare una certa sicurezza (forse più a noi genitori che ai nostri figli!), ma anche in questo caso bisogna tener conto dei pro e dei contro.

Innanzitutto non è detto che li mettano tutti nella stessa classe (in fase di iscrizione si può indicare un solo nominativo). Entrano poi in gioco altri fattori che coinvolgono direttamente i nostri figli e le loro attitudini, come la scelta della lingua straniera, la presenza della classe musicale e/o di un coro, la possibilità dell’assistenza allo studio post scuola, le attività extrascolastiche…

L’iscrizione

Dopo la scelta e l’iscrizione, il pensiero della nuova scuola si accantona fino alla fine del ciclo precedente, quando si è richiamati dalla burocrazia per la consegna della pagella o per perfezionare la nuova iscrizione, per poi essere accantonato nuovamente per le tanto agognate vacanze estive.

Man mano che ci si avvicina l’inizio del calendario scolastico, quando si va all’inseguimento delle ultime notizie riguardo la composizione delle classi, l’orario del primo giorno di scuola, le riunioni, l’elenco dei libri, dei materiali…

una lavagna con sopra scritte delle parole in inglese e un dito che le indica

Ma facciamo un passo indietro: i nostri figli? Come hanno reagito alla fine della scuola? Come stanno affrontando l’arrivo del nuovo calendario scolastico?

Il grande salto

L’attesa del passaggio dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria è percepita più da noi genitori che dai nostri figli, anche perché loro non sanno ancora cosa li aspetta.

Nel passaggio successivo, dalla primaria alla secondaria di secondo grado, la situazione è un po’ diversa, ma dai 5/6 anni sono passati ad averne 10/11, siamo in preadolescenza ( e in alcuni casi già in adolescenza conclamata!).

Hanno trascorso cinque anni con gli stessi compagni e, nel migliore dei casi, anche con gli stessi insegnanti e la fine della quinta è senza dubbio drammatica!

Anche nella consapevolezza che continueranno a frequentarsi, fuori o a scuola, nell’ultimo giorno di scuola i pianti di addio la fanno da padrona!

Suona la campanella

Come da calendario, quindi, arriviamo ai primi di settembre, quando iniziano a farsi prendere dall’ansia dall’imminente inizio…

Ricordiamoci che i nostri figli assorbono e fanno proprie le nostre reazioni, soprattutto a questa età. Quindi è bene non mostrare la nostra ansia, ma occorre rassicurarli mostrando loro tutti i fattori positivi con entusiasmo.

L’anno che verrà

Impareranno tante nozioni utili, una nuova lingua straniera, impareranno a suonare un nuovo strumento musicale. Approfondiranno tanti argomenti affrontati superficialmente quando erano “piccoli”, perché ora sono più “grandi”, ragionano in maniera diversa e comprendono meglio ciò che accade intorno a loro.

Conosceranno nuovi compagni che possono diventare dei buoni amici e dei nuovi insegnanti. Questi li accompagneranno per tre anni nel mondo del sapere e della conoscenza, dovranno ricordare di non chiamare per nome o maestro e maestra, ma professore e professoressa, come fanno anche i “grandi” delle superiori e dell’università…

Insomma, inizia una nuova fase della vita dei nostri figli, un nuovo calendario scolastico li attende.

Il nostro compito è quello di accompagnarli, osservandoli un po’ da lontano per permettere loro di crescere, ma rimanendo sempre presenti e disponibili, facendoci avvicinare quando ne sentiranno il bisogno.

Buon anno scolastico!

Veruska Manto
Veruska Manto
Laureata in Scienze dell'Educazione, educatrice, insegnante e mamma. Dice di sè: Non esistono le persone perfette, quindi neanche le mamme e i papà perfetti, facciamo del nostro meglio e solo alla fine sapremo se ci siamo riusciti o meno! Mi guardo con gli occhi di mia figlia che dice di me: “Ha un sorriso facile, una risata gentile, la mamma è sempre se stessa. Le piace sognare ad occhi aperti, adora l'azzurro e il rosso.” E adoro anche il mare! Mi piacciono la pizza e la cioccolata! Esprimo le mie emozioni e i miei pensieri attraverso la recitazione, il ballo e la scrittura: scrivo poesie, racconti, commedie ed ora eccomi qua a condividere con voi la mia esperienza con i fanciulli.