Sweeney Todd: strepitoso debutto a Torino

Strepitoso successo di Sweeney Todd al suo debutto al Teatro Colosseo di Torino

“Si dice che tutto sia collegato, è l’effetto farfalla… lanci un sassolino in uno stagno e i cerchi nell’acqua si propagano verso l’esterno investendo ogni cosa finché alla fine ad un pesce spuntano braccia e gambe e striscia fuori dall’acqua, raccoglie una pietra e colpisce altri due pesci sulla testa: e abbiamo il primo serial killer.” MICHAEL C. HALL– Dexter Morgan

La notte di Halloween

Alcuni studi sembrano attribuire le origini della notte di Halloween alla festa celtica di Samhain, la data che segnava la fine dell’estate e l’inizio dell’inverno. Samhain si trovava in un punto fuori dalla dimensione temporale che non apparteneva all’anno in corso e neppure al nuovo anno imminente.

La notte del 31 ottobre, i celti erano immersi in un sottile limbo che eliminava le distanze tra il mondo terreno e il regno dei morti: il momento dell’anno dove era possibile ottenere un passe-partout per comunicare con l’aldilà.

La magia di Halloween rende possibile l’impossibile, crea immagini surreali anche agli occhi più scettici ed incorruttibili, incute timore anche alle menti imperturbabili. Non esiste una notte migliore per stupire il proprio pubblico e un regista esperto come Claudio Insegno, lo sa bene.

La sera del 31 ottobre 2019 al teatro Colosseo di Torino, Lorenzo Tognocchi (ex allievo del programma Amici e cantante in Sette spose per sette fratelli) nei panni del barbiere Sweeney Todd, è tornato a Londra per compiere la sua atroce vendetta.

Il sangue è pronto a sprizzare dalle ferite e a gocciolare sui palchi italiani, l’attesa è terminata.

Gli attori del musical Sweeney Todd sul palco del Teatro Colosseo

Sweeney Todd, Il musical

Signore e signori preparatevi, perché state per essere travolti dalla passione del barbiere di Fleet Street. E’ finalmente iniziata la tournée del musical Sweeney Todd, prodotto da Dimensione Eventi.

Il musical, con le musiche di Stephen Sondheim e tratto dal libro di Hugh Wheeler, è stato portato in scena con incredibile successo nei teatri più famosi di Londra e di Broadway, con interpreti d’eccezione quali Angela Lansbury ed Emma Thompson.

L’adattamento italiano è stato reso possibile grazie allo splendido lavoro effettuato da Emiliano Palmieri. E’ lui che ha riscritto le liriche, messe in musica dal maestro Paolo Zaltroni e dalla sua orchestra.

Un genio di nome Claudio

Il burattinaio che muove le fila dei suoi artisti e dirige l’opera, è il grande regista romano Claudio Insegno.

Claudio riesce a rendere divertente il musical lugubre per definizione, prende ispirazione dal senso di angoscia presente nell’opera e disegna una regia cinematografica che accarezza lo spettatore e lo terrorizza subito dopo. I suoi attori, da lui soprannominati simpaticamente “gli Avengers del musical”, incarnano meravigliosamente lo spirito della trama e cantano per più di due ore, brani di grande difficoltà di esecuzione.

Claudio Insegno, regista del musical Sweeney Todd,con il suo cane in  braccio. Ha l 'archetto alla bocca e sorride

Una città in scena

Si apre il sipario e immediatamente lo spettatore viene rapito dalla scenografia di Francesco Fassone.

Tre strutture di legno intercambiabili tra loro con una scalinata centrale che porta al trono di Sweeney Todd, ovvero, la famosa poltrona dove i suoi clienti possono accomodarsi per l’ultima rasatura. La scena è in grado di plasmarsi e trasformarsi. E’ così che il palco del Teatro del Colosseo si trasforma in un porto, nei vicoli della città, in una piazza, una bottega, un palazzo e persino un manicomio.

Le strutture ricordano, nella forma, delle ghigliottine con al posto della lama triangolare, un drappo dipinto con immagini di Londra.

Più che un omaggio alla rivoluzione francese, si vuole sottolineare il concetto dell’arma normalmente destinata alla decapitazione, paragonandola alla tecnica preferita del barbiere per disfarsi dei propri nemici. Un taglio netto e preciso, dal profumo di giustizia, che recide in un sol colpo la gola del colpevole.

Quale miglior lama se non le immagini della città che rende possibile gli omicidi?

Un frame della scenografia di Sweeney Todd che rappresenta il portodiLondra condelle casse di legno, una botte, due scalette ai lati e due personaggi con il sacco sulle spalle

C’era una volta un barbiere

Una città che tace dinanzi all’arresto ingiusto del giovane barbiere, inizialmente noto come Benjamin Barker, condannato e obbligato a svolgere lavori forzati in Australia (territorio inglese all’epoca destinato alla prigionia).

Londra si mostra, così, complice della punizione inflittagli dal giudice Turpin. Oltretutto omertosa quando lo stesso magistrato decide di violentare la povera moglie di Benjamin e rapire sua figlia Johanna, diventandone il tutore.

Ecco quindi che, dopo 15 anni, l’esiliato torna a Londra. Nome nuovo, ma stesso desiderio di vendetta covato durante il periodo di prigionia. Se chiedessimo un parere ad Holden Ford, protagonista della serie televisiva Mindhunter, probabilmente farebbe la seguente affermazione: “un serial killer non nasce mai da solo ma è il contesto che lo circonda a renderlo un omicida”.

Il ritorno di Sweeney Todd

Il ritorno in patria del futuro assassino avviene in una notte nebbiosa e a bordo di una barca, accompagnato dal giovane marinaio Anthony (interpretato dal bravissimo  Luca Giacomelli Ferrarini, già eccezionale nei panni di Mercuzio nel musical Romeo e Giulietta) che, casualmente, si innamorerà proprio di sua figlia Johanna (la giovane cantante Federica De Riggi).

Una volta giunto in città, il nostro protagonista si imbatte in Mrs.Lovett (Francesca Taverni, cantante e attrice che da più di 20 anni respira aria di musical). Il suo negozio di pasticci di carne è proprio sotto la vecchia casa del barbiere sfortunato. Ignara dell’identità dello straniero, le offre rifugio proprio nel luogo dove era vissuto. E’ li che nascerà la nuova bottega di Sweeney Todd.

Francesca Taverni, nei panni di Mrs Lovett con lunghi capelli rcci neri, mani appoggiate sui fianchi con abiti di scena

L’antagonista veste i panni del giudice Turpin (Simone Leonardi è sempre una garanzia in ogni ruolo che interpreta) e del suo Messo Bamford (Vitantonio Boccuzzi). Sempre intenti a mantenere l’ordine pubblico con ogni mezzo, anche se ignobile e scellerato, i due sono personaggi fondamentali della storia.

Ma la scintilla che accenderà la fiamma omicida, sarà causata dal giovane Alfredo Pirelli (Domenico Nappi) e dal suo assistente Tobias (Michelangelo Nari). I due scoprono la vera identità che si cela dietro il barbiere di Fleet Street. Pirelli, dopo essere stato sconfitto ed umiliato in una gara di rasatura, ricatta Todd chiedendogli la metà dei suoi guadagni, minacciandolo di spifferare tutta la verità al giudice Turpin.

Il giovane italiano sarà proprio la prima vittima di Sweeney e il suo sangue arriverà fino alle prime file del teatro.

Tra palco e…magìa

Sangue sapientemente preparato e reso assolutamente reale dal mago e cabarettista Davide Allena, per l’occasione creatore di effetti speciali. Infatti, è proprio grazie ad una sua magia se la giugulare di ogni persona che ha la sfortuna di sedersi sulla poltrona del barbiere, si trasforma in un quadro di Pollock..

Non voglio svelare altro riguardo la trama dell’opera. Voglio evitare inutili spoiler soprattutto nel caso in cui ci fossero lettori che non hanno neanche visto il bellissimo film diretto da Tim Burton, premiato con un oscar per la miglior scenografia.

Quindi, evito di soffermarmi sul ruolo della mendicante interpretata dalla brava Annalisa Cucchiara, lasciandovi in bocca il gusto del mistero.

Una menzione d’onore, invece, la merita Lella Diaz. E’ tutto suo il merito di aver creato costumi letteralmente meravigliosi. A tal proposito, non si può non menzionare l’abbigliamento di Alfredo Pirelli, perfettamente identico a quello di Burton.

Sweeney Todd è un musical macabro con richiami al Grand Guignol francese che diverte lo spettatore, lo ipnotizza, lo seduce con un continuo fil rouge di un connubio tra amore e morte, lo colpisce, lo annienta mostrandogli soprusi meschini fino a che non sarà la stessa platea a desiderare la catarsi liberatoria impugnando finalmente la lama e…sipario.

Intervista con Claudio Insegno e Lorenzo Tognocchi

Prossimi appuntamenti

Le date torinesi sono state solo il debutto. Il Tour che continua nelle principali città italiane.

Ecco le prossime tappe:

  • 4 al 10 novembre: ROMA – Teatro Olimpico
  • 14 al 17 novembre: MILANO – Teatro Nuovo
  • 6 all’8 dicembre: VERONA – Teatro Nuovo

Prevendita biglietti con il circuito Ticket One (on-line su ed in tutti i punti vendita affiliati) e presso le biglietterie dei singoli teatri.

Per maggiori informazioni è possibile contattare la produzione, Dimensione Eventi, al numero 011/2632323, dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18.

Alfonso Milano
Alfonso Milano
Dice di se: Il nostro primo innamoramento sconvolgerà definitivamente la nostra esistenza. Questo impulso inarrestabile in grado di coinvolgere tutte queste emozioni e sentimenti, credo meriti una maggiore considerazione da parte nostra. Io ricordo perfettamente la prima volta che mi sono innamorato: avevo quindici anni ed ero seduto su una poltrona del teatro Leonardo di via Ampère a Milano. Quella sera i miei sensi sono stati testimoni della loro rinascita, come se fossero stati solo parzialmente utilizzati fino a quel momento. La vista era inebriata da quelle magnifiche scenografie, l'udito rapito dalla voce di Puck, il tatto accarezzava il legno della poltrona, il gusto assaporava la paura scatenata dalle parole di Oberon, l'olfatto percepiva l'odore del sudore degli attori. "Sogno di una notte di mezza estate" non aveva semplicemente suscitato in me la mia prima catarsi, bensì un sentimento più nobile, era amore puro. Da allora non ho più abbandonato il teatro e anche adesso che ho 34 anni, le sensazioni che provo ogni volta che il sipario si apre dinanzi ai miei occhi sono le medesime. Adoro interrogarmi continuamente durante una rappresentazione teatrale o cinematografica: cerco di carpire il percorso che hanno svolto gli attori e il regista con lo studio del personaggio, mi nutro di dettagli in modo da poter recepire ancor meglio il messaggio dell'opera. Perché diciamolo a gran voce: "il primo amore non si scorda mai!". Spero solo non sia gelosa mia moglie.