Sono 159 scatti tradotti in emozioni quelli che dal 7 maggio si trovano in mostra a Torino Palazzo Madama , nella mostra World Press Photo Exhibition 2021. I 159 scatti dei fotografi , finalisti della 64ª edizione del concorso di fotogiornalismo più prestigioso del mondo, si potranno ammirare fino all 22 agosto.
“Quest’anno Cime porta a Torino l’anteprima nazionale della World Press Photo Exhibition 2021 e lo fa, grazie alla partnership con la Fondazione Torino Musei, in una delle cornici più belle d’Europa: la sala del Senato di Palazzo Madama“. Così dichiara Vito Cramarossa, presidente di CIME, organizzazione pugliese, nonché uno dei maggiori partner europei della Fondazione World Press Photo di Amsterdam e Fondazione Torino Musei.


159 scatti che mettono a nudo le nostre fragilità
“Questa solida collaborazione, che si rinnova per il secondo anno ed è nata in uno dei periodi più difficili della nostra storia – continua Cramarossa-, è la cartina di tornasole dell’impegno e del senso di responsabilità, che organizzazioni come queste hanno nel proporre al territorio una mostra che faccia riflettere e stimoli il senso critico.
La World Press Photo Exhibition 2021, infatti, è un’istantanea della storia dell’anno appena trascorso, in grado di far viaggiare il visitatore attraverso 159 finestre sul mondo, che mettono a nudo le fragilità e le grandiosità del nostro pianeta e dei suoi esseri viventi”.
Una mostra che gira 120 città in 50 Paesi diversi
Parte dunque da Torino Palazzo Madama, come anteprima italiana, la mostra che ogni anno viene allestita in oltre 120 città in 50 Paesi. Otto le sezioni presenti: Contemporary Issues, Environment, General News, Long-Term Projects, Nature, Portraits, Sports, Spot News.
Quest’anno 4.315 fotografi da 130 Paesi hanno presentato 74.470 immagini. E, per la prima volta nella sua storia, la valutazione è avvenuta online, con sette giurie specializzate che hanno selezionato le migliori immagini e storie in ciascuna delle otto categorie del concorso. Le sette giurie giudicanti sono state presiedute da NayanTara Gurung Kakshapati e MuyiXiao.
Il vincitore:The First Embrace di Mads Nissen
“Il principale messaggio di questa immagine è l’empatia. É amore e compassione.” così descrive il suo scatto Mads Nissen, vincitore, su 159 scatti finalisti del World Press Photo of the Year. Lo scatto immortala Rosa Luzia Lunardi, di 85 anni, abbracciata dall’infermiera Adriana Silva da Costa Souza, presso la casa di cura Viva Bem, San Paolo, Brasile, il 5 agosto. Il primo abbraccio che Rosa riceveva in cinque mesi.


Gli operatori delle case di cura, a seguito dell emergenza Covid-19 avevano ricevuto l’ordine di ridurre al minimo il contatto fisico con le persone più vulnerabili. Al Viva Bem, una semplice invenzione, “La tenda dell’abbraccio” ha permesso alle persone di abbracciarsi di nuovo. Mads Nissen è un fotografo danese residente a Copenaghen. Dopo la laurea nel 2007 presso la Danish School of Journalism, si è trasferito a Shanghai per documentare le conseguenze umane e sociali relative alla storica ascesa economica della Cina. Dal 2014 lavora come fotografo per il quotidiano danese Politiken.
Habibi di Antonio Faccilongo
Habibi, l’emozionante scatto dell’italiano Antonio Faccilongo, è il vincitore del World Press Photo Story of the Year . “Il mio lavoro ha l’ambizione di essere un ponte culturale che unisca le persone” dichiara Faccilongo. Habibi, cioè “amore mio”, è il riassunto sublime di tante storie di coraggio e perseveranza nelle carceri di Israele.


Circa 4.200 palestinesi sono detenuti nelle carceri israeliane, alcuni dei quali con condanne da 20 anni o più. Le visite coniugali sono negate e il contatto fisico è vietato, ad eccezione dei bambini di età inferiore ai dieci anni. Fin dai primi anni 2000, i detenuti palestinesi con lunghe condanne che desiderano avere figli contrabbandano il loro sperma fuori dalla prigione, nascondendolo ad esempio nei regali agli altri figli.
Antonio Faccilongo
Antonio Faccilongo è un fotografo documentarista italiano. Attualmente lavora come docente di fotografia presso la Rome University of Fine Arts e l’American University of Rome. Nel suo lavoro documenta le conseguenze del conflitto israelo-palestinese sulla sponda occidentale e nella Striscia di Gaza.
Faccilongo ha, inoltre, cercato di svelare ed evidenziare le questioni umanitarie legate a uno dei conflitti più documentati al mondo, spesso mostrato solo come luogo di guerra e conflitto .
La Fondazione World Press Photo
È un’organizzazione indipendente, senza fini di lucro, con sede ad Amsterdam, Paesi Bassi. “Crediamo nel potere delle immagini e nell’importanza di osservare con i propri occhi narrazioni visive di qualità – dichiarano dalla Direzione della Fondazione-. Tutto è iniziato nel 1955, quando un gruppo di fotografi olandesi organizzò il primo concorso internazionale “World Press Photo. Da allora l’iniziativa ha acquistato slancio fino a diventare il concorso fotografico più prestigioso del mondo.


Trattiamo storie genuine incentrate su eventi realmente accaduti, problemi seri e persone reali, storie con un significato e un impatto su singoli individui, gruppi e intere società. Promuoviamo le condizioni che rendono possibile il giornalismo visivo e la narrazione, quali la libertà di espressione, la libertà di inchiesta e la libertà di stampa. Il bisogno di immagini e storie veritiere non è mai stato così forte e i contenuti di alta qualità presentati in questa mostra, nonché sui canali online, offrono uno spaccato significativo del mondo in cui viviamo”.
La fotografia al centro dell’attenzione
“Negli ultimi anni Palazzo Madama ha messo al centro della propria programmazione la fotografia, una delle più potenti forme espressive per raccontare il mondo – afferma Elisabetta Rattalino, Segretario Generale Fondazione Torino Musei -. A partire dall’esposizione dedicata al tema della lettura di Steve McCurry del 2019, per passare all’edizione 2020 del World Press Photo. Per la Fondazione Torino Musei è un vero piacere, dopo il successo della precedente edizione, poter ospitare per la riapertura al pubblico di Palazzo Madama la prima edizione nazionale del World Press Photo 2021”.


Info orari e modalità di prenotazione
Mercoledì, giovedì e venerdì dalle 13 alle 20 Sabato e domenica dalle 10 alle 19. Si ricorda che, pre le norme previste dal Covid-19 durante i weekend e bei giorni festivi gli INGRESSI SONO GARANTITI CON PRENOTAZIONE O PREVENDITA ONLINE.
Prenotazioni: Theatrum Sabaudiae via email ftm@arteintorino.com o al numero +39 011 5211788 o direttamente dal sito cliccando qui. La biglietteria chiude un’ora prima. Chiuso il lunedì e martedì.

