“Per non soffrire”: Alessio Selvaggio a ritmo di dance

L’amore a ritmo di dance nel nuovo singolo di Alessio Selvaggio, intitolato “Per non soffrire”. L’artista palermitano torna sulla scena discografica, e cala il poker, dopo il successo dei tre precedenti singoli “Amore diverso”, che ne ha segnato l’esordio discografico, “Non dirmi no” e “Non sono solo canzoni”.

Per non soffrire

La primavera, anche se travestita da autunno, sta quasi per volgere al termine, e gli artisti cominciano ad affilare le armi in vista della stagione estiva. È il caso di Alessio Selvaggio e del suo nuovo singolo.

Una canzone fresca, vivace, dal ritmo dance, che, con un remix ad hoc, può diventare un tormentone estivo, da sparare senza risparmio di decibel, nelle rotonde sul mare durante le sere d’estate.

Una canzone d’amore, nata quasi per caso, come racconta lo stesso artista: “Il brano nasce durante l’attesa dell’autobus che mi portava in studio. Un suono cattura la mia attenzione così lo registro e lo comincio a personalizzare. È stata la prima volta che mi è capitato di partire da un suono per poi dare vita al testo”.

Suoni moderni e compatti, cassa che martella, groove di basso che lascia il segno: la raffinata produzione di Vincenzo Pezzella ci riporta piacevolmente alla miglior tradizione disco made in Italy. Potremmo quasi parlare di “new italo disco”, con cognizione di causa.

Senza dimenticare la voce di Alessio: niente filtri e niente autotune. Quando la voce c’è, non è necessario usare ammennicoli elettronici per valorizzarla. Si valorizza da sola (può sembrare lapalissiano ma, credetemi, non lo è).

Senza troppi giri di parole posso affermare che “Per non soffrire” rappresenta la prova della maturità per l’artista palermitano. Una scoperta di Gianni Testa, direttore artistico del nuovo progetto, una delle tante di cui andare fieri, che dimostra, ancora una volta, la bontà del lavoro svolto in Joseba, sia come Label che come Publishing. Senza dimenticare la Academy, fiore all’occhiello del mentore calabrese e del Maestro Enzo Campagnoli.

alessio selvaggio in primo piano, indossa t shirt nera, giubbotto di pelle con le borchie e tiene nella mano destra un microfono old style

Alessio Selvaggio

È nato a Palermo nel 1994. Si è formato artisticamente presso la Shakespeare Theatre Academy diretta da Tony Colapinto. 

Ha partecipato nel 2018 a X-Factor 12 Italia, conquistando quattro sì e standing ovation dal pubblico, arrivando sino ai Bootcamp.

Il 15 maggio 2020 ha esordito con il suo primo brano inedito “Amore Diverso”, prodotto da Gianni Testa e Tony Colapinto (Joseba Publishing e Shakespeare Theatre Academy).

Nel 2020 è finalista della terza edizione di All Together Now su Canale 5, condotto da Michelle Hunziker con Francesco Renga, Rita Pavone, Anna Tatangelo e J-Ax. 

Ad agosto 2022, si esibisce al concerto organizzato da Radio Deejay a Riccione “Deejay On stage”, condividendo il palco con Gianni Morandi, Francesco Gabbani, La Rappresentante di Lista e Rudy Zerbi in giuria. Il 29 settembre del 2022, a Lampedusa, conquista il pubblico con il suo primo concerto, esibendosi in Piazza Castello.

Alessio inoltre collabora al progetto cinematografico di Federico Moccia “Mamma qui comando io” in uscita ad ottobre 2023, dando voce alla colonna sonora.

Credits

Testo e musica: Vincenzo Pezzella · Alessio Selvaggio · Salvatore Tricanico.

Produzione artistica: Vincenzo Pezzella. Direzione artistica: Gianni Testa.

Per non soffrire” (Joseba Publishing distribuzione Believe Music) è disponibile in radio e negli store digitali dal 19 maggio e sarà accompagnato dal videoclip ufficiale in uscita il 27 maggio sul tubo. 

Potete seguire Alessio Selvaggio su Facebook, Instagram, Twitter, Spotify e sul canale YouTube.

Lele Boccardo
Lele Boccardo
(a.k.a. Giovanni Delbosco) Direttore Responsabile. Critico musicale, opinionista sportivo, pioniere delle radio “libere” torinesi. Autore del romanzo “Un futuro da scrivere insieme” e del thriller “Il rullante insanguinato”. Dice di sè: “Il mio cuore batte a tempo di musica, ma non è un battito normale, è un battito animale. Stare seduto dietro una Ludwig, o in sella alla mia Harley Davidson, non fa differenza, l’importante è che ci sia del ritmo: una cassa, dei piatti, un rullante o un bicilindrico, per me sono la stessa cosa. Un martello pneumatico in quattro: i tempi di un motore che diventano un beat costante. Naturalmente a tinte granata”.