Ara Malikian torna in concerto in Italia con ‘Royal Garage Tour’

Definito “il nuovo Paganini del violino“, Ara Malikian è pronto a tornare sui palchi italiani con “Royal Garage Tour”

La mia relazione con i garage inizia nel 1976, al termine della guerra in Libano, quando nei garage di tutto il mondo nascevano alcune di quelle che sono poi diventate le migliori band di sempre. Mio padre mi incoraggiò a suonare e a dar vita ad una band come i Rolling Stones. Non mi ritrovai gomito a gomito a scherzare con Keith Richards o a parlare di musica con Mick Jagger. I miei primi compagni ‘di palco’ furono infatti mio zio Nono, con una tromba malconcia, il vicino con una bottiglia di vetro e mia nonna con un mandolino. Non vedo ancora il rock and roll nella mia vita, ma vedo amore, ed è più che abbastanza.

Royal Garage

In questo album Ara Malikian non suona solo il violino ma canta. Una nuova esperienza che l’artista affronta con un talento straordinario

Poi arrivarono altri garage. Tedeschi, inglesi, parigini e spagnoli..sembra che io sia predestinato a loro, ma d’altronde le esperienze più affascinanti della mia vita sono successe proprio in un garage” afferma Ara Malikian su ‘Royal Garage Tour’, il lungo tour che lo porterà, questa volta, su palchi molto più importanti, passando dalla Royal Albert Hall di Londra fino al National Auditorium in Messico.

Ara Malikian nel Royal Garage Tour sul palco con la band

Le collaborazioni

Numerose le collaborazioni, all’interno del disco. Tra le più prestigiose, quella con Franco Battiato nel brano ‘Voglio Vederti Danzare’ e quella con Serj Tankian, frontman dei System of a Down, nel brano ‘The Rough Dog‘, oltre a Bunbury, Kase.O, Pablo Milanés ed Andrés Calamaro. Inoltre, il disco, pubblicato in vinile e digitale, è corredato da un booklet di 36 pagine con ritratti dell’artista realizzati da Anton Corbijn, icona della fotografia musicale.

Musica classica e rock and roll, uniti al punk, con una strizzatina d’occhio all’elettronica.

Tantissimi anche i riconoscimenti ricevuti, tra cui il prestigioso Premio Niccolò Paganini.

Ara Malikian

Ara Malikian inizia a suonare il violino sin da piccolo, sotto la supervisione attenta del padre. Il suo talento è già leggenda, ma la guerra civile in Libano, lo costringe a lasciare il suo paese. A dodici anni, Malikian si esibisce nel suo primo importante concerto. Due anni dopo è il più giovane studente ammesso alla prestigiosa scuola di musica ad Hannover, in Germania. Comincia a studiare anche teatro, frequentando la Guildhall School of Music & Drama a Londra. Nel frattempo, continua a studiare il violino ed inizia a comporre, con l’aiuto e la collaborazione di compositori contemporanei, come Franco Donatoni, Malcolm Lipkin, Kuciano Chailly ed altri ancora.

Come violino solista, si esibisce in tutto il mondo, da Tokyo a Madrid, da Mosca a Belgrado. A dirigerlo sono i più importati nomi, come Mariss Janssons, Peter Maag, Jesús López Cobos, Vladimir Spivakov, Miguel Ángel Gómez Martínez. E ancora: Vassili Sinaisky, Edmond de Stoutz, Gudni Emilson, Juan José Mena, Jo Ann Falleta, pedro Halffter, Alejandro Posada, Cristóbal Halffter or Salvador Brotons.

Il talento e le doti di Ara Malikian rimbalzano in ogni angolo del globo, grazie anche ai riconoscimenti ricevuti fin da giovane.

Basta pensare che, nel 1993, si aggiudica l’Artistic Compliance and Dedication Award. Ma non solo: vince per ben due volte il Music Awards nella categoria New Music Best Album (2006) e Best Classical Music Performer (2007).

Un pò di Ara

Negli anni Ara Malikian ha composto e rivisitato importanti ed innovativi brani, collaborando con orchestre e musicisti simbolo della tradizione più classica e quella più tradizionale, da chitarristi di flamenco ad orchestre. Il suo grande talento sta anche nel suo impegno nella diffusione della musica, in qualsiasi forma.

Dal 2006 Malikian collabora con Non Profit Music Foundation e con il compositore spagnolo Jorge Grundman. Insieme danno vita alla Non Profit Music Chamber Orchestra, impegnata a diffondere nel mondo le opere dei compositori contemporanei. Tra i frutti di questa collaborazione, gli album “Tears of Beauty” e “Meeting with a Friend”. Nel 2008 Ara Malikian crea e co-produce lo show “PaGaGnini”. E’ un’ironica e teatrale rivisitazione di opere classiche del calibro di Sarasate, Manuel de Falla, Luigi Boccherini, Mozart, Paganini, Serge Gainsbourg ed altri ancora.

Negli anni successivi collabora alla realizzazione e produzione di concerti e rivisitazioni di opere classiche, tra cui le “Quattro Stagioni di Vivaldi”, attualmente in tournée.

Inoltre, dal 2010 l’artista è ospite fisso nel programma tv “El Club del Pizzicato”, uno show televisivo dedicato alla diffusione della musica classica tra bambini ed adolescenti. Malikian ha inoltre dato vita a numerosi show di succcesso, da “Vivaldi’s Eight Seasons” (2011) a “Piazzolla” (2011) a “The Divines” (2012), solo per citarne qualcuno.

I tour

Ara Malikian vive da oltre due decenni in Spagna e si esibisce il oltre quaranta paesi nel mondo. La sua abilità nel reinterpretare la tradizione musicale armena, contaminandola con influenze gypsi, klezmer, tango e flamenco,la rende accessibile ad un vasto pubblico, esprimendo al massimo le potenzialità della musica classica. Numerose le sue collaborazioni in questa direzione, da co-produzioni a performance dal vivo. Infine, ma non certo per importanza, Ara Malikian ha musicato numerosi film, collaborando con compositori tra cui Alberto Iglesias e con registi del calibro di Pedro Almodóvar, Pascal Gainge e Salvador García Ruiz.

La sua passione per lo studio dei classici, unitamente a quello delle musiche tradizionali e popolari delle culture mediorientali ed europee, con una forte componente rock, fanno di Ara Malikian un’artista unico nel suo genere. Le sue esibizioni dal vivo sono delle vere e proprie performance, in grado di incantare il pubblico con la magia violino.

The Incredible Story of Violin

 “The Incredible Story of Violin” è il penultimo lavoro di studio pubblicato nel 2017. In questo lavoro, emerge tutto lo straordinario talento di Ara Malikian, sia come esecutore che come compositore.

Interamente scritto da Ara, l’album è un irresistibile melting pot di generi musicali diversi, eseguiti con l’impeccabile tecnica che contraddistingue l’artista, specchio perfetto dell’affascinante e coinvolgente personalità di un violinista e musicista eccelso. Da questo ultimo lavoro nasce “The Incredible World Tour of Violin”, un lungo tour che ha portato l’artista di origini armene in oltre 280 concerti. Dopo essersi esibito, con la super band che lo segue da anni, nei più importanti e prestigiosi teatri ed auditorium del mondo, Ara Malikian ha portato il suo ‘The Incredible World Tour of Violin’ in alcuni dei principali teatri italiani, per una serie di concerti. Il debutto avviene , non a caso, a Genova, la città di Paganini, in occasione dell’inaugurazione della mostra ‘Paganini Rockstar’.

Definito ‘il nuovo Paganini del violino’, Ara Malikian è pronto a tornare sui palchi italiani con Royal Garage Tour” per una serie di eventi-performance a dicembre.

Info e prenotazioni

La data di Torino è in vendita con il circuito Ticket One, oltre che presso il teatro Colosseo

Per maggiori informazioni e richiesta accrediti DIMENSIONE EVENTI  tel. 011/2632323 (lunedì-venerdì 9-13 e 14.30-18.30) oppure scrivendo via mail

Alfonso Milano
Alfonso Milano
Dice di se: Il nostro primo innamoramento sconvolgerà definitivamente la nostra esistenza. Questo impulso inarrestabile in grado di coinvolgere tutte queste emozioni e sentimenti, credo meriti una maggiore considerazione da parte nostra. Io ricordo perfettamente la prima volta che mi sono innamorato: avevo quindici anni ed ero seduto su una poltrona del teatro Leonardo di via Ampère a Milano. Quella sera i miei sensi sono stati testimoni della loro rinascita, come se fossero stati solo parzialmente utilizzati fino a quel momento. La vista era inebriata da quelle magnifiche scenografie, l'udito rapito dalla voce di Puck, il tatto accarezzava il legno della poltrona, il gusto assaporava la paura scatenata dalle parole di Oberon, l'olfatto percepiva l'odore del sudore degli attori. "Sogno di una notte di mezza estate" non aveva semplicemente suscitato in me la mia prima catarsi, bensì un sentimento più nobile, era amore puro. Da allora non ho più abbandonato il teatro e anche adesso che ho 34 anni, le sensazioni che provo ogni volta che il sipario si apre dinanzi ai miei occhi sono le medesime. Adoro interrogarmi continuamente durante una rappresentazione teatrale o cinematografica: cerco di carpire il percorso che hanno svolto gli attori e il regista con lo studio del personaggio, mi nutro di dettagli in modo da poter recepire ancor meglio il messaggio dell'opera. Perché diciamolo a gran voce: "il primo amore non si scorda mai!". Spero solo non sia gelosa mia moglie.