Attrice teatrale televisiva e cinematografica. Allieva di Macario, ha lavorato per anni in coppia con Enrico
Beruschi. Tra le sue partecipazioni più famose: Drive In di Antonio Ricci e Camera Cafè nel ruolo della stagista
Wanda.
Dice di sè: Descrivermi? Io? Già è difficile descrivere una persona che si conosce da diverso tempo, figuriamoci
se stessi, ma...ci proverò! Anche perché non è così scontato che un individuo si conosca in tutte le sue
sfaccettature, nonostante sia in “compagnia di se stesso” da tutta una vita. Infatti, ci sono parti di noi che ci
sfuggono, altre che sono sotterrate negli strati più profondi del nostro animo, oppure altre che semplicemente
non vogliamo vedere. Io, complice il lavoro che faccio, ho dovuto scavare dentro di me, anche per fare arrivare
al pubblico l'emozione che deriva dall'essere in una particolare situazione. In più – e lo dico per chi non conosce
la mia formazione – ho frequentato l'Accademia di arte drammatica, non di “arte Comica”! Fu Macario che mi
consigliò di dedicarmi al comico, attraverso la frase che cito in tutte le interviste dove mi chiedono dei miei
esordi: “con quella faccia lì, devi far ridere”, mi disse. Tuttavia, non si deve pensare che essere attori comici
significhi per forza conoscere solo il lato divertente della vita; anzi! Si dice che i più grandi comici della storia
siano stati dei depressi; un po' come i clown che, in alcune scuole di mimo e recitazione, vengono presentati
come personaggi in realtà tristi. Io, in realtà, a parte qualche triste e naturale accadimento – come quelli che la
vita riserva più o meno ad ognuno di noi – non posso sicuramente dire che sia o sia stata una persona infelice.
Al contrario: la mia “voglia di far ridere” deriva da quella serenità che ho sempre respirato in famiglia. Mia
mamma Luisa era un po' come me: ironica, sorridente e con la battuta pronta. Il mio papà Gino era più
riflessivo, più incline alla saggezza, ma sempre sereno. Io ho fatto un bel frullato di queste caratteristiche, ci ho
aggiunto quello che la natura mi ha regalato attraverso il temperamento et voilà: signore e signori, questa è la
Fumero! Una signora buffa ma dignitosa; un soggetto autoironico ma profondamente rispettoso degli altri; una
donna che può interpretare mille personaggi, pur rimanendo sempre se stessa. Una persona che finge sul
palcoscenico ma che è profondamente vera nella vita reale.