Criminali da ridere – Quelle commedie con poco di buono

In tempi duri come questi ogni scusa è buona per farsi una sana risata, ma per una volta variamo dalle solite commedie romantiche per guardare qualche film ambientato nello sporco mondo criminale.

Rubare ciò che si vuole è sicuramente più facile che guadagnarlo, come sanno bene i malefici protagonisti delle storie di oggi.

Tuttavia anche nella loro mancanza di coscienza si nasconde in fondo l’anima buona di una persona smarrita che cerca il suo posto nel mondo.

Tutti cerchiamo questa magica porta nascosta che conduce al Nirvana esistenziale e la chiave più semplice per aprirla passa sempre per gli sporchi e maledetti soldi.

Infatti, i soldi parlano e le palle camminano, come diceva uno degli accoliti di Gesù che saggiamente lasciò il gruppo prima dell’ultima cena.

Perciò mettete il vostro passamontagna preferito e trovate un paio di soci fidati, perchè in questi film è facile farsi fregare e l’ultimo a ridere ha sempre ragione, come vogliono le regole di ogni commedia criminale.

Terapia e pallottole (1999)

Iniziamo con una esilarante girandola di equivoci diretta dal simpatico Harold Ramis, che tutti ricorderemo sempre come lo strambo scienziato occhialuto dei mitici Ghostbusters degli anni 80.

Protagonista di questo film che mescola perfettamente crimine e commedia è il grande Billy Crystal, annoiato psicologo che per sbaglio una sera tampona l’auto di uno degli scagnozzi di un pericoloso gangster.

L’incidente sembra finire lì senza conseguenze, ma il giorno dopo il boss si presenta nel suo studio chiedendo prepotentemente una visita privata.

Infatti, dietro la sua facciata di duro senza scrupoli, l’uomo nasconde una profonda crisi esistenziale che lo porta ad attacchi di panico o scoppiare a piangiare senza motivo.

Seppure impaurito, lo psicologo è colpito dalla fragilità emotiva del boss, decidendo alla fine di aiutarlo.

Purtroppo la sua presenza non passerà inosservata all’FBI, che intende usarlo come spia per scoprire i traffici della banda.

Inoltre uno dei rivali vuole eliminare la concorrenza prima di un summit che radunerà dopo oltre 50 anni tutti i più grandi boss degli Stati Uniti.

E rinfrescante vedere una commedia che non si basi solo su volgarità o squallide allusioni sessuali, ma su una buona sceneggiatura e le ottime interpretazioni dei suoi attori.

Inutile sottolineare la bravura di Billy Crystal che è da sempre un comico infallibile, qui al fianco di Robert De Niro che gioca con ironia sui ruoli criminali che lo hanno reso famoso in film come Casinò o Quei Bravi Ragazzi.

Altrettanto divertenti sono Joe Viterelli, simpatica faccia da schiaffi italo-americana che fa il paio con la bionda e svampita Lisa Kudrow, volto noto ai fans della famosa serie Friends.

Gli ingredienti ci sono tutti e la mano esperta di Harold Ramis sceglie i tempi comici perfetti in un film che è già mito tra le migliori commedie criminali di sempre.

FBI: Protezione testimoni (2000)

Dopo il precedente film con Lisa Kudrow, parliamo di una commedia criminale con un altro dei simpatici protagonisti di Friends, Matthew Perry.

L’attore interpreta un innocuo dentista in esilio in un piccolo paese canadese, dopo che il suocero ha rovinato la loro clinica americana perdendo tutti i soldi al gioco.

Nonostante stia provando lentamente a ricominciare la sua attività, sua moglie comunque lo odia al punto da assumere un sicario per ucciderlo.

Allo stesso tempo una nuova faccia arriva nel quartiere, sembrando inizialmente cordiale e aperto verso i suoi vicini.

Guardandolo più da vicino però, il dentista riconosce in lui un noto criminale finito sui giornali ai tempi di Chicago.

Una volta costui era uno spietato sicario a contratto, ma dopo aver tradito la sua banda ora vive anonimamente per sfuggire alla vendetta.

Ma ovviamente la malefica moglie non pensa altro che ai soldi della taglia, convincendo il marito a tradire il nuovo amico e venderlo ai suoi compari.

Jonathan Lynn dirige con buon ritmo questa commedia nera in salsa criminale, reduce dal brillante Signori, il delitto è servito degli anni 80 dove portava nei cinema il famoso gioco Cluedo.

Assieme al brillante Matthew Perry (che era già il mio preferito in Friends nel ruolo di Chandler) abbiamo la fantastica star d’azione Bruce Willis.

Seppure noto per i suoi ruoli da duro alla Die Hard, l’attore ha sempre dimostrato un ottimo carisma anche nei ruoli comici, memore dei suoi esordi televisivi nella serie comica/romantica Moonlighting.

A chiudere il cerchio abbiamo poi le splendide attrici Amanda Peet e Rosanna Arquette, che aggiungono quel tocco femminile di sensualità e umorismo che non guasta mai.

Consigliamo quindi di guardarlo a chi cerca tanta allegria e un pò di sana cattiveria criminale, qui miscelati nella giusta misura senza esagerazioni in un senso o nell’altro.

Duri si diventa (2015)

Se c’è una cosa su cui possiamo sempre contare sono le risate dei film con Will Ferrell, come questa commedia dove si iscrive a un esilarante e spettacolare corso di formazione criminale.

Infatti, l’attore interpreta un uomo d’affari la cui vita procede a gonfie vele, fidanzato con la sexy figlia del suo capo di cui gestisce con successo gli affari multimiliardari della sua corporation finanziaria.

Finchè, come un fulmine a ciel sereno, piomba su di lui un’indagine fiscale e da un giorno all’altro rischia di passare dieci anni in un carcere di massima sicurezza.

Preso dal panico per quello che potrebbe capitargli in prigione, convince un giovane lavamacchine a dargli lezioni su come convivere assieme agli altri detenuti.

Purtroppo per lui ha scelto un ragazzo che non si è mai messo nei guai con la legge in vita sua, convinto che fosse un criminale solo perchè nero di pelle.

Ma anche se non è un criminale, questo ragazzo non è certo un fesso e quindi accetta volentieri i soldi del riccone, cominciando un assurdo addestramento di sopravvivenza carceraria.

Alla guida di questa goliardica rivincita dei poveri abbiamo l’onesto Etan Cohen, già autore della sceneggiatura del demenziale e profetico Idiocracy.

Il regista ricicla tutti gli stereotipi del cinema comico americano, specialmente nei pregiudizi dei ricchi bianchi che vedono indifferentemente tutti i poveri neri come criminali.

Will Ferrell come al solito è un vulcano incontenibile di idiozia che cammina, provocato e guidato dall’altrettanto esilarante prison-trainer Kevin Hart.

Per chi conosce questi due comici c’è poco da aggiungere, troverete il meglio delle loro performance esaltate in una storia con un ritmo senza freni.

Tutti gli altri invece potranno sperimentare una commedia criminale fuori da ogni logica per uno dei film più sottovalutati degli ultimi anni.

Café Society (2016)

Un altro nome che non può mai mancare quando si parla di commedie è Woody Allen, che probabilmente ho già nominato a profusione altre volte e che ripeto sempre con grande soddisfazione.

Ancora più piacere mi da il fatto che il protagonista di questa storia sia il giovane e talentuoso Jesse Eisenberg, che lascia la sua tormentata famiglia ebrea di New York per volare fino a Los Angeles, dove suo zio è un ricco produttore cinematografico.

Pur di restare nella mecca del cinema, il ragazzo accetta ogni tipo di lavoretto possibile facendo il fattorino per la casa di produzione che lo manda avanti e indietro a sbrigare i capricci delle vanitose star.

Tuttavia in mezzo alla fasulla lucentezza dorata di Hollywood lui si innamora di una umile segretaria, che purtroppo ha il cuore già impegnato.

Infatti la giovane ragazza è innamorata proprio di suo zio, che le promette costantemente che un giorno lascerà la moglie per stare con lei, mentendo giorno dopo giorno pur di continuare la relazione segreta.

Il bel sogno finisce quando il giovane deve tornare a New York, dove suo fratello nel frattempo è finito in carcere e lui dovrà occuparsi degli affari (leciti e no) della sua strana famiglia.

Jesse Eisenberg è un istrionico mattatore che esplora lo strano mondo dello zio Steve Carell, qui in un ruolo insolitamente calmo è tranquillo.

Semplicemente da sogno poi sono le bellissime Blake Lively e Kristen Stewart, ingenue principesse che fanno il grave errore di fidarsi degli uomini.

Insomma, che vi piaccia o no, nessuno confeziona commedie come Woody Allen, poche discussioni.

La sua eleganza e genialità vanno al passo con lo stile di scrittura delicato ma graffiante, facendo a pezzi ma anche omaggiando con umorismo gli albori della industria dei sogni di Hollywood.

Pixie (2020)

Dopo quattro film dall’anima puramente americana, concludiamo i consigli di oggi con una commedia criminale ambientata in un piccolo villaggio irlandese.

La protagonista è la giovane promettente Olivia Cooke, la cui fama sarebbe poi esplosa definitivamente grazie a Steven Spielberg che la sceglie come protagonista per l’incredibile e ultra-pop fantascientifico Ready Player One.

In questo caso l’attrice interpreta una controversa ragazza che vive per conto suo nella casa ereditata da sua madre ai margini della città.

Tutti ne parlano male, ragazzi e ragazze, definendola una poco di buono con oscure relazioni criminali.

Ma allo stesso modo tutti invidiano la sua bellezza, intelligenza e il suo forte spirito indipendente.

Resi coraggiosi dall’alcool, due ragazzi decidono di bussare alla sua porta per vedere se la fortuna li assiste nel colpire il cuore della strana ragazza.

Purtroppo non potevano scegliere un momento più sbagliato, perchè proprio quella sera alcuni criminali si aggirano nei dintorni alla ricerca di un ricco bottino, di cui la bella Pixie potrebbe saperne qualcosa.

Dietro questa strana e divertente commedia nera abbiamo Barnaby Thompson, nome che potrebbe dire poco a molti di voi, ma è nell’industria del cinema fin dai lontani anni 80, sia come regista che come produttore.

Anche se la storia e i personaggi sono sopra le righe, vedi ad esempio il folle prete pistolero interpretato da Alec Baldwin, il ritmo culla tranquillamente la narrazione che poi degenera in tutti contro tutti senza esclusione di colpi, tuttavia restando sempre ironico e leggero.

Ma la dominatrice della scena è Olivia Cooke, matrona che ospita ingenui viandanti seducendoli come una moderna sirena e asservendoli ai suoi piani criminali.

Chiunque ami il pulp non può perdere questo gioiellino, che non a caso comincia con le parole C’era una volta nell’ovest dell’Irlanda neanche fosse una moderna favola di altri tempi.

Spero che tra tutti le commedie che vi ho proposto oggi almeno una riesca a strapparvi qualche risata, altrimenti il vero crimine è stato farvi sprecare tutto questo tempo. Fatemi sapere nei commenti e come sempre vi invito a dare uno sguardo al mio sito personale:

logo di fabioemme
Fabio Emme
Fabio Emme
Amante del buon cinema, grande arte che ha sempre fatto parte della mia vita, plasmando il mio modo di essere e vedere il mondo negli anni e aiutandomi a formare la mia cultura. Da quando ho memoria ho sempre letto, scritto e parlato di film e spero vivamente con i miei articoli di aiutare altri a fare altrettanto. Hobby? ...Il cinema, naturalmente!