Crisi Fertilizzanti: a rischio la sicurezza e l’autonomia alimentare

Crisi dei fertilizzanti e consumo di insetti, non sono i contenuti di un film di fantascienza ambientato nel futuro, ma due punti chiave dei programmi alimentari che l’Europa sta avviando e che inesorabilmente coinvolgeranno anche il nostro Paese.

Due elementi della stessa equazione? Forse, ma il vero nodo della questione sta sempre e solo nella crisi economica causata da pandemia prima e guerra in Ukraina dopo.

Infatti, nn basta la crisi energetica a minare il futuro dell’agricoltura europea: a mettere a rischio il settore agricolo, ci si mette anche la strategia europea sui fitofarmaci.

Una crisi globale dei fertilizzanti, come quella che stiamo attraversando, non si vedeva dagli anni ’70” – dichiara il presidente della Commissione Affari costituzionali del Parlamento europeo e componente della Commissione Agricoltura, Salvatore De Meo.

La contraddizione che crea il paradosso

La pandemia prima, la guerra e la crisi energetica dopo, hanno determinato una forte riduzione dei concimi importati da Russia e Bielorussia e un aumento spropositato di circa il 150% dei costi di produzione di quelli europei causando serie difficoltà all’intera filiera agroalimentare.

A tutto questo – continua l’on. De Meo – si aggiunga che, se da un lato c’è la carenza di fertilizzanti, dall’altro in Europa qualcuno insiste per un’ulteriore e significativa riduzione al fine di raggiungere obiettivi di sostenibilità ambientale che, per quanto condivisibili, non tengono conto che al momento non ci sono soluzioni alternative e che la scarsità di concimi di oggi peserà sulle produzioni di domani con una popolazione mondiale in forte crescita e ripercussioni sulla disponibilità di prodotti, a meno che qualcuno sia convinto che la soluzione sia la produzione sintetica di alimenti o il consumo di insetti“.

Nello specifico, a giugno, la Commissione europea ha proposto un nuovo regolamento all’interno della strategia “Dal produttore al consumatore” che obbliga gli agricoltori a ridurre del 50% (per l’Italia la percentuale è del 62%), l’uso dei fitofarmaci entro il 2030, senza però offrire delle valide alternative a tutela della produttività.

La stessa proposta “Revisione della direttiva sull’utilizzo sostenibile dei pesticidi” prevede che “norme più severe sulla distribuzione e sull’uso dei pesticidi introdotte nell’UE potrebbero influire sulla resa delle colture e sulla produzione alimentare nell’UE (con le relative possibili implicazioni commerciali), con conseguenti effetti sulle zone rurali”.

Serve una strategia europea

I nostri agricoltori – dichiara ancora l’on. De Meo –  sono nel pieno di una crisi economica e produttiva rispetto alla quale nemmeno la nuova PAC sarà probabilmente in grado di poterli sostenere, considerato che l’inflazione in corso ne sta ridimensionando la portata. Per questo, la delegazione di Forza Italia a Bruxelles chiede una revisione intermedia del quadro finanziario pluriennale per rafforzare il bilancio della PAC e nuove fonti di finanziamento per elaborare misure pertinenti e garantire la stabilità del settore. Inoltre – conclude il presidente De Meo – riteniamo necessaria una strategia europea a lungo termine sui fertilizzanti senza la quale sarà messa a rischio la sicurezza e l’autonomia alimentare europea con il rischio di ritrovarci, come già accaduto per il gas ed altre fonti energetiche, ad essere dipendenti da Paesi terzi indebolendo la nostra credibilità e forza geopolitica“.

Infatti, la proposta di regolamento non tiene minimamente conto dei pesanti rincari dei costi energetici e di produzione che stanno colpendo duramente aziende agricole e consumatori.

Le valutazioni esposte dalla Commissione, riconoscono quindi il rischio che il settore agricolo, già in crisi, potrebbe subire un ulteriore danno economico dall’introduzione della norma.

La riduzione dell’uso di fitofarmaci è accettabile solo se passa attraverso l’individuzione di valide alternative biosostenibili.

Crisi settore agricolo - un trattore che sparge fertilizzante in campo
Crisi Fertilizzanti: a rischio la sicurezza e l’autonomia alimentare

Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”