Donazioni Ucraina: attenti alle truffe on line

L’emergenza Ucraina ha immediatamente attivato un tam tam di donazioni, aiuti e supporto alla popolazione colpita dalla guerra. Associazioni e istituzioni, aziende e cittadini privati si sono mobilitati in massa per mettere a disposizione beni e servizi in supporto ai profughi.

In Italia è stato istituito un numero di solidarietà, il 45525, per donare attraverso il vostro telefono o cellulare. La Nazionale Italiana Cantanti, in collaborazione con La Partita del cuore e il Progetto Arca, ha invece istituito il numero solidale 45527. Ma esistono tantissime iniziative di diversa natura a cui si può aderire. Dall’inviare denaro a donare coperte, cibo, medicinali e quant’altro. Sono tante le persone che vogliono donare qualcosa per dare il loro sostegno e contributo.

Purtroppo, però, l’occasione è ghiotta per chi vive di truffe. Gli sciacalli non si fermano neanche davanti a una guerra. La divisione di agenzia di sicurezza informatica Check Point Software Technologies, tramite la sua divisione Check Point Research, in una nota stampa, ha comunicato che sono tante le truffe on line che riguardano le donazioni per l’Ucraina e sono in costante aumento. Crowdfunding, finte associazioni, appelli farlocchi che propongono donazioni su iban sospetti.

E allora, come riconoscere una truffa da un’autentica solidarietà?

Criptovalute? no grazie

Primo fra tutti, diffidate delle donazioni in criptovalute. La scusa è servita su un piatto d’argento: non donate in dollari o euro perchè sono difficili da cambiare (ricordiamo che in Ucraina la moneta ucraina è la Grivnia). Voli pindarici sul blocco dello swift, dei bancomat e della difficoltà di cambiare la valuta e il gioco è fatto: meglio i bitcoin. Niente di più falso.

Normalmente, sono soggetti privati a richiedere donazioni in bitcoin. Richiedono donazioni tramite una foto personale e narrano una storia di paura e di difficoltà, come la donna che si fa chiamare “Marina”. Questa truffa ha fatto il giro del mondo mandando una foto falsa, presa da un giornale tedesco. Il sistema è semplice: un messaggio sui social o via mail, contenente una foto personale, ovviamente falsa, una breve descrizione pietosa delle condizioni di vita attuali e la richiesta di denaro, ma solo in bitcoin.

Posso fidarmi dei Crowdfunding?

E’ un sistema di raccolta fondi molto in voga e che funziona. Il meccanismo si basa su una piattaforma on line che accoglie l’iniziativa benefica e ne gestisce il back office. “GoFoundMe” è un esempio di piattaforma sicura di crowdfunding che ospita le iniziative di Unicef, Unhcr, Cesvi, Croce Rossa Italiana, Caritas e Medici senza Frontiere

Anche Rete del Dono è una piattaforma di crowdfunding per la raccolta di donazioni online a favore di progetti d’utilità sociale ideati e gestiti da enti del terzo settore (o organizzazioni non profit). Per le donazioni Ucraina, ha istituito un’apposita pagina dove si sono attivate diverse associazioni, compreso Unicef, Terre des Hommes, Save the Children e Fondazione Progetto Arca, tutte verificate direttamente da Rete del Dono.

Come donare sicuri

La prima sicurezza viene da noi stessi. Affidarsi a realtà che conosciamo bene, è il primo passo per donare senza rischi. Se però siete contattati da qualche ente o associazione, anche tramite un amico fidato, potete verificare l’affidabilità dell’iniziativa consultando il sito #IODONOSICURO (clicca qui). In questa pagina l’Istituto Italiano Donazioni raccoglie i progetti a sostegno dell’Ucraina realizzati dalle associazioni verificate da IID e iscritte a #IODONOSICURO. E’ il primo database in Italia che raccoglie solo organizzazioni verificate.

Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”