“E’ tutto finito adesso, Baby Blue” di Edoardo Fassio: una storia tra il reale e il “blues”

Appuntamento alla libreria Belgravia di Torino con Edoardo Fassio, autore di “E’ tutto finito adesso, Baby Blue”

Un appuntamento da non perdere per chi ama la musica e più che mai adatto per la nostra rassegna Libri on the Road. Una prima assoluta live della presentazione del nuovo libro di Edoardo Fassio dal titolo “E’ tutto finito adesso, Baby Blue“.

“E’ tutto finito adesso, Baby Blue”

Una storia che comincia in una fumosa città britannica, una qualsiasi, non importa quale, alla periferia di Manchester. Un’era importante per la Corona Reale, forse la più gloriosa, quella dell’era in cui la Lady di ferro incarnava lo spirito elisabettiano più di ogni altro primo ministro venuto prima o dopo di lei. Protagonista una figura avida di avventura che insegue il sogno americano fino in Texas. Una serie di incontri improbabili, impossibili o semplicemente desiderati. Personaggi tra l’immaginario, il reale e l’impossibile, da Mick Jagger a Bjorn Borg, passando per Adriano Panatta. Figure e situazioni apparentemente senza nesso tra loro ma uniti da un fil rouge magico e avvenente, la soul music, vera colonna sonora del romanzo.

E’ così che la figura protagonista intreccia la sua storia con quella di un sottobosco di personaggi strani e curiosi. Da questurini megalomani a donne fatali, da musicisti sballati a bevitori incalliti, passando per avventurieri e aziende dalla contabilità losca.

Una serie di eventi che ci ri-portano e ci trasportano in un’epoca oscura della storia italiana, quella degli anni di piombo e di una Torino operaia, impregnata di blues e di odore di officina. Ma come ci è finita Baby Blue dalla periferia di Manchester a Torino? Cosa è successo in quei tre decenni passati attraversando ben tre aree geografiche così diverse tra loro? Qual è il percorso che dal sogno americano la porta alle speranze disattese? E soprattutto, sarà il blues a salvarla ancora o il romanzo sarà solo un buon motivo per guardare dentro alla faccia nascosta delle cose?

E' tutto finito adesso Baby Blue Edoardo Fassio il libro con la copertina nera e un viso di donna di colore disegnato

Edoardo Fassio

Personaggio molto conosciuto nel mondo delle radio, in quanto conduttore e animatore di trasmissioni in via continuativa dal 1984, la più duratura programmazione radio di blues in Europa. Edoardo Fassio aka Catfish, giornalista e scrittore, ma soprattutto e innanzi tutto il supremo intenditore del blues e del canto popolare afroamericano. Scrive per il quotidiano “La Stampa” e i suoi articoli sono una bibbia del blues. Autore di interviste esclusive e recensioni per le maggiore riviste italiane di musica.

Edoardo Fassio vanta diverse pubblicazioni, tra cui “Blues”, particolarmente apprezzato dalla critica, e “Soul City: Porretta Terme, il festival e la musica” storia di trent’anni del Porretta Soul Festival, vincitore del premio Keeping The Blues Alive 2017, e “Solomon Burke. Ho visto un re”.

Nel 2020, in pieno lockdown, esce “E’ tutto finito adesso, Baby Blue“, edito da 96 Rue de la Fontaine Edizioni.

Edoardo Fassio mentre trasmette in radio

Appuntamento con l’autore

La prima presentazione ufficiale di “E’ tutto finito adesso, Baby Blue” “dal vivo” con i lettori è a Torino, alla libreria Belgravia in via Vicoforte 14/d, giovedi 16 luglio dalle 19,30 alle 22. Per chi lo desidera, la presentazione è preceduta da un “Aperilibro” alle ore 20.

L’occasione è ghiotta, non solo per chi vuole incontrare l’autore, ma soprattutto per respirare una malsana e fumosa aria di blues!!!

Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”