Follia, fascino e talento – Tre film con Johnny Depp

Johnny Depp è di certo un attore che pochi non conoscono, sia come divo folle e problematico che come protagonista di film indimenticabili per ogni generazione.

Iniziando a farsi un nome come piccolo rockettaro del Kentucky, è poi passato al cinema dove ha ottenuto molto più successo.

Senza fare un riassunto completo della sua filmografia, l’attore ha recitato per innumerevoli registi di culto come Terry Gilliam, Tim Burton e Oliver Stone.

Fu proprio per quest’ultimo che fece la sua prima breve comparsata in Platoon, ancora giovanissimo ma già nei cuori di tutte le teenager con la serie TV 21 Jump Street.

Riassumendo il suo fascino, Johnny incarna proprio ciò che un genitore non vorrebbe mai vedere nel fidanzato della figlia.

Un rumoroso festaiolo sempre nei guai con i soldi e la polizia, dedito a ogni tipo di droga ed eccesso come alcune famose piazzate con le sue ragazze e i paparazzi.

Ma come ogni sballato dal cuore d’oro anche lui ha poi messo la testa a posto, specialmente dopo la tragica morte del caro amico e stella nascente di Hollywood, River Phoenix.

Allora mette in naftalina la divisa da ribelle, iniziando sul serio la scalata al successo fino a guadagnare la sua stella tra i divi della Walk of Fame.

Oggi vediamo alcune delle sue interpretazioni tra le più ignorate o criticate dal pubblico, o forse solo ormai semplicemente dimenticate.

Tre film dove Johnny Depp ha un ruolo molto particolare e che, per un motivo o per l’altro, mi sono rimasti impressi più di altri nella sua lunga e prolifica carriera.

1- Minuti contati (1995)

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Iniziamo questa breve selezione dei film di Johnny Depp con un thriller al cardiopalma senza un momento di respiro.

L’attore interpreta un mite padre appena arrivato in città con la figlioletta, dopo un lungo viaggio per seppellire la madre.

Purtroppo alla stazione incontrano un uomo e una donna che, fingendo di essere poliziotti, rapiscono la bambina.

L’uomo rimane con lui e, minacciando di far uccidere la piccola dalla sua complice se lui dovesse ribellarsi, lo accompagna in un grande centro per convegni.

Nell’edificio sta per iniziare un grande comizio politico, dove una famosa governatrice sta per riunirsi assieme ai numerosi sostenitori del suo partito.

Incredibilmente i rapitori gli mettono una pistola in mano, spiegandogli chiaramente che se non ucciderà questa donna entro sessanta minuti, allora sua figlia morirà.

Mentre le lancette corrono e i minuti volano via uno dopo l’altro, l’uomo trova come un unico alleato un umile lustrascarpe.

Insieme cercano invano di tirarsi fuori da quella orribile situazione, ma presto capiscono che si tratta di una ben più grande cospirazione.

A capo di questo complotto e dei due rapitori, infatti, ci sono niente meno che gli stessi finanziatori del partito, ormai stufi della governatrice.

Sempre più alla disperazione e coi minuti sempre più contati, l’uomo dovrà giocare una partita mortale costantemente sotto sorveglianza dei cospiratori.

Una improbabile ma emozionante avventura all’ultimo minuto

Minuti contati è uno degli ultimi film di John Badham, autore di cult come La febbre del sabato sera o Corto Circuito.

Il regista sceglie un ritmo in tempo reale nell’arco di 90 minuti, girando molte scene con la telecamera a mano.

Uno stile quasi documentaristico che esaspera questa lotta contro il tempo inquadrando ossessivamente orologi ovunque, rimarcando lo scorrere implacabile dei minuti.

E’ chiaro l’omaggio al grande classico L’uomo che sapeva troppo, con James Stewart e Doris Day che vedono rapirsi il figlioletto da un pericoloso terrorista.

Anche qui il meccanismo della suspance funziona alla perfezione, inscenando una tragedia dell’assurdo ad alta tensione.

Come nel vecchio film di Alfred Hitchcock, Johnny Depp interpreta l’uomo qualunque che deve improvvisamente affrontare un complotto a mani nude.

Inizialmente atterrito e solo, con la forza della disperazione riesce a ribaltare la situazione, nonostante debba muoversi con mille occhi puntati addosso.

A non dargli tregua per tutto il film c’è un esuberante Christopher Walken, al solito con l’inquietante e simpatica frenesia schizofrenica dei suoi personaggi.

Questo ricattatore è allucinante e lucido nella sua follia come un elegante psicopatico, dando credibilità e passione a una trama altrimenti un pò inverosimile.

Alle sue spalle, molto alla americana, ha un intero establishment politico ad aiutarlo a incastrare il ragazzo per l’omicidio della scomoda senatrice.

Ricordo di essermi molto entusiasmato quando vidi questo film da ragazzo, già conoscendo Johnny Depp dopo l’incredibile Edward mani di forbice.

Oggi lo consiglio a chi vuole godersi un emozionante thriller senza tregua, seppure con qualche concessione a una serie di eventi forse un pò improbabili.

2- La nona porta (1999)

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Dalle bandiere sventolanti a stelle e striscie ci spostiamo poi a una storia che si svolge attraverso il cuore dell’Europa.

In questo film Johnny Depp interpreta un losco trafficante di libri, invidiato e odiato da tutti i suoi colleghi.

L’uomo è famoso per comprare a poco, in qualsiasi modo, e vendendo a molto dei testi rari e molto ricercati.

Uno dei suoi migliori clienti è un ricco uomo d’affari, ossessionato dagli antichi testi di natura demoniaca.

Dopo aver approfittato del suicidio di un noto collezionista, questi entra in possesso di un inestimabile pezzo di origine italiana, Le nove porte del Regno delle Ombre.

Questo libro è uno dei tre esemplari sopravvissuti durante i secoli, in quanto tutte le altre copie sono state date alle fiamme dalla chiesa.

L’uomo d’affari tuttavia è convinto che solo uno dei tre sia autentico, cosi invia il trafficante in Europa per indagare.

Volando rapidamente oltreoceano, dovrà recarsi prima in Spagna e poi in Francia, dove vivono i proprietari delle altre due copie.

Confrontando questi libri, all’apparenza totalmente identici, il trafficante scopre però che i disegni nelle illustrazioni differiscono in alcuni piccoli dettagli.

Mettendole faticosamente insieme, sembra sia possibile risolvere un antico indovinello satanico, il quale dovrebbe evocare niente meno che il Diavolo.

Inizialmente scettico e pensando solo al suo compenso, l’uomo deve ricredersi quando uno dopo l’altro i proprietari delle copie iniziano a morire.

Anche Lucifero va in biblioteca?

Per questo film dall’oscuro animo europeo, Johnny Depp è nelle mani esperte di un veterano come Roman Polański.

Il regista francese interpreta a modo suo Il club Dumas, portando in scena un eccellente thriller soprannaturale.

Ho letto molte critiche riguardo alla poca somiglianza con il libro, ma non posso discuterne non avendolo mai letto.

Esaminando soltanto il film, la storia tiene alta la suspance distribuendo i colpi di scena fino a un ottimo finale, aperto inoltre a molteplici interpretazioni.

Oltre a Depp abbiamo poi un cast di altissimo livello, cominciando con un monumentale Frank Langella.

L’attore italoamericano interpreta un satanista di grande cultura, ricchezza e potere di grande fascino e raffinatezza.

Ma questo non gli impedisce di diventare una spietata macchina di morte che non si ferma davanti a nulla pur di avere il suo faccia a faccia con il Diavolo.

Ad aiutare il protagonista c’è poi l’ambigua e bellissima Emmanuelle Seigner, attrice di razza da sempre nei film di Polański.

La star francese è una misteriosa streghetta che segue ogni passo del trafficante, sembrando saperla più lunga di quanto dica e intervenendo numerose volte per soccorrerlo.

La nona porta è una specie di reinterpretazione dei vecchi film sui detective, questa volta indagando sui libri anzichè dei crimini.

Ma state tranquilli, anche i crimini non mancheranno in una storia che traspira magia e complotti in ogni fotogramma.

Ammiriamo perciò un opera che omaggia sia il cinema che il mondo della letteratura, in un meraviglioso matrimonio all’ombra del principe delle tenebre.

3- Dark Shadows (2012)

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Dopo due storie alta tensione narrativa, passiamo ora a una commedia più leggera con l’anima horror gotica del geniale Tim Burton.

In questo film Johnny Depp è un vampiro che viene sepolto vivo per oltre due secoli.

Quando alcuni manovali per errore scoperchiano la sua bara, finalmente libero ritorna al vecchio castello della sua famiglia.

Purtroppo, molto è cambiato durante la sua lunga assenza e la lussuosa magione sta lentamente cadendo in rovina.

I suoi discendenti resistono a malapena portando avanti con fatica la loro industria ittica, contro una spietata imprenditrice che ha in pugno l’intera città.

Quando il vampiro si reca a trovare la rivale in affari, scopre con orrore che è proprio la stessa donna che gli ha rovinato la vita, imponendo su di lui una orrenda maledizione.

Molto tempo prima lei era la sua amante, ma quando lui si innamorò di un altra donna la strega reagì con una collera inesauribile.

Inizialmente cerca di ragionare con lei negoziando una tregua, ma presto capisce che contro il suo odio è inutile cercare qualsiasi accordo.

Infatti, non contenta di averlo sepolto vivo e tormentato i suoi eredi per due secoli, la donna vuole definitivamente distruggere l’eredità del suo casato.

Ma il vampiro rovina i suoi piani, iniziando a risollevare gli affari e ricostruire il suo castello, mandando la strega su tutte le furie.

Mentre l’uomo cerca di rimettersi al passo coi tempi, aiutato dalla sua nuova stramba famiglia, la battaglia finale si fa ogni giorno più vicina.

Un amabile horror tutto da ridere

Ispirandosi a una vecchia serie TV, Tim Burton crea un divertente film fantasy horror con il suo fidato Johnny Depp.

L’attore è stato protagonista in numerosi film del regista, cominciando dal già citato e ormai iconico Edward mani di forbice.

Anche in questo caso, Dark Shadows è una favola nera che unisce dramma, sentimenti e umorismo in un miscela unica e inimitabile.

Come al solito, la messa in scena,i costumi e la regia sono ai massimi livelli, esasperando con classe lo stile horror punk di Burton.

Gli ambienti eleganti e gli abiti sgargianti si uniscono alla perfezione con un impressionismo fotografico che vive nella nebbia fatta di ombre e luci bilanciate alla perfezione.

Inoltre il regista assembla un cast di freaks semplicemente fenomenali, tra cui su tutti spicca la magnetica Eva Green, bellissima e spietata strega di porcellana.

Tuttavia anche lei è una vittima, in quanto il suo odio nasce dal tragico rifiuto del protagonista ad accettare il suo amore.

Altrettanto bella e brava è poi Michelle Pfeiffer, capobranco e discendente della stirpe che manda avanti un castello e una famiglia che cadono a pezzi.

Infine abbiamo la sempre cupa ma affascinante Helena Bonham Carter, ex moglie di Burton oltre che protagonista in molti suoi film.

L’attrice interpreta una psicologa checura il vampiro con una terapia molto speciale, in realtà portando avanti un piano tutto suo per diventare immortale.

I fans hanno accolto molto tiepidamente questo film, nonostante io lo ritenga tra i migliori del regista in assoluto.

Può darsi che forse stia passando di moda come si dice, ma per chi se ne frega delle mode e ama solo il cinema, Dark Shadows allora è un opera perfetta.

Anzi, teniamoci molto stretti autori del genere, perchè di certo non sarà cosi facile rimpiazzarli un giorno speriamo lontano.

Voi cosa ne pensate, questo attore ha già dato il suo meglio oppure può offrirci ancora ottime interpretazioni? Aspettando le vostre risposte, come al solito vi invito a visitare il mio blog con articoli giornalieri di cinema:

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Fabio Emme
Fabio Emme
Amante del buon cinema, grande arte che ha sempre fatto parte della mia vita, plasmando il mio modo di essere e vedere il mondo negli anni e aiutandomi a formare la mia cultura. Da quando ho memoria ho sempre letto, scritto e parlato di film e spero vivamente con i miei articoli di aiutare altri a fare altrettanto. Hobby? ...Il cinema, naturalmente!