“Geisha” ora è un singolo “Normal”

La “geisha” è una tradizionale artista e intrattenitrice giapponese, le cui abilità includono vari arti, tra le quali la musica, il canto e la danza, fin qui, tutto Normal.

La traduzione letterale del termine “geisha”, potrebbe essere “artista” o “persona d’arte” più propriamente “arte della persona” o meglio “arte della donna”. Quando “l’essere donna diventa un’arte”.

Esiste purtroppo molta confusione, specialmente fuori dal Giappone, riguardo alla natura della professione della geisha: nella cultura popolare occidentale le geisha sono frequentemente scambiate con prostitute di lusso. Questo non è affatto Normal.

Jessica vs Normal

Jessica Passilongo, in arte proprio Normal, riscrive la definizione di “Geisha”, attraverso il brano omonimo, in rotazione in radio, sulle piattaforme digitali e negli store. Un brano già di successo, quasi ventimila visualizzazioni su Youtube, nonostante sia fuori da pochi giorni.

Un brano pop, modern pop, con contaminazioni elettroniche, quasi sperimentali, che rielaborano una melodia tipicamente asiatica. Tutta la canzone è incentrata sulle sensazioni di benessere, stordimento ed euforia, che l’amore produce attraverso metafore che fanno riferimento a diverse immagini legate al Giappone.

Jessica – Normal, nonostante la giovane età, ha già alle spalle un curriculum di tutto rispetto, vanta parecchie collaborazioni di prestigio, e le idee molto chiare: fare un percorso musicale che arrivi a contaminare la canzone in lingua italiana, con le sonorità del panorama pop internazionale.

Se il buongiorno si vede dal mattino, ne sentiremo parlare.

Geisha, in nuovo singolo di Normal: primo piano della cantante venta, di profilo, coi lunghi capelli castani sciolti e le spalle nude

Geisha by Normal

“Geisha parla dell’amore interrazziale in modo leggero e senza pretese. Racconta di un amore giocoso, di un tipo di amore che si prova spesso solamente nell’adolescenza, quando si vuole scoprire l’altra persona in maniera innocentemente maliziosa. Il brano è una ventata di freschezza in un mondo in cui spesso si vede l’amore solamente come sofferenza, come un sentimento altissimo e sublimato, o pura sessualità”.

“Questa canzone  racchiude il desiderio di provare un amore travolgente come lo si prova da ragazzini ed esprime la mia idea di sensualità della donna, spogliata di ogni volgarità. La bellezza dell’amore si esplicita attraverso il voler immergersi completamente nella cultura dell’altra persona, con pura curiosità e leggerezza. La geisha inoltre, al contrario dell’immaginario comune, era un’artista e il suo nome significa proprio “persona versata nelle arti”. Perciò il significato secondario della canzone rimanda al desiderio di dedicarsi completamente, anima e corpo, alla musica”.

Geisha by video

Molto bello e coinvolgente il video, intrigante la fotografia, diretto da Tommaso Puleo ed Elia Menon.

“Volevamo iniziare la clip mostrando chi era la vera Geisha nel passato, ovvero una ragazza colta e volta alle arti. Le immagini estemporanee di questa geisha mentre suona e accarezza il violino, sottolineano che l’amore per l’arte è sublime e resisterà sempre nel tempo“.

“La storia principale è ambientata in un futuro distopico in cui le persone sono serie e rigide e cercano lo svago in una realtà virtuale alla quale si accede attraverso un visore. In questa realtà alternativa le persone sono libere di divertirsi e vivere nuove esperienze. E’ proprio in questo contesto che si sviluppa l’attrazione tra le due protagoniste di diversa etnia“.

“Nel senso più letterale questa storia racconta di un amore interrazziale e giocoso. Ma il vero significato del video è che in un mondo senza arte sentiremmo il bisogno di evadere e inevitabilmente ci innamoreremmo di essa”.

Foto copertina di Ken Taylor

Lele Boccardo
Lele Boccardo
(a.k.a. Giovanni Delbosco) Direttore Responsabile. Critico musicale, opinionista sportivo, pioniere delle radio “libere” torinesi. Autore del romanzo “Un futuro da scrivere insieme” e del thriller “Il rullante insanguinato”. Dice di sè: “Il mio cuore batte a tempo di musica, ma non è un battito normale, è un battito animale. Stare seduto dietro una Ludwig, o in sella alla mia Harley Davidson, non fa differenza, l’importante è che ci sia del ritmo: una cassa, dei piatti, un rullante o un bicilindrico, per me sono la stessa cosa. Un martello pneumatico in quattro: i tempi di un motore che diventano un beat costante. Naturalmente a tinte granata”.