La mostra “Oltre il Giardino. L’abbecedario di Paolo Pejrone” è allestita all’interno del Castello Miradolo a San Secondo di Pinerolo e nel suo immenso parco.
Il progetto espositivo è concepito come un cammino lungo un anno che cambia secondo il variare delle stagioni. L’allestimento, realizzato dalla Fondazione Cosso e curato da Paola Eynard e Roberto Galimberti, terminerà il 15 maggio.
OLTRE IL GIARDINO
La mostra si concentra e riflette su temi riguardanti il rapporto tra uomo e natura come la luce, l’ambiente, la calma, i dubbi, le speranze e le sfide del mondo moderno per il bene del pianeta.
Le parole dell’architetto paesaggista torinese Pejrone comunicano con le opere in mostra e insieme costruiscono un dialogo immaginario, il quale offre diverse chiavi di lettura e interpretazioni del percorso allestito. Dai pensieri di Paolo nasce l’abbecedario del giardino, concepito come un rigoroso disordine alfabetico.
Le opere sono varie per stile e genere, caratteristica che rende l’allestimento interessante sotto molti punti di vista. Sono esposti infatti libri, quadri, ma anche erbari, statue e altro ancora.
Completa il percorso un’installazione sonora articolata attorno ai tre nuclei dell’allestimento. Curate dal progetto artistico Avant-dernière pensée, le musiche sono scelte e dedicate appositamente alla mostra per accompagnare l’osservatore durante la visita.
IL CASTELLO MIRADOLO
La location dell’allestimento è un piccolo grande gioiello. Situata a San Secondo di Pinerolo, la casa di campagna Miradolo viene erroneamente chiamata “castello” a causa della presenza di alcuni elementi neogotici comunemente attribuiti ai castelli medievali. La dimora, appartenuta alla famiglia marchese Massel di Caresana e al casato dei conti Cacherano di Bricherasio, è stata un salotto culturale tra i più conosciuti del tempo e frequentata da molti artisti e intellettuali.
Il parco che circonda Castello Miradolo conta sei ettari e circa 70 di specie botaniche diverse. Si possono infatti ammirare alberi secolari di grandi dimensioni (pino nero, sequoia e altre ancora), ma anche tigli, platani, bambù, ortensie, magnolie e molto altro.
Dopo la morte dell’ultima erede e l’abbandono, nel 2007 la Fondazione Cosso restituisce l’aspetto originale alla vecchia dimora Bricherasio. Grazie alla Fondazione, Castello Miradolo torna ad assumere un ruolo centrale in ambito culturale e artistico.