Giuseppe Cucè: fuori il nuovo singolo “La mia dea”

La mia dea” è il nuovo singolo di Giuseppe Cucè.

La recensione del nuovo singolo del cantautore siciliano segna anche un importante nuovo punto di partenza per la sezione Music & Co. di Zetatielle Magazine.

Infatti, siamo lieti di accogliere tra i nostri collaboratori, il Maestro Gae Capitano.

“Il poeta prestato alla musica”, come ci piace definirlo, autore, arrangiatore e produttore artistico, con le sue schede “masterclass”, rappresenta quel tocco in più che arricchisce il nostro modo di recensire musica.

Lasciamo quindi la parola e la penna, al Maestro Gae Capitano.

giuseppe cucè - nella fotoin bianco e nero gae capitano, in primo piano, con un abacchetta da direttore d'orechestra tenuta davanti al viso
Gae Capitano

Giuseppe Cucè: La mia Dea

Il brano di Giuseppe Cucè dedicato alla madre è un progetto curato nei minimi dettagli dove dal primo ascolto si denotano elementi di pregio: l’orchestra d’archi e una miscellanea di stili diversi, che rendono l’opera al tempo stesso sia molto classica, sia molto originale“. Afferma Gae Capitano.

Il brano parte con un secondo accordo di pianoforte dal carattere poco pop, quasi come ad anticipare al pubblico il messaggio di trovarsi di fronte ad una canzone dalle scelte sonore particolari.

Le strofe, molto classiche come scrittura, sono caratterizzate dall’interpretazione pulita e non banale di Giuseppe Cucè, che per ricercatezza, ricalca lo stile dell’outsider Mario Venuti. E dall’intervento degli archi che dalla seconda strofa iniziano a muoversi costruendo un disegno che accompagnerà l’ascoltatore dal bridge fino al ritornello.

Il ritornello è inaspettato: una cassa in quattro e un sinth bass, stravolgono il modus del brano che da questo momento in poi si svolgerà fino alla fine su una cassa in quattro. Con il dovuto accostamento riverenziale, le atmosfere ricordno gli anni ‘80 di alcuni brani del M° Franco Battiato, in particolare quelle di un brano del 1982: “I treni di Tozeur”.

Dopo uno stacco centrale (non più in uso dagli anni 90, dove fa capolino un accenno di organo Hammond) il brano riparte con il tentativo di un disegno di chitarre in stile The Edge, U2. Mentre strofe e ritornelli ripetono la stessa struttura della prima parte. Il ritornello viene doppiato e il brano si chiude una coda classica di pianoforte”.

giuseppe cucè, vestito di scuro e ripreso di profilo, è seduto all'interno di una autovettura, con i sedili di pelle marrone

Masterclass

“I periodi presentati sono molti e questo è possibile grazie alla brevità degli stessi. Scelta molto intelligente perché, da un punto di vista di svolgimento, dalla seconda strofa in avanti non succede più niente di nuovo e il brano viene a mancare un po’ di dinamica generale” – continua il MaestroInterpretazione, video, arrangiamento, testo, sono tutti elementi di qualità e concorrono ad nobilitare un brano che da un punto di vista autorale presenta alcune debolezze.

Ascoltato da solo, pianoforte e voce, il brano non avrebbe raggiunto lo stesso messaggio emozionale. Probabilmente perché la tematica introspettiva del testo, la linea melodica del ritornello, sebbene supportata da suoni moderni e accordi internazionali, rimane intimistica e non si allontana mai troppo da quella delle strofe, con il risultato di non “decollare” mai completamente.

Un elogio va al tocco della produzione, curata nei dettagli, dove si percepisce il tocco professionale di una sapiente linea guida musicale e fonica. Nonché al lavoro egregio degli archi, diretti con sobrietà e ricercatezza, particolare che ormai siamo abituati ad ascoltare solo in produzioni di alto livello come quelle dei big o Sanremesi”. Conclude Gae Capitano.

Credits

Testo e musica: Giuseppe Cucè e Riccardo Samperi. Produzione artistica, rec e mix: Riccardo Samperi.

Hanno suonato:Piano & Hammond: Anthony Panebianco;Chitarre & full synth programming: Riccardo Samperi;Cori: Lilla Costarelli, Teresa Raneri;Archi Ensemble Aetna: Marcello Spina,violino, Giovanni Cucuccio violino, Gaetano Adorno viola, Alessandro Longo cello.

Direzione: Giuseppe Furnari.

Potete seguire Giuseppe Cucè su Facebook e Instagram.

Gae Capitano
Gae Capitanohttps://gaecapitano.it/
Paroliere, compositore, arrangiatore e musicista italiano. Disco d’Oro – Disco di Platino – Finalista Premio Tenco – Vincitore Premio Lunezia Autori- Vincitore Premio Panchina, Resto del Carlino – Vincitore Premio Huco- Finalista Premio De Andrè – Valutazione Ottimo Mogol e Docenti Centro Europeo di Toscolano