Gli animali più strani, curiosi e divertenti del mondo.

Madre Natura non si ripete mai nelle sue creazioni e anzi, trova sempre il modo di affascinarci e stupirci. Oggi vi proponiamo un viaggio tra gli animali più strani, curiosi e divertenti che si possono trovare in giro sul pianeta. Per cui…Occhi spalancati e preparatevi alla meraviglia!

Animali strani: il shoebill o testa di balena

esemplare di shoebill (foto su licenza Creative Commons)

Allora il primo animale strano di cui parliamo è un pesce, anzi no è un uccello e si chiama shoebill o testa di balena. E’ grande circa quanto una cicogna, tra i 110 e i 140 cm e ha il becco a forma di una grande scarpa (shoe), da qui il suo nome. Può pesare da 4 a sette kg e la sua apertura alare arriva fino a quasi 2 metri e mezzo. Nonostante la stazza è uno tra gli animali più docili al mondo. Dal piumaggio grigio cenere e dai movimenti lentissimi può rimanere ore immobile in attesa della sua preda. Vive principalmente tra le paludi dell’Africa tropicale ed è noto fin dagli antichi Egizi.

Il drago blu

Blue dragon ( foto licenza CC)

Tra gli animali più strani e curiosi entra di diritto il drago blu o blue dragon, nome scientifico Glaucus atlanticus, un mollusco senza guscio, lungo dai 3 ai 5 cm che vive in mare aperto. Principalmente in acque tropicali o temperate. Il suo nome è dato dal colore blu intenso o pallido sul ventre e dalle strisce blu sulla testa. Accidentalmente può anche arrivare sulle rive poiché è in completa balia dei venti e delle correnti. Infatti sembra non sia in grado di usare le sue appendici per muoversi in modo mirato. Si limita, infatti, a spostarsi in maniera del tutto casuale finché non si imbatte in una potenziale preda o in un compagno. Nonostante l’aspetto così affascinante il nostro amico blu può provocare una puntura molto dolorosa. Una curiosità: nuota sempre a pancia in su  perchè per riuscire a galleggiare, ha una sacca nello stomaco che si riempie con l’ingestione di aria. 

L’oritteropo o maiale di terra

oritteropo (foto su licenza CC)

Si aggiudica l’oscar dell’animale più strano l’oritteropo. Orecchie da coniglio, coda da canguro, muso da tapiro, naso da maiale, perlopiù senza peli e con gambe molto tozze. Vive nell‘Africa subsahariana e si nutre principalmente di termiti. Pesa tra i 60 e 80 kg e può raggiungere fino a 2 m di lunghezza e un altezza di 60 cm. È l’unica specie vivente dell’ordine Tubulidentata ed è cacciato da alcune tribù locali per superstizione legata a suoi poteri miracolosi. Infatti, gli stregoni Haus fabbricano amuleti con cuore, pelle, fronte e unghie, Certi che il possessore acquisti la capacità di passare di notte attraverso i muri. Può vivere fino a 23 anni. Piuttosto silenzioso, se spaventato emette un verso simile a un belato.

Il casuario, l’uccello più pericoloso al mondo

Casuario (foto su licenza CC)

E’, dopo lo struzzo, l’uccello più grande al mondo, alto a volte quasi due metri raggiunge i 58 kg di peso. E’ un uccello timido, che rimane nascosto per la maggio parte del giorno. Vive nella foresta più profonda della Nuova Guinea, ma si trova anche in Australia e nelle isole Molucche. E’ però molto diffidente, se si sente in pericolo, o provocato, può produrre ferite mortali a umani ed animali domestici. Per questo è stato bollato come l’uccello più pericoloso al mondo. E’ rimasta in uso, fino a inizi Novecento, l’assurda pratica di scambiare casuari vivi.

Il polpo dumbo

polpo dumbo licenza CC

Il polpo dumbo è un adorabile abitante degli abissi degli oceani  Indiano, Atlantico e Pacifico. Il suo buffo nome deriva da particolari e curiose caratteristiche fisiche. Ha un corpo molto piccolo con otto tentacoli anch’essi molto corti che lo fanno sembrare abbigliato con una gonna. Ma sono le due alette sulla testa, simili a grandi orecchie, che gli hanno aggiudicato il nome del celebre elefantino della Walt Disney. In realtà gli permettono di muoversi e spostarsi come delle pinne.

Con l’uscita del film d’animazione “Alla ricerca di Nemo”, i polpi dumbo sono saliti alla ribalta. Infatti due personaggi di questo film, Perla e suo padre, sono polpi dumbo della specie californiana.

Il coniglio d’angora

coniglio grigio d'angora
coniglio grigio d’angora

Ecco uno degli animali più strani buffi e simpatici: il coniglietto d’angora. Così buffo con tutto quel pelo che può raggiungere gli 8 cm di lunghezza e che gli ricopre anche guance, orecchie e fronte. Deve essere spazzolato tutti i giorni e nel Settecento era un’animale da compagnia molto diffuso. Emigra negli Stati uniti solo agli inizi del Novecento, ma la sua storia è molto antica. Ha avuto origine ad Ankara (un tempo conosciuta come Angora), in Turchia, così come il gatto  e la capra d’Angora. Da qui infatti il nome della fibra che si ricava dal suo morbidissimo pelo. Il nostro coniglietto è molto docile e mansueto, estremamente curioso e giocherellone, tanto che sembra nato proprio per essere un animale da compagnia!

Monica Col
Monica Col
Vicedirettore di Zetatielle Magazine e responsabile della sezione Arte. Un lungo passato come cronista de “Il Corriere Rivoli15" e “Luna Nuova”. Ha collaborato alla redazione del “Giornale indipendente di Pianezza", e di vari altri giornali comunali. Premiata in vari concorsi letterari come Piazza Alfieri ( 2018) e Historica ( salone del libro 2019). Cura l’ufficio stampa di Parco Commerciale Dora per la rassegna estiva .Cura dal due anni la promozione della Fondazione Carlo Bossone,. Ha curato per quattro anni l'ufficio stampa del progetto contro la violenza di genere promosso da "Rossoindelebile", e della galleria d’arte “Ambulatorio dell’Arte “. Ha curato l'ufficio stampa e comunicazione del Movimento artistico spontaneo GoArtFactory per tre anni. Ha collaborato come ufficio stampa in determinati eventi del Rotary distretto 2031. Ė Presidente dell 'Associazione di promozione sociale e culturale "Le tre Dimensioni ", che promuove l' arte , la cultura e l'informazione e formazione artistica in collaborazione con le associazioni e istituzioni del territorio. Segue la comunicazione per varie aziende Piemontesi. Dice di sé: “L’arte dello scrivere consiste nel far dimenticare al lettore che ci stiamo servendo di parole. È questo secondo me il significato vero della scrittura. Non parole, ma emozioni. Quando riesci ad arrivare al cuore dei lettori, quando scrivi degli altri ma racconti te stesso, quando racconti il mondo, quando racconti l’uomo. Quando la scrittura non è infilare una parola dietro l’altra in modo armonico, ma creare un’armonia di voci, di sensazioni, di corse attraverso i sentimenti più intensi, attraverso anche la realtà più cruda. Questo per me è il vero significato dello scrivere".