I geroglifici egizi non sono più un mistero. Impara a decifrarli con Fabricius su Google

Un mondo misterioso che è rimasto intatto nel tempo. Sopravvissuto nei secoli, testimone di una civiltà straordinaria, il linguaggio degli antichi egizi è un affascinante sistema di comunicazione che da sempre seduce e stuzzica la curiosità umana. A distanza di millenni, i geroglifici degli antichi Egiz sono ancora lì, scolpiti su colonne, mura e pareti di pietra a raccontare la storia gloriosa di un popolo che ha lasciato al mondo un’eredità culturale eccezionale.

Chiunque abbia visitato i siti archeologici d’Egitto è rimasto impressionato sia dalla grandezza delle Piramidi e dei templi, che dai decori delle loro facciate, delle loro stanze. E tutti vorrebbero poter leggere quei segni per capire cosa raccontano.

Benedetto internet… Ci si trova tutto e il contrario di tutto, ma quel che è certo è che permette di acquisire conoscenze e informazioni all’infinito. Qualcuno ha pensato di sviluppare uno strumento digitale per permettere a chiunque di imparare a decifrare i geroglifici degli antichi Egizi.

Fabricius

Si chiama Fabricius ed è Google a lanciarlo. Il nome non è scelto a caso, ma ricorda il padre dell’epigrafia.
E’ il primo strumento che, grazie alla tecnologia del machine learning, offre la possibilità di imparare un metodo per comprendere i geroglifici e utilizzare questa scrittura. Fabricus si basa sulla tecnologia AutoML, la stessa AutoML Vision di Google Cloud che permette di riconoscere qualsiasi oggetto attaverso una macchina semplice, anche per sviluppatori meno esperti.

La sua realizzazione è stata possibile grazie alla collaborazione con il Centro di Egittologia australiano della Macquarie University, con Psycle Interactive e Ubisoft e la partecipazione al progetto di egittologi di tutto il mondo.

Come funziona

Ogni geroglifico è accompagnato dalla descrizione. Allo stesso tempo è possibile documentarsi anche sulla storia dell’Antico Egitto, dei faraoni e delle Piramidi. I geroglifici appaiono sul vostro schermo e voi dovete riprodurli. Affianco una esaustiva spiegazione del loro significato e di come interpretarli.

Potrete giocare tentando di “restaurare” alcuni segni completando le parti mancanti e poi…non dico altro. Vi posso solo assicurare che è divertente, estremamente interessante e che non vi accorgerete del tempo che passa. Forse è proprio questa la magìa dei geroglifici: ingannare il tempo per sopraffarlo.

E poi la perfezione: una sezione dedicata alle insegnanti che usano Google Classroom, ricca di raccolte sull’Antico Egitto.

Per iniziare a esplorare Fabricius basta cliccare qui o cercare semplicemente “Fabricius Google” e il mondo dei geroglifici egizi non sarà più un mistero.