Il gallo e le sue curiosità. Perchè canta all’alba? E perchè è il simbolo del Portogallo?

Il gallo è un animale da sempre simbolo della storia rurale dell’uomo, da sempre è la presenza più imponente in una cascina. Ma lo troviamo come simbolo sulle punte dei casolari o di alcune chiese dell Riforma ed è anche il simbolo di una nazione.

Scopiriamo insieme le curiosità legate a questo uccello.

Perchè il gallo è il simbolo del Portogallo?

La risposta ce la dà un’antica leggenda. Si narra che padre e figlio, una notte, alloggiavano in una locanda. La locandiera si era innamorata del giovane ragazzo e non essendo ricambiata decide di incolpare i due pellegrini di un furto di posate d’argento.

Il padre viene, così, arrestato e condannato a morte. Ma il figlio per sacrificarsi decide di prendere il posto del padre. L’uomo, molto preoccupato, richiede di essere ricevuto dal giudice per provare la loro innocenza. Qui, allora, dichiara: “Se tuo figlio è innocente questo gallo comincerà a cantare.”
Poco dopo aver pronunciato queste parole, il gallo inizia a cantare. E fu così che, da quel giorno, il gallo è diventato un simbolo nazionale.

Nel 2016, infatti, è stato realizzato il gallo più grande della storia portoghese. L’opera realizzata dall’artista Joana Vasconcelos, si trova a Lisbona.

Pop Galo, Joana Vasconcelos.

Un gallo al posto di una croce

Vi siete mai chiesti perchè alcune chiese hanno un gallo sul campanile e non una croce? Innanzitutto bisogna specificare che sono le chiese della Riforma ad avere l’anilale cretato sulla punta del campanile. Il motivo è semplice. Indica che il gallo è il primo a salutare il mattino e in questo modo saluta la resurrezione di Gesù. Il suo canto vuole dire che Gesù è risorto, così come gridarono le donne che trovarono il sepolcro vuoto.

Quindi, quando troverete una chiesa, riconoscerete subito se è cttolica o protestante, dal gallo sulla sua cima.

Stando in ambito religioso, vuole anche rappresentare Pietro, l’apostolo che rinnegò tre volte Gesù, prima che il gallo cantasse al mattino. Il suo significato però è il perdono, malgrado il tradimento di Pietro.

Infine il Gallo su un tetto è un segnavento.

il gallo bandierina segnavento

Perchè il gallo canta?

Prima della nascita delle sveglie e dei cellulari era il gallo a ricordarci di buttarci giù dalla branda. Un semplice “Chicchirichì” che ci fa sempre domandare come sia capace a cantare senza possedere un orologio. Un team di ricerca dell’Università del Giappone ha dato la spiegazione a questo fenomeno.

La riproduzione dei suoni non è altro che legata ad un innato meccanismo collegato all’orologio biologico dell’animale, influenzato a sua volta dal Sole.

Carlino, il gallo multato

Non è uno scherzo! Si chiama Carlino ed è il gallo che, qualche giorno fa, è stato multato in provincia di Lodi.

Non tutti amano essere mattinieri come lui che alle 4.30 inizia a cantare svegliando tutto il vicinato. Gli abitanti, quindi, non hanno esitato un attimo a voler ristabilire la situazione per cercare di porre fine a tutto questo. Qualche giorno fa è intervenuta, così, la Polizia locale che ha multato il proprietario del mattiniero uccello canterino.

Questo fatto, a dir quanto curioso, è stato addirittura riportato sulla testata locale “Il cittadino di Lodi”. Ma seppur può sembrare ai nostri occhi una notizia divertente, per l’83enne di Vidardo non è proprio così. L’uomo, infatti, ha espresso tutta la sua amarezza commentando “Ma che bisogno c’era?”

A causa dello squillante “Chicchirichì” del mattiniero pennuto, il suo proprietario ha ricevuto una multa di ben 166,66 euro. Purtroppo deve rispettare il regolamento comunale che vieta il disturbo da parte di animali.

Arianna Pino
Arianna Pino
Autrice del libro “Resta almeno il tempo di un tramonto” e di “Quando fuori piove”, finalista al concorso letterario “Il Tiburtino”. Iscritta all’ Università delle scienze e tecnologia del farmaco. Dice di sé:“Sono nata in città ma vivo col mare dentro. Ho occhi  grandi per guardare il mondo, ogni giorno, con colori diversi. Ho la testa tra le nuvole ma cammino su strade fatte di sogni pronti a sbocciare, mi piace stupire come il sole, quello che la mattina ti accarezza il volto e ti fa ricordare che c’è sempre un buon motivo per alzarsi. Amo la pizza, il gelato e la cioccolata calda perché io vivo così, di sensazioni estreme, perché a vent’anni una cosa o gela o brucia. Mi piace vivere tra le parole che scrivo, che danno forma alla mia vita come i bambini fanno con le nuvole”.