L’Isola dei Conigli in Lampedusa: la più bella del Mondo.

La più bella isola del mondo, non si trova ai Caraibi o alle Maldive. Ce l’abbiamo in casa ed è l’Isola dei Conigli. Si trova nella parte a sud ovest di Lampedusa, e fa parte della meravigliosa regione di Sicilia.

Una curiosa leggenda

Chiamandosi l’isola dei conigli viene spontaneo pensare che una volta fosse popolata daquesti simpatici animali saltellanti. Invece no.

La leggenda vuole che nel 1824 l’ammiraglio Smith, la disegni per primo su una carta topografica e che le dia il nome di “Rabit Island”. Smith era inglese e nelle cartografie successive, questo toponimo sia stato riportato in maniera impropria e quindi tradotto dall’inglese (rabbit = coniglio).

In realtà la parola era stata scritta correttamente dall’ammiraglio, perchè viene dall’arabo e non dall’inglese, dove “rabit” significa anziché dall’arabo collegamento, che collega. Il buon vecchio lupo di mare aveva scelto il nome per via dell’istmo sabbioso di circa 30 metri che si forma raramente, con la bassa marea, tra l’isolotto e la costa, collegandole effettivamente l’uno all’altra ad una colonia di conigli che si stanziarono sull’isoletta. Oggi, ovviamente, non è presente nessuno di questi animali. E’ diventato, invece, un punto di ritrovo per gli uccelli migratori e per le tartarughe marine che vanno a deporre le uova.

L’Isola dei Conigli

L’Isola presenta un territorio per lo più roccioso, basso e molto ricco di flora e fauna. Questo incantevole posto, infatti, è riconosciuto come un’Area protetta ed appartiene alla Riserva naturale dell’Isola di Lampedusa.

Il piccolo isolotto è conosciuto come il Regno del Gabbiano Reale e di una rara specie di lucertola. E’ uno dei luoghi più belli di Lampedusa e rappresenta un vero e proprio patrimonio.

La sua piena bellezza la raggiunge in primavera. Il verde della vegetazione, l’azzurro del mare e le sfumature delle rocce, creano un mix di colori da farla sembrare un dipinto.

I mesi di primavera sono anche caratterizzati dalla riproduzione del Gabbiano Reale. Il modo in cui difendono il loro territorio e si procurano il cibo è diventato, per i turisti e gli abitanti di Lampedusa, un vero e proprio spettacolo.

L’isola di Lampedusa e i dintorni

Visitando l’Isola di Lampedusa è possibile raggiungere, camminando nell’acqua, l’Isola dei Conigli.

Vicino alla spiaggia è possibile visitare il Santuario di Nostra Signora di Lampedusa. Si tratta di una piccola chiesa in cui poter ammirare il crocifisso costruito interamente con i remi delle barche. Il santuario, inoltre, sembra esser legato al nome di alcuni eremiti che vivevano nelle grotte e a quello di un isolano che era stato rapito dai turchi.

Lampedusa è una terra ricca di fascino soprattutto per essere circondata dal mare e baciata dal sole. Sono diverse le cose che si possono fare sull’isola. Per gli amanti del mare c’è la possibilità di svolgere attività come snorkeling e gite in barca. L’escursioni sono organizzate dai pescatori per andare alla scoperta di luoghi che difficilmente possono essere raggiunti a piedi.
Queste tipologie di gita durano dalla mattina fino al tardo pomeriggio senza doversi preoccupare del pranzo, che viene servito a bordo della barca. Nel corso di queste meravigliose escursioni si può, inoltre, approfittare per fare un bagno nei posti che solitamente non sono molto frequentati.

Il paese di Lampedusa è l’unica parte dell’isola ad essere abitata. La vita si svolge prevalentemente nel corso principale, affollato di locali frequentati per aperitivi e per consumare la famosa granita dopo cena. L’isola offre anche un cinema all’aperto dove potersi godere magnifici film sotto il cielo stellato.

Mentre, per quanto riguarda il divertimento, la vita notturna è caratterizzata da piccole discoteche all’aperto.

Se vi trovate al centro del paese non potete non visitare, inoltre, il Museo Archeologico, l’Archivio Storico, il Faro di Capo Grecale e la Porta d’Europa. Questo suggestivo monumento è opera di Mimmo Paladino che lo ha costruito in memoria dei migranti che hanno perso la vita mentre raggiungevano le coste.

Le tradizioni culinarie

L’attività da non perdere assolutamente è quella del mangiare. La cucina siciliana è strettamente collegata alle sue vicende storiche, culturali e religiose.

Quest’isola, a differenza di altre, ha la caratteristica di pescare ed esportare sulla terra ferma moltissimo pesce. Questo vuol dire che, nei ristornati e nei mercati, i prodotti ittici sono presenti in grandissime quantità e soprattutto sono molto freschi.

La cucina siciliana è molto semplice ma saporita. Ad essere più elaborati sono gli imperdibili dolci a base di ricotta e canditi come i cannoli e la cassata.

L’Isola di Lampedusa, in Sicilia, è una magnifica meta turistica non solo nel periodo estivo, da non perdere assolutamente.

Arianna Pino
Arianna Pino
Autrice del libro “Resta almeno il tempo di un tramonto” e di “Quando fuori piove”, finalista al concorso letterario “Il Tiburtino”. Iscritta all’ Università delle scienze e tecnologia del farmaco. Dice di sé:“Sono nata in città ma vivo col mare dentro. Ho occhi  grandi per guardare il mondo, ogni giorno, con colori diversi. Ho la testa tra le nuvole ma cammino su strade fatte di sogni pronti a sbocciare, mi piace stupire come il sole, quello che la mattina ti accarezza il volto e ti fa ricordare che c’è sempre un buon motivo per alzarsi. Amo la pizza, il gelato e la cioccolata calda perché io vivo così, di sensazioni estreme, perché a vent’anni una cosa o gela o brucia. Mi piace vivere tra le parole che scrivo, che danno forma alla mia vita come i bambini fanno con le nuvole”.