Tu, che non era mai peccato
quando mi spogliavi dalle mie paure.
Tu che dipingevi il mio corpo
con mille baci.
Quando dopo aver fatto l’amore
univi con il dito
i miei nei sulla schiena
e mi dicevi sempre
che portavo con me le costellazioni più belle.
Ma non sapevi
che tu eri il cielo che avevo custodito per anni.
Tu,
che di me non eri sazio mai
sapevi che non bastavano due labbra che si sfioravano
per parlare d’amore.