Blues made in Italy, “Mendicante” di Enrico Santacatterina

Leggenda vuole che tutto cominci nel Giugno 2018: lo scrittore di thriller Roberto Centazzo, pubblica sui social un testo “Christmas blues ”, Enrico Santacatterina legge questo testo su Facebook e si offre di scrivere la musica. Alla fine del mese il brano è pronto.

Il risultato del brano sorprende entrambi gli autori, tanto che su insistenze reciproche nascono altre canzoni, tutte pubblicate nell’album che uscirà qualche mese dopo: un progetto nato quasi per caso, ma fatto di puro istinto blues, ispirato, vero e spontaneo.

In buona sostanza: prendete del blues e del rythm’n’blues, aggiungete dei testi (mai banali), in italiano, soffriggete con una buona dose di organo Hammond, aggiungete ancora una voce inconfondibile e guarnite con una chitarra in puro stile Ivan Graziani.

Eccovi servito “Mendicante” (etichetta Azzurra Music).

copertina album blues "il Mendicante": nella foto Enrico è seduto in un angolo tra un muro e un portone di legno di fianco a lui una chitarra appoggiata al muro e dall'altra parte la custodia dello strumento aperta.Ai suoi piedi una felpa rossa

Enrico Santacatterina, noto e apprezzato session-man, autore, produttore e chi più ne ha, più ne metta, ci regala un disco fresco, godibile, dai suoni moderni e attuali: non pensiate che, visto il genere, “Mendicante” sia un deja-vù o una scopiazzatura di blues-man italiani o presunti tali. Assolutamente no.

L’album

Mendicante” è un disco originale, nel più ampio senso del termine e composto da dodici tracce tutte da ascoltare, tra cui spiccano, almeno a mio personalissimo giudizio: la title-track, “I giorni dell’addio”(chitarra, credo rigorosamente Ibanez, in gran spolvero), “Il ponte” (un lento che non ha nulla da invidiare ai Metallica), “123 bella” (semplicemente “bella”), e naturalmente “Christmas Blues” da cui tutto è nato.

Un disco, dove il musicista padovano suona tutti gli strumenti, tranne che l’organo Hammond, lasciato al fratello Carlo (Santacatterina Brothers), per gli amanti del blues, ma non solo.

Un disco da ascoltare “on the road”, meglio se a bordo di una cabrio, o “convertible” se siete più esterofili, con la capote rigorosamente aperta: sarà un perfetto compagno di viaggio; oppure da gustare più tranquillamente, a casa, in poltrona, con un bicchiere di “Jack Daniels”, un buon sigaro e con le cuffie in testa: sarà una serata splendida.

Chiudo così come ho aperto, con il prosieguo della leggenda: pare che i due artefici di “Mendicante” non si siano praticamente mai incontrati di persona. Pensate cosa verrà fuori se e quando, potranno incontrarsi. Sicuramente si diranno: ”senti che ritmo che ti tira su, devi ballare e non pensarci su

Enrico Santacatterina Official web site

Lele Boccardo
Lele Boccardo
(a.k.a. Giovanni Delbosco) Direttore Responsabile. Critico musicale, opinionista sportivo, pioniere delle radio “libere” torinesi. Autore del romanzo “Un futuro da scrivere insieme” e del thriller “Il rullante insanguinato”. Dice di sè: “Il mio cuore batte a tempo di musica, ma non è un battito normale, è un battito animale. Stare seduto dietro una Ludwig, o in sella alla mia Harley Davidson, non fa differenza, l’importante è che ci sia del ritmo: una cassa, dei piatti, un rullante o un bicilindrico, per me sono la stessa cosa. Un martello pneumatico in quattro: i tempi di un motore che diventano un beat costante. Naturalmente a tinte granata”.