L’Egitto di Belzoni: una mostra straordinaria a Padova

L’Egitto di Belzoni in mostra nella città natale del grande Giovanni Belzoni, con un percorso espositivo pensato per vivere le emozioni dell’esploratore

Figlio di un barbiere, Giovanni Battista Bolzon, italianizzato Belzoni, nasce a Padova nel pieno splendore dell’Illuminismo, nel 1778. Si appassiona all’archeologia all’età di 16 anni, quando arriva nella capitale per studiare ingegneria idraulica. I suoi studi sembrano un dettaglio irrilevante, invece saranno fondamentali per il suo futuro. A Roma, rimane affascinato dai siti archeologici a cielo aperto dell’impero romano. Non sa ancora che cosa gli riserva la sorte.

Quello che è certo è che il piccolo Belzoni sogna di viaggiare. E comincia presto, prima a Parigi e poi in Inghilterra. Per mantenersi usa quello che la natura gli ha dato. Un’altezza notevole e una forza straordinaria. Alto più di due metri, diventa un fenomeno da baraccone, “l’Uomo forzuto” in mezzo a nani e donne barbute.

E’ proprio in Inghilterra che consoliderà le relazioni più importanti e che lo accompagneranno per il resto della sua vita: James Curtis, il suo fedele domestico e amico, e Sarah.

Alla scoperta dell’Egitto attraverso i viaggi e gli occhi di Belzoni

Quando arriva in Egitto, alla vista delle maestose piramidi i suoi occhi si riempiono di meraviglia.

Trova ben presto lavoro, ma non sa ancora che lo attende un incontro che cambierà la sua vita. Notato per la sua forza, viene ingaggiato per una missione straordinaria: recuperare la testa dell’imponente busto colossale del “giovane Memnone”, del peso di circa 7 tonnellate. Nessuno ancora sapeva che si trattasse di Ramses II, il grande faraone.

Il suo destino sarà indossolubilmente legato a quello del grande Faraone.

ritratto in bianco e nero di Giovanni Belzoni di profilo con un utrbante in testa e la barba molto lunga

Il grande esploratore

Belzoni parte e realizza l’impresa straordinaria, grazie alle sue conoscenze ingegneristiche e al suo grande ingegno, ma non si ferma li. Riporta alla luce il tempio di Abu Simbel, sgombrandolo da tonnellate di sabbia ed entra per primo nel tempio delle meraviglie. Inarrestabile, scopre la tomba di Seti I, ma soprattutto scopre l’ingresso della piramde di Chefren, fino ad allora ritenuta una struttura piena. Lo chiamano “il pazzo”, ma lui non si arrende. Osserva ogni pietra per giorni, per mesi, finché si ferma deciso al centro del lato nord e ordina di scavare in quel punto. Ufficialmente è il primo esploratore ad entrare nella grande piramide.

Quando rientra a Padova, nel 1819, ci torna da eroe, accolto con tutti gli onori dalla sua città natìa. Ma non resta per molto. La sua fame di avventura non si placa e nel 1823 riparte per trovare le sorgenti del Niger. Un viaggio dal quale non fece ritorno, perché è lì che il 3 dicembre,muore, in circostanze misteriose, il gigante delle piramidi. Forse una febbre, forse un avvelenamento. Sta di fatto che viene sepolto ai piedi di un albero e, ironia della sorte, la sua tomba non sarà mai ritrovata.

L’Egitto di Belzoni: la mostra

Oggi la città di Padova lo vuole ricordare con una grande mostra, iniziata il 25 ottobre 2019 e che terminerà il 28 giugno.

Una mostra per rivivere l’Egitto, con gli occhi di Belzoni.

Alte tecnologie immersive con esperienze multimediali complete, effetti multisensoriali ed enormi riproduzioni in scala reale ci attendono al Centro Culturale Altinate – San Gaetano di Padova

Entrati nel percorso espositivo, l’Egitto prende corpo davanti agli occhi del visitatore e inizia un’avventura realistica.

Gli ambienti storici sono ricostruiti con precisione e diventano spazi scenici che coinvolgono in spettacoli teatrali e in giochi d’acqua virtuali. Passaggi stretti e labirintici, che ricordano i cunicoli delle piramidi percorsi da Belzoni e la magìa degli ampi spazi in un percorso pensato per vivere le emozioni dell’esploratore dentro tombe mai violate, nei templi e nel buio delle piramidi.

La mostra è arricchita da diversi reperti archeologici e mummie, provenienti da diversi musei.

L'Egitto di Belzoni locandina della mostra

Info e prenotazioni

La mostra “L’Egitto di Belzoni” è visitabile al Centro Culturale Altinate, Via Altinate 71, Padova, dal 25 Ottobre 2019 al 28 Giugno 2020.

È stata realizzata dall’Amministrazione del Comune di Padova, dal Consorzio Città d’Arte del Veneto, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e dall’agenzia di comunicazione Gruppo Icat.

Oltre agli ingressi individuali, sono previste attività dedicate alle scuole e alle famiglie con tariffe agevolate, e percorsi esclusivi multisensoriali riservati.

ORARI DI MOSTRA

Lunedì – giovedì 9:00 – 19:00
venerdì e sabato 9:00 – 24:00
domenica e festivi 9:00 – 20:00

Scopri tutte le tariffe e le modalità d’acquisto sul sito ufficiale de “l’Egitto di Belzoni”

Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”