Salto Rewind: Luciano Ligabue “Scusate il disordine”

Nuovo appuntamento con la rubrica Salto Rewind e Il Maggio dei Libri. Oggi ripercorriamo insieme un pomeriggio folle, incredibile, rocchettaro: la presentazione del libro di racconti “Scusate il disordine” (Einaudi Editore), di Luciano Ligabue. Quando l’Auditorium del Lingotto si trasformò in Campovolo.

Auditorium Park

Fans in coda da ore, ressa agli ingressi, cori da stadio che rimbombano sui muri dell’Auditorium del Lingotto. Questo è Luciano Ligabue. Questo è ciò che accede tutte le volte che il cantautore di Correggio (RE) parla delle sue opere letterarie al Salone del Libro.

Look come sempre “used”, capello ormai tendente al grigio chiaro curatissimo, sorridente e in forma, il “Liga”, viene accolto da un vero boato all’ingresso sul palco. Due sedie, un tavolino e due microfoni: tanto basta per ammaliare la platea.

Accompagnato da Ernesto Franco, Direttore Editoriale di Einaudi Editore, racconta e spiega la sua ultima fatica letteraria, a quattro anni da “Il rumore dei baci a vuoto”.

SalTo Rewind: Luciano Ligabue “Scusate il disordine”. Nella foto il "Liga" vestito con pantaloni e camicia di jeans marroni, con le gambe accavallate, seduto su una sedia con il miscrofono in mano

Scusate il disordine

Una serie di racconti che vedono protagonisti personaggi particolari, come Tasso, che è un uomo con un piolo conficcato in testa, un po’ lento di comprendonio, ma molto sensibile alle attenzioni della signora Pilar; oppure Anchise che è disposto a pagare di tasca propria pur di continuare a suonare ogni sabato con la sua band, e scambiare quello sguardo di intesa con Diana, la bassista, prima che lei torni dal marito. Poi Luciano ci racconta di una Polaroid che a un certo punto comincia a catturare non solo le immagini ma anche i pensieri, e di una sala d’attesa dove si può perdere la cognizione del tempo mentre aspetti invano che venga chiamato il tuo numero.

Questi racconti, così diversi fra loro ma cosi inseparabili, risultano un tripudio di creatività e brillantezza. Ma soprattutto bisogna rilevare che compaiono per la prima volta sulla scena due elementi nuovi nello stile di scrittura di Ligabue: la cornice surreale e soprattutto la musica. La musica in tutte le sue sfaccettature. La musica che, come l’amore e il sesso, sfugge fortunatamente a ogni tentativo di incatenarla. Perché solo nell’abbandono, nell’accettazione del mistero, nello stupore che ci afferra ogni volta come fosse la prima, possiamo sperimentare una quotidiana spettacolare magia.

Sogni di R’n’R (diventati realtà)

Ma quello letterario non è l’unico impegno del Liga: a quasi un anno di distanza da Campovolo, è previsto per il 24 settembre “Liga Rock Park”, il suo unico evento live del 2016 che si svolgerà al Parco di Monza.

Ligabue, inoltre, è al lavoro in studio al ventesimo album, undicesimo di inediti, la cui uscita è prevista entro fine anno e che verrà anticipata dal primo singolo in radio a settembre (Made in Italy, ndr).

SalTo Rewind: Luciano Ligabue “Scusate il disordine”. la copertina del volume, su sfondo grigio, che ritrae un bambino, vestito con una maglietta bianca, appoggiato con la faccia al muro
Lele Boccardo
Lele Boccardo
(a.k.a. Giovanni Delbosco) Direttore Responsabile. Critico musicale, opinionista sportivo, pioniere delle radio “libere” torinesi. Autore del romanzo “Un futuro da scrivere insieme” e del thriller “Il rullante insanguinato”. Dice di sè: “Il mio cuore batte a tempo di musica, ma non è un battito normale, è un battito animale. Stare seduto dietro una Ludwig, o in sella alla mia Harley Davidson, non fa differenza, l’importante è che ci sia del ritmo: una cassa, dei piatti, un rullante o un bicilindrico, per me sono la stessa cosa. Un martello pneumatico in quattro: i tempi di un motore che diventano un beat costante. Naturalmente a tinte granata”.