Anche se il tempo passa, Lucio Dalla resta Lucio

Ha ragione Stefano Bonaccini, Presidente della Regione Emilia-Romagna quando dice che dedicare una mostra a Lucio Dalla è qualcosa di più che un semplice tributo.

Una mostra così è un percorso storico, oltre che musicale, collettivo e sociale. Perchè ci sono artisti che si elevano al di là della loro professione di “menestrelli”. Sono cantastorie del giorno d’oggi e non tutti sono “buoni” a farlo.

È una prerogativa solo dei grandi artisti, quella di riuscire a essere così empatici, capaci di interpretare con le parole e la melodia di una canzone anche il nostro vissuto e i nostri stati d’animo. Per questo ho trovato subito veramente interessante l’idea di una mostra evento dedicata a questo nostro grande artista a dieci anni dalla sua scomparsa e a ottanta dalla nascita”. Continua Bonaccini.

Anche se il tempo passa è LA Mostra evento che la città di Bologna dedica al suo cittadino nato in quella ormai famosa notte del 4 marzo del ’43.

La mostra è “Un’occasione per ripercorrere la sua produzione di cantante e compositore ma anche la dimensione umana, privata, così ironica e straripante. Lucio non è stato solo un grande musicista, ma anche un artista poliedrico che fu attore cinematografico, scrittore, regista teatrale, amante dello sport, appassionato di motori. In breve, un autore capace di interpretare l’anima e la storia del nostro Paese. Ringrazio dunque la Fondazione Lucio Dalla e l’azienda COR per averci offerto l’opportunità di questa mostra, per poi portare nuovamente, dopo Bologna, Lucio in tour a Roma, Milano, Napoli prima che all’estero”.

Un viaggio che parte da bologna e che farà tappa a Roma dal 22 settembre e, nel 2023, in occasione degli 80 anni dalla nascita dell’artista, a Napoli e Milano.

Dalla e Bologna

Quello tra Lucio Dalla e Bologna è un legame indissolubile e straordinario che traspare dalle sue canzoni e nel ricordo personale che molti bolognesi conservano di lui. A 10 anni dalla sua scomparsa, Bologna Città creativa della musica Unesco vuole celebrare la sua musica, le sue canzoni, il suo genio, attraverso una grande mostra”. Sostiene il Sindaco di Bologna Matteo Lepore.

Voluta dalla Fondazione Lucio Dalla, con il sostegno del Comune di Bologna, al Museo Archeologico sarà possibile rivivere emozioni e ricordi e scoprire aspetti inediti di Lucio, che tanto ha amato Bologna e che da Bologna è fortemente ricambiato. Ne sono prova, a distanza di dieci anni, le continue dimostrazioni di affetto e di riconoscimento della città e dall’Italia tutta, per un autore che ha rappresentato una delle più alte espressioni popolari della nostra cultura“.

Non è certo la prima iniziativa che la citta di Bologna organizza per onorare Lucio Dalla. Già nel 2020 la Fondazione Lucio Dalla aveva organizzato una grande festa, “si muove la città” per rendere omaggio al cantautore e alla sua musica. Evento che fu tristemente annullato per ragione di pandemia. Una festa solo rinviata.

Anzi, si può dire che, anche se il tempo passa, la voglia di commemorare Lucio Dalla è solo aumentata.

Infatti, Bologna ospita per prima la mostra in onore del cantautore italiano. Location ideale, il Museo Civico Archeologico.

Anche se il tempo passa

L’inaugurazione è avvenuta il 4 marzo. La mostra itinerante durerà fino al 17 luglio ed è organizzato dalla C.O.R. Creare Organizzare Realizzare di Roma.

Abbiamo tutti una canzone di Lucio nel cuore. I suoi brani, la sua poetica, hanno accompagnato come una colonna sonora la nostra vita e quella di generazioni di italiani”. Così dichiara Stefano BonacciniPresidente della Regione Emilia-Romagna.

LUCIO-
l'artista si trova in piedi di fronte a una porta rossa. Indossa un basco rosso, un giubbotto rosso, blu e bianco, dei pantaloncini al ginocchio a righe verticali degli stessi colori della giacca, ed infine delle scarpe basse blu e bianche. Al collo porta una catenina e una collana di perle rosse.
Foto di A. Lo Giudice

La mostra ripercorre la vita e la carriera artistica di Dalla, ponendo l’attenzione sul suo rapporto con la musica. Essa è infatti un elemento continuativo, che accompagna il cantautore dalla prima infanzia fino alla sua scomparsa.

Presentare l’Universo Dalla in uno spazio di 1000 metri quadri è stata un’impresa difficile ma sicuramente affascinante“. Afferma Alessandro Nicosiacuratore e organizzatore della mostra.

Difficile mostrare 50 anni di musica, canzoni, ma soprattutto poesia dell’inimitabile artista italiano in così poco spazio. Una sfida che è stata tradotta in ben 10 sezioni, all’interno delle quali sono esposti materiali talvolta inediti e mostrati in questa occasione per la prima volta.

Lo scopo per cui abbiamo dato vita alla Fondazione Lucio Dalla, nel 2014, è quello di mantenere viva la memoria di Lucio e di raccontarne la storia. Ciò diviene ancora più importante e significativo nel biennio in cui ricorre il decennale della sua scomparsa e l’ottantesimo anniversario dalla nascita. Vorremmo che in questi due anni il ricordo di Lucio fosse corale, partecipato e diffuso“.

Così Andrea Faccani, Presidente Fondazione Lucio Dalla, descrive il rapporto tra il cantautore e la sua città natale.

LUCIO DALLA

50 anni di innovazione musicale e scrittura poetica, poi, come un angelo, vola in alto più degli aeroplani.

Nel 2012, tre giorni prima del suo compleanno, sorvola i cieli lasciando Bologna e l’Italia intera orfane. Orfane di un artista che ha per sempre segnato la storia del cantautorato italiano, che ha lasciato il suo tocco indelebile nell’animo delle persone.

A 10 anni dalla sua morte, Lucio Dalla è ancora tra di noi, perché in fondo, almeno una canzone di Dalla la sappiamo tutti. Forse è quella di cui non ricordiamo il titolo, o magari della quale non abbiamo mai scordato la melodia. Ma di fatto, in ognuno di noi c’è un po’ di Lucio.

Durante la sua lunga carriera diversi artisti di fama nazionale e internazionale collaborano con lui. Alcune sue canzoni vengono riprese ancora oggi da altri artisti e riproposte a distanza di anni dalla loro pubblicazione.

Altre sono diventate un tricolore che sventola sul tetto del mondo, anche se il tempo passa.

Così anche se il tempo passa, e tu non sei mai la stessa, vita

Ti voglio e ti vivrò per tutto il tempo che resta

Lucio
anche se il tempo passa - la locandina ufficiale della mostra con tutti i richiami all'evento e la foto di lucioo dalla con barba incolta, cappello a falda larga, nero, occhiali a goccia
Ambra Ciardulli
Ambra Ciardulli
Descrivere me stessa è arduo, non mi conosco abbastanza bene. Mille passioni, milioni di idee che nella mia mente viaggiano costantemente senza sosta e che si riflettono nel mio carattere sfaccettato. "Sei strana" mi dicono continuamente parenti, amici, conoscenti. L'unico modo per riordinare i miei pensieri è attraverso la scrittura, il minimo comune denominatore della mia vita. Un modo per condividere le mie esperienze, per non dimenticare e non essere dimenticata in un mondo dove ormai si sfreccia senza lasciare traccia del proprio passaggio.