La mafia nelle canzoni in C’era una volta Sanremo: #Sanremo1994 e 2007

Torniamo anche questa settimana con la rubrica “C’era una volta Sanremo” e lo facciamo ancora una volta legandoci all’attualità. In occasione del ventisettesimo anniversario della Strage di Capaci ricordata lo scorso 23 maggio, parliamo di due Festival di Sanremo in cui sono state portate in gara canzoni scritte per parlare della mafia: #Sanremo1994 e #Sanremo2007.

#Sanremo1994

A #Sanremo1994 si parla di mafia dal punto di vista delle forze dell’ordine. È la Signor tenente del compianto Giorgio Faletti, il comico che sorprendendo tutti esordisce proprio quell’anno sul palco dell’Ariston per poi ritornarci l’anno seguente. La canzone portata a #Sanremo1994 si ispira proprio alla strage mafiosa del 23 maggio 1992 di Capaci in cui perse la vita Giovanni Falcone e a quella del 19 luglio 1992 in via D’Amelio in cui perse la vita Paolo Borsellino. Signor tenente, che arriva al secondo posto del podio e si aggiudica anche il Premio della critica, non è un semplice grido di denuncia sociale: il linguaggio aspro utilizzato, che include anche la parolaccia più nota nel comune parlare siciliano, colora il racconto rendendolo realistico e attoriale. Un’interpretazione rimasta nella memoria di molti fan di #Sanremo1994 e non solo.

Giorgio Faletti a #Sanremo1994 in “Signor tenente”

Sul podio di #Sanremo1994 al primo posto c’è Aleandro Baldi (già vincitore delle Nuove proposte nel 1992) per la categoria Campioni con la canzone Passerà e al terzo Laura Pausini con Strani amori, altra pietra miliare della musica pop italiana.

Tra le Nuove proposte vince Andrea Bocelli con Il mare calmo della sera, seguono Antonella Arancio con Ricordi del cuore (Anime sole) e Danilo Amerio con Quelli come noi.

La gara

Anche gli altri nomi in gara a #Sanremo1994 non sono da meno in quanto a successo futuro e talento: nella categoria Campioni ci sono Michele Zarrillo con Cinque giorni, Enzo Jannacci e Paolo Rossi con I soliti accordi, Ivan Graziani (per la seconda volta dopo il 1985 e l’ultima in gara: morirà tre anni dopo, nel 1997) con Maledette malelingue, Andrea Mingardi con Amare amare, Donatella Rettore con Di notte specialmente, i Formula 3 con La casa dell’imperatore, Loredana Bertè con Amici non ne ho, Claudia Mori con Se mi ami… e Franco Califano con Napoli. Conduce Pippo Baudo (per la prima volta anche direttore artistico della kermesse) con Anna Oxa e Cannelle.

La mafia nelle canzoni del feztival di sanremo presentati da Pippo Baudo, nella foto con microfono in mano

#Sanremo2007

Anche tredici anni dopo a #Sanremo2007 c’è la conduzione di Pippo Baudo (sempre direttore artistico), affiancato da Michelle Hunziker. Canzone vincitrice del cinquasettesimo Festival della canzone italiana per la sezione Campioni è Ti regalerò una rosa di Simone Cristicchi, che anche se non parla di mafia merita comunque una menzione a sé per l’abilità di scrittura dell’autore che con poche parole è riuscito a rendere comune e comprensibile il tema della pazzia, da sempre relegato a un dibattito di nicchia. Non a caso si aggiudica anche il premio della critica.

Simone Cristicchi a #Sanremo2007 in “Ti regalerò una rosa”

Al secondo posto del podio di #Sanremo2007 Al Bano con Nel perdono e al terzo Piero Mazzocchetti con Schiavo d’amore. In gara quell’anno ci sono anche Daniele Silvestri con La paranza, Mango con Chissà se nevica, Paolo Meneguzzi con Musica, Tosca con Il terzo fuochista, Francesco e Roby Facchinetti con Vivere normale, gli Zero Assoluto con Appena prima di partire, Antonella Ruggiero con Canzone fra le guerre, Marcella e Gianni Bella con Forever per sempre, gli Stadio con Guardami, Nada con Luna in piena, Johnny Dorelli con Oltre il giardino e Milva con The show must go on.

Nuove proposte

Per la categoria Nuove proposte di #Sanremo2007 vince la canzone sulla mafia di quell’edizione Pensa di Fabrizio Moro. Come Cristicchi vince il Premio della critica. E non è l’unico legame tra i due artisti: Moro e Cristicchi sarebbero tornati insieme sul Palco dell’Ariston a Sanremo 2018 nel duetto in Non mi avete fatto niente, canzone in gara con Ermal Meta e vincitrice di quell’edizione, ancora una volta sul tema sociale, a dimostrazione di come non fosse casuale questo terzetto. Anche Ermal Meta, infatti, appena l’anno prima si era fatto conoscere per la sua Vietato morire, altro brano dal forte tema sociale.

Ci sono stati uomini che hanno scritto pagine/appunti di una vita dal valore inestimabile/Insostituibili perché hanno denunciato/il più corrotto dei sistemi troppo spesso ignorato

Uomini o angeli mandati sulla terra per combattere una guerra/di faide e di famiglie sparse come tante biglie/Su un’isola di sangue che fra tante meraviglie/fra limoni e fra conchiglie, massacra figli e figlie

Dalla prima strofa della canzone “Pensa” di Fabrizio Moro

Il testo di Pensa è un inno al coraggio e alla forza di chi ha lottato contro la mafia per cercare di sconfiggerla. Lo stesso Fabrizio Moro ha dichiarato di averla scritta di getto dopo la visione di un film proprio sulla vita di Paolo Borsellino.

Al secondo posto delle Nuove proposte a #Sanremo2007 arriva Stefano Centomo con Bivio e al terzo i Pquadro con Malinconiche sere.

Fabrizio Moro a #Sanremo2007 in “Pensa”

Giulia Di Leo
Giulia Di Leo
Laureata in Lettere moderne, ha frequentato la scuola di giornalismo all’Università Cattolica di Milano e oggi scrive per La Stampa e Zetatielle. Dice di sé: “ Sono una ragazza di provincia nata col sogno di scrivere, amo la mia città, Casale Monferrato, che mi ha insegnato a vivere di semplicità e bellezza, portandomi, poi, ad apprezzare la metropoli milanese che nella maturità mi ha conquistata. Non riesco a vivere senza musica: nata nel ’95, ho vissuto di riflesso gli anni delle musicassette degli 883. Mi nutro di cantautorato, pop, indie e trap per aprirmi al vecchio e al nuovo. Senza mai averne capito il perché, il giornalismo è sempre stato il sogno della vita, amo scrivere e la mia attitudine è raccontare e raccontarmi, con stile razionale e schietto. Il mio più grande desiderio è fare della mia passione un lavoro, avvicinandomi a tutti i mondi che fanno parte di me”.