Mantenimento figli, anche se nato da adulterio? E se scopri che non è tuo?

La separazione e il divorzio di una coppia con figli è sempre oggetto di particolare attenzione da parte dei legali e della magistratura, al fine di tutelare il benessere e l’equilibrio dei minori e il mantenimento dei figli è il primo strumento per raggiugere questo obiettivo.

L’obbligo di mantenimento figli vale anche quando il minore è frutto di una relazione adulterina? E se il padre scopre che il figlio non è suo, può sospendere il pagamento del mantenimento? Infine, i regali, anche costosi, sostituiscono il versamento in denaro del mantenimento?

Vediamo insieme come la Corte di Cassazione si è pronunciata in merito a questi tre casi particolari (fonte Codacons Lombardia)

FIGLIO NATO DA UNA RELAZIONE ADULTERINA?

Il caso riguarda un padre che non voleva saperne di contribuire al mantenimento del figlio nato da una relazione che aveva avuto con una donna sposata. Infatti, per lui il minore faceva parte di un’altra famiglia e dato che non c’era mai stato alcun legame affettivo tra i due, non voleva riconoscerlo né provvedere al mantenimento.

Tuttavia, sul punto, la Corte di Cassazione, con sentenza n. 9300/2010 ha precisato che il figlio nato da una relazione adulterina ha diritto ad essere mantenuto dal padre anche se non c’è mai stato un rapporto affettivo tra padre e figlio. Pertanto, la Suprema Corte, nel dichiarare giudizialmente la paternità, ha previsto a carico del padre naturale il pagamento del mantenimento, decisione che spetta esclusivamente al giudice, senza che sia vincolato alle richieste della madre. Infatti, spiega la Corte, bisogna tenere conto sempre e solo dell’interesse del minore.
Bocciando le richieste del padre naturale, la Corte ha chiarito che l’interesse del minore sussiste a prescindere dai rapporti d’affetto, che possono eventualmente instaurarsi con il presunto genitore o con la disponibilità di questi ad instaurarli.

HAI SCOPERTO CHE IL MINORE NON È TUO FIGLIO? ATTENZIONE!

Un padre ha scoperto che il figlio da lui cresciuto non è in realtà suo figlio. Per queste ragioni, l’uomo pensava di non essere più gravato dall’obbligo di mantenimento.

Tuttavia, diversa pare essere l’impostazione della Suprema Corte la quale, prendendo posizione con la sentenza n. 8998 del 02.03.2010, ha precisato che chi è tenuto agli obblighi di assistenza familiare non se ne può sottrarre per il solo fatto di aver scoperto che il minore non è proprio figlio. Per la Cassazione l’obbligo di mantenimento dura fino a quando la “paternità” non sia disconosciuta nelle forme di legge.

EX MARITO SOSTITUISCE IL MANTENIMENTO CON REGALI MOLTO COSTOSI AI FIGLI?

È successo che l’ex marito anziché versare all’ex quanto dovuto di assegno mensile di mantenimento per la prole, regalasse al figlio di 10 anni computer e abiti firmati.

Sulla correttezza o meno del comportamento posto in essere dal papà si è pronunciata la Corte di Cassazione con sentenza n. 8998/2010. Precisamente, la Corte ha chiarito che non è possibile sostituire l’assegno di mantenimento per i figli con regali, anche molto costosi.
Per i giudici non ha valore il fatto che nel complesso le spese per i regali superassero, a volte, la cifra dell’assegno di mantenimento. La sentenza recita che “il padre separato non puo’ sostituire la somma di denaro mensilmente dovuta con cose o beni che, a suo avviso, meglio corrispondono alle esigenze del minore”.

Secondo la Cassazione, dunque, questo comportamento è inaccettabile: l’assegno deve sempre essere versato.

Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”