Masini +1 30th anniversary, il sapore del tempo passato, presente e futuro

Quando ho comprato l’album Masini +1 30th anniversary non ho volutamente guardato i brani. Ho messo su il disco e ho chiuso gli occhi. E’ stato come bere a piccoli sorsi un buon bicchiere di whisky, sorso dopo sorso, piano piano la mente che si rilassa e il calore prende dal petto alla testa, alle gambe, al cuore. Una bellissima sensazione di abbraccio avvolgente, lo stesso della coperta calda d’inverno, o del primo sole d’estate.

Mi ci è voluto un pò prima di scrivere la recensione, per calmare l’entusiasmo e non essere troppo enfatica, ma anche oggi, è ancora difficile essere critica e imparziale, cosa che mi viene molto difficile quando si tratta di Marco Masini. Troppa stima, troppa ammirazione, troppo sentimento. Troppi ricordi legati a questa carriera, a questi brani che sono diventati compagni di viaggio, colonna sonora di situazioni personali. E Marco in tutto questo? Marco è l’amico a distanza. Quello di penna, o forse solo quello immaginario, ma comunque un amico, il mio amico. Quello che le cose te le dice crude ma con dolcezza. E ha (quasi) sempre ragione.

Gli inediti

Il confronto è il riassunto perfetto, il cerchio che si chiude, in tre minuti trent’anni di carriera. L’ho capito quel martedi sera a Sanremo, in sala stampa Lucio Dalla, fin dalle prime note. Le mani hanno cominciato a tippettare e i piedi hanno risposto in una danza spontanea. E il cuore…questo maledetto cuore che accelera i battiti, si gonfia di emozione e fa bruciare gli occhi. Non mi serviva un ascolto più attento per focalizzare il pezzo. Buona la prima e Masini vola nelle mie vene. So solo che ho pensato non vedo l’ora di avere l’album.

La parte chiara è così masiniana che di più non si può. Quel brano che ti aspetti di trovare e ti chiedi quando è nato, cosa lo ha ispirato. E ti ci ritrovi dentro in un soffio di tempo, come inghiottito dal testo e dalla musica e i pensieri diventano un videoclip di ricordi che non hai mai sotterrato.

Non è così non si può commentare. Si può solo ascoltare in religioso silenzio e imparare. Imparare ancora una volta l’amore.

Fra la pace e l’inferno è il quarto degli inediti dell’album ed è un brano a due voci. Se vogliamo, un richiamo della parte dell’album dedicata ai duetti, e chiude l’opera omnia. La presenza di Rita Bellanza, per me, voce rivelazione di X Factor, è un valore aggiunto al brano.

Masini +1 30th anniversary, marco Masini con t shirt nera e braccia alzate

Masini & Co.

Alcuni dei più importanti artisti del panorama musicale italiano festeggiano con Marco la sua fantastica carriera, prestando le loro voci e duettando con lui.Eros Ramazzotti, Giuliano Sangiorgi, Ermal Meta, Umberto Tozzi, Ambra Angiolini, Luca Carboni, Francesco Renga, Modà, Nek, Gigi D’Alessio, Jovanotti, Annalisa, Bianca Atzei, Giusy Ferreri e Fabrizio Moro.

L’idea non è nuova ma è sempre un’occasione per apprezzare la collaborazione e la complicità artistica.

I brani li conosciamo già, ma assumono un nuovo look con arrangiamenti nuovi che arricchiscono le interpretazioni degli amici di turno.

Le “chicche”

Si dovrebbe parlare di ogni singola canzone, ma rischierei di essere prosaica, perchè tutte le partecipazioni impreziosiscono il brano di caratteristiche personali di ogni artista. In ognuno, in tutto rispetto della memoria e della storicità del brano, ogni ospite ha comunque contribuito con un tocco personale a dare una nuova prospettiva di ascolto.

Ma concedetemi almeno due menzioni.

Quando ho appreso dell’uscita dell’album e dell’idea dei duetti ho immediatamente pensato che se tra le scelte musicali per i duetti c’era “Vaffanculo“, l’unico con cui Marco poteva condividerla era Luca Carboni. Al di là del mio personale apprezzamento (positivo, ovviamente) per Luca, il brano è #unafigatapazzesca, e scusatemi la licenza (poco) poetica.

Non posso non esprimere le emozioni che arrivano dal connubio Masini-Tozzi. L’esperimento era già ampiamente riuscito nel 2006 e aveva prodotto un album “Tozzi Masini”, ma “Perchè lo fai” sembra scritta apposta per questo duetto. La voce di Umberto arrriva con una potenza e una forza di una dolcezza infinita. Per quattro minuti resti senza respirare, inerte senza muovere neanche un muscolo, per lasciare che tutto il pathos esploda come un cristallo e ogni vibrazione vocale è un brivido che lasci andare dalla pelle al cuore. Due voci che si incontrano, si fondono, si prendono e si lasciano come se fossero unite in un volo libero.

La puntina del giradischi si alza e il braccio torna al suo posto e con lui il silenzio. Trent’anni in meno di un paio d’ore. Trent’anni, passati in qualche modo, insieme. Ed ora che passiamo i cinquanta d’età, è bello fare un reload e rivedere tutto da un altro punto di vista, in compagnia di qualche guest star.

Un disco che ha il gusto e il sapore del tempo passato, presente e futuro.

Masini +1 30th anniversary l'album di Marco Masini in copertina seduto su una poltrona
Masini +1 30th anniversary
Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”