La mascherina trasparente: la vita dei sordi continua.

Ashley Lawrence, studentessa degli Stati Uniti, cuce delle mascherine speciali per sordi e ipoudenti.

La mascherina trasparente

La mascherina trasparente è una protezione che esiste già da tempo. Si tratta semplicemente di una normale mascherina chirurgica con un pezzo di carta trasparente proprio in prossimità delle labbra.

I sordi, grazie a questa protezione, possono continuare a comunicare tra di loro senza alcuna difficoltà.

L’iniziativa di Ashley Lawrance

Ashley Lawrance, 21 anni, è una studentessa degli Stati Uniti che, insieme a sua madre, cuce queste mascherine speciali.
Anche questa tipologia di mascherina è diventata difficili da reperire e Ashley, con questa sua iniziativa, sta cercando di aiutare la comunità dei sordi.

“Le espressioni facciali fanno parte della grammatica della lingua dei segni, come anche il labiale”, afferma la giovane ragazza, per poi aggiungere: “si perdono informazioni importanti se non si può vedere il volto.”

Per creare le mascherine trasparenti per sordi, Ashley, usa delle lenzuola nuove e un rotolo di plastica. Un magnifico lavoro creato da quattro mani ed una macchina da cucire. Le mascherine sono poi spedite nelle diverse città degli Usa e a tutte le persone che ne hanno bisogno.

GoFoundMe

Tutto questo lavoro, sta però facendo terminare il materiale. E per risolvere questo, la ragazza statunitense, ha aperto una raccolta fondi su GoFoundMe.
La campagna, nata per finanziare il progetto, ha raccolto oltre tremila dollari in soli tre giorni.

Tutto questo permette ai sordi di poter vivere in sicurezza, indossando la mascherina trasparente, e soprattutto di abbattere le barriere nei confronti della lingua dei segni.
Anche l’Italia si è accorta della mancanza della speciale mascherina trasparente. Il 28 marzo, infatti, è partita una richiesta da parte di un Istituto di sordi per poter produrre questi dispositivi di protezione.

Attualmente è in corso anche un progetto di mascherine per chi indossa apparecchi acustici e impianti cocleari.

Arianna Pino
Arianna Pino
Autrice del libro “Resta almeno il tempo di un tramonto” e di “Quando fuori piove”, finalista al concorso letterario “Il Tiburtino”. Iscritta all’ Università delle scienze e tecnologia del farmaco. Dice di sé:“Sono nata in città ma vivo col mare dentro. Ho occhi  grandi per guardare il mondo, ogni giorno, con colori diversi. Ho la testa tra le nuvole ma cammino su strade fatte di sogni pronti a sbocciare, mi piace stupire come il sole, quello che la mattina ti accarezza il volto e ti fa ricordare che c’è sempre un buon motivo per alzarsi. Amo la pizza, il gelato e la cioccolata calda perché io vivo così, di sensazioni estreme, perché a vent’anni una cosa o gela o brucia. Mi piace vivere tra le parole che scrivo, che danno forma alla mia vita come i bambini fanno con le nuvole”.