Monday Night Match: al Tardini i granata in dieci uomini riescono a…

Parma vs Torino FC 3-2 (Kulusesevki 2′ – Ansaldi 12′ – Belotti 43′ r – Cornelius 48′ – Inglese 88′)

Monday Night Match (dire “posticipo” è ormai obsoleto…mah…) all’insegna dell’incertezza, quello che va in scena fra poco al Tardini.

Incertezza per entrambe le squadre, ancor lontane da una continuità di risultati e da una identità di gioco, almeno in questo primo scorcio di stagione.

Una sola vittoria separa in classifica ducali e granata, che hanno un cammino molto simile in comune.

Soprattutto il Torino è chiamato a confermare il risultato (solo quello), della partita contro il Milan, poiché in caso di vittoria, si porterebbe a dodici punti, quarto in classifica, in coabitazione con il Napoli.

La squadra ci ha abituato, purtroppo, a fallire, volente o nolente, gli appuntamenti che contano per davvero: vedremo fra poco.

Walter “non dimentichiamo la sconfitta dell’anno scorso” Mazzarri, stasera manda in campo: (3-5-2): Sirigu; Izzo, Nkoulou, Bremer; Ansaldi, Baselli, Rincon, Meite, Ola Aina; Verdi, Belotti.

Quindi niente 4-4-2, il modulo che nel secondo tempo contro i rossoneri ci aveva fatto vedere un minimo di gioco.

Formazione all’insegna del “primo non prenderle”, in perfetta sintonia con il credo tattico dell’allenatore di San Vincenzo. Che noia che barba, che barba che noia.

Per lo meno il “Leone indomabile” torna al centro della difesa. E’ già qualcosa.

Primo tempo

Prima azione e prima rete per il Parma.

Lancio in profondità per Gervinho, che contro il Torino si trasforma in Garrincha, con l’ex Arsenal che si beve Izzo, e probabilmente sbaglia il tiro, che si trasforma in un assist. Kulusevski in scivolata spinge la palla in rete. Peggior inizio non poteva esserci.

Pareggio del Torino all’undicesimo.

Azione insistita dei granata sulla sinistra, che culmina con un cross dal fondo di Verdi: colpo di testa di Ansaldi, solo soletto in area, che buca Sepe. Blackout della difesa ducale.

Monday night match equilibrato fin verso la mezz’ora, poi un episodio che potrebbe cambiare l’inerzia del match.

Tiro di Kulusevski, braccio alto di Bremer a respingere (cartellino giallo, già ammonito, quindi espulso), l’arbitro concede la massima punizione, dopo aver consultato il/la VAR.

San Salvatore Sirigu, para il tiro di Gervinho. Torino in dieci: Mazzarri arretra Verdi e passa al 4-4-1.

Calcio di rigore anche per il Torino: cross dalla destra, manata di Laurini a Belotti, l’arbitro controlla con la tecnologia e concede il penalty. Fucilata del “Gallo” e Torino in vantaggio.

Pareggio del Parma a tempo quasi scaduto: lancio in profondità di Kulusevski per Cornelius, che anticipa N’Koulou e infila Sirigu.

Commento ai primi 45 minuti

Primo tempo tutto sommato divertente, intenso, ricco di episodi e giusto nel punteggio.

Prima frazione di questo Monday Night Match che sentenzia sostanzialmente tre aspetti: quando Ansaldi è in campo la squadra gira, quando Bremer è in campo la difesa è imbarazzante, quando gioca Meitè il centrocampo è sempre in affanno.

Il giocatore argentino è una sicurezza, una categoria superiore, purtroppo cagionevole di salute.

Il difensore brasiliano è un brocco di assoluta qualità, insicuro e falloso, nemmeno buono per i semi-professionisti.

Il centrocampista francese è una palla al piede, lento, prevedibile, svogliato, che mette in perenne difficoltà i compagni di reparto.

Discorso a parte per il portierone e il centravanti: sempre decisivi, sempre più immagine (positiva) di questa squadra.

Secondo tempo

Parte forte il Parma nella ripresa: paratona di Sirigu su tiro di Gervinho e traversa di Hernani nell’azione seguente.

Entra Laxalt al posto di Verdi, non cambia nulla tatticamente: Mazzarri copre meglio la fascia sinistra, in crisi profonda in questa fase dell’incontro.

Grande occasione per il Torino al 72’: punizione di Baselli nel cuore dell’area parmense, ma prima Belotti e poi Izzo trovano Sepe sulla traiettoria, bravo a respingere le conclusioni ravvicinate.

Altro cambio per Mazzarri: esce Ansaldi, stanchissimo e senza i novanta minuti nelle gambe, entra Djidji.

Terzo e ultimo cambio per il Torino: entra Zaza, esce Belotti.

Vantaggio del Parma all’87’: Gervinho beve Djidji e crossa dalla destra, pasticcio di N’Koulou e Ola Aina, palla che si ferma a due metri dalla linea, tiro in giravolta di Inglese e rete.

Finisce 3-2

Commento finale

Monday Night Match: il Torino resuscita l’ennesimo cadavere, in una partita condizionata dall’inferiorità numerica, e dalle scelte tattico-cervellotiche (non mi spingo oltre), dell’allenatore.

Il Parma aggancia i granata in classifica.

Il Torino fallisce l’ennesimo esame di maturità, grazie a una partita iniziata male e finita peggio.

Mi chiedo quanto ancora dovremo aspettare per vedere un cambio di modulo: vedere in campo Laxalt e Ansaldi sulle fasce, Meitè in panchina, con Ola Aina, e Iago e Verdi come rampa di lancio di Belotti.

La difesa, spacciata dal proprietario, come migliore in Italia, traballa paurosamente, tre reti stasera, causate da tre errori: in panchina naturalmente anche Bremer e Djidji, a beneficio di Bonifazi o Lyanco, schierati nel loro ruolo naturale. E’ chiedere troppo?

Per finire: Frustalupi e Mazzarri entrambi espulsi. Chi siederà in panchina per il match contro il Napoli? Sarà possibile barattare l’eventuale squalifica con una multa?

Dr. Cairo si prepari, nell’eventualità, ad aprire il portafoglio…

Lele Boccardo
Lele Boccardo
(a.k.a. Giovanni Delbosco) Direttore Responsabile. Critico musicale, opinionista sportivo, pioniere delle radio “libere” torinesi. Autore del romanzo “Un futuro da scrivere insieme” e del thriller “Il rullante insanguinato”. Dice di sè: “Il mio cuore batte a tempo di musica, ma non è un battito normale, è un battito animale. Stare seduto dietro una Ludwig, o in sella alla mia Harley Davidson, non fa differenza, l’importante è che ci sia del ritmo: una cassa, dei piatti, un rullante o un bicilindrico, per me sono la stessa cosa. Un martello pneumatico in quattro: i tempi di un motore che diventano un beat costante. Naturalmente a tinte granata”.