Montessori Road, la strada internazionale dell’educazione

A oltre 100 anni dalla nascita del metodo educativo Montessori, il progetto Montessori Road organizza una serie di giornate evento nelle città sedi di scuole Montessori in Italia, Albania, Olanda, Cina, Nord America e Australia. 

MARIA MONTESSORI

Maria Tecla Artemisia nasce il 31 agosto 1870 a Chiaravalle, un paesino vicino ad Ancona.                                               

Entrambe i suoi genitori sono istruiti e le permettono di proseguire gli studi, possibilità all’epoca per nulla scontata, specialmente per una donna.

Maria mostra fin da subito interesse per le materie scientifiche, soprattutto matematica e biologia. Questa sua preferenza contrasta con il volere del padre, la vorrebbe orientare verso la carriera d’insegnante.

Non potendo entrare a medicina per il mancato diploma in lingue classiche, Maria si iscrive alla Facoltà di Scienze per poi trasferirsi presso la Facoltà di Medicina di Roma. Nel 1896 è la terza donna italiana a laurearsi in medicina, con la specializzazione in neuropsichiatria.

Molto importante è l’impegno di Maria per l’emancipazione femminile. In particolare interviene a favore del diritto alla parità salariale tra donne e uomini. Nel 1896, in veste di rappresentante dell’Italia, partecipa al Congresso Femminile di Berlino. Per affrontare le spese necessarie al viaggio, Maria riceve il sostegno economico delle operaie donne di Chiaravalle, il suo paese natale. Tre anni più tardi partecipa a un secondo Congresso Femminile a Londra.

MARIA MONTESSORI-
Foto in bianco e nero che ritrae Maria Montessori. Indossa una camicia a righe verticali, ha i capelli mossi e corti e mostra un sorriso accennato. La sua espressione è rilassata e accogliente, gli occhi dolci.

IL METODO MONTESSORI

Maria Montessori inizia a sviluppare la sua filosofia nel 1897. Il metodo che ne deriva ha rivoluzionato e innovato l’educazione infantile. Alcuni aspetti della metodologia sono stati introdotti nel mondo dell’istruzione, altre caratteristiche rimangono invece tipiche delle istituzioni dove è insegnato il metodo.  

BAMBINI E SCUOLE-
Fotografia in bianco e nero di bambini e bambine che ballano in coppia nel cortile interno di una vecchia scuola elementare. I bimbi indossano vestiti eleganti e formali ma diversi l'uno dall'altro. Le insegnanti in secondo piano osservano gli allievi.
scuola elementare

Uno dei principi del metodo Montessori consiste nel non assegnare voti né giudizi, cosa in uso esclusivamente nelle scuole che applicano la metodologia. I bambini sono lasciati liberi di scegliere e di agire all’interno di un “ambiente preparato” per consentire il loro ottimale sviluppo in maniera spontanea e non imposta.

Per “ambiente preparato”, Maria intende un contesto educativo a misura di bambino per consentire lo sviluppo dell’autonomia: il bimbo può muoversi liberamente in tutte le aree della scuola. Si tratta di un aspetto educativo importante poiché, fino ad allora, le scuole presentavano banchi e sedie idonei per gli adulti. Grazie alla sua metodologia, Maria favorisce l’introduzione di arredamenti adatti ai bimbi presenti ancora oggi negli edifici adibiti all’istruzione.

METODO-
Foto colorata che ritrae 4 bambine e un bambino seduti a tagliare i fogli colorati. Le sedie e il tavolino rotondo sono a misura di bambino, ovvero bassi e colorati, per permettere ai bimbi di stare seduti comodamente.
ambiente preparato

Altro elemento centrale della filosofia di Montessori è la cosiddetta “educazione cosmica”. Secondo questo concetto, ogni forma vivente ha uno scopo all’interno dell’ordine cosmico. Ogni cosa nell’universo è collegata, perciò ogni essere, animato o meno, collabora e interagisce con gli altri.

Il fine dell’educazione cosmica è dunque quella di guidare il bambino verso l’amore per la vita, e condurlo a trovare il proprio posto nel mondo.

MONTESSORI ROAD

In occasione dei 150 anni dalla morte di Maria Montessori e oltre 100 anni del metodo, il Ministero della Cultura promuove il progetto Montessori Road. Quest’ultimo prevede la raccolta di testimonianze da scuole Montessori di diverse nazioni e l’organizzazione di convegni sui temi educativi prescelti. Attraverso questa iniziativa è possibile analizzare l’evoluzione della metodologia e la sua diffusione nel mondo all’interno di culture e usanze diverse tra loro.

Il progetto dà quindi vita a conferenze nelle quali si raccontano e tramandano le idee del metodo, il quale ancora oggi costruisce le basi per la formazione delle generazioni future.

Perché, dopo tutto,

«Il bambino è insieme una speranza e una promessa per l’umanità».

Maria Montessori
Gruppo di uomini e donne che curano il progetto Montessori Road. Si trovano all'interno di un'aula di una scuola Montessori, con arredi bianchi e pavimento in legno. Davanti a loro ci sono due telecamere e il microfono.
curatori progetto

Ambra Ciardulli
Ambra Ciardulli
Descrivere me stessa è arduo, non mi conosco abbastanza bene. Mille passioni, milioni di idee che nella mia mente viaggiano costantemente senza sosta e che si riflettono nel mio carattere sfaccettato. "Sei strana" mi dicono continuamente parenti, amici, conoscenti. L'unico modo per riordinare i miei pensieri è attraverso la scrittura, il minimo comune denominatore della mia vita. Un modo per condividere le mie esperienze, per non dimenticare e non essere dimenticata in un mondo dove ormai si sfreccia senza lasciare traccia del proprio passaggio.