Morris Gola: “Plexiglas” tra consciuos rap e attualità

Il rapper di Cinecittà Morris Gola pubblica il nuovo singolo “Plexiglas

Plexiglas

Un brano decisamente “sul pezzo”, e non è un gioco di parole.

“Ci vogliono in cattività, attaccati alla tivi. Isolati muti chiusi e passivi. Tu dimmi cos’è peggio: il silenzio dei buoni, o il rumore dei cattivi?”

Parlare del sociale, rigorosamente in rima, senza parolacce, senza inutili bestemmie, o i soliti stereotipi a cui purtroppo ci hanno abituato rappers “fai da te”, durati come un alito di vento.

“Plexiglas è un omaggio al funky degli anni ’70 e ’80”, quello dei Kool & The Gang per intenderci, che ha portato alla nascita dell’hip hop. Sono fiero di questa canzone. Se ti aspetti la solita cantilena, skippa”, spiega Morris Gola. “Siamo riusciti ad unire un sound fresco e originale a contenuti conscious, di spessore. “Plexiglas”, nonostante il ritmo da club, è una denuncia contro i mali della società, dall’omicidio di George Floyd che ha fatto esplodere il movimento Black Lives Matter, fino alla mancanza di empatia e comunicazione dei tempi moderni”.

Il fascino del brano è proprio questo: un sound decisamente retrò, godibile al massimo, che ci riporta alle origini del rap, anzi dell’hip hop, su cui passano fiumi di parole, acuminate e pericolose come chiodi arrugginiti.

plexiglas morris gola - il rapper dentrola metro, con felpa azzurra e berretto con la visiera rovesciata

Morris Gola

Galeotto è stato il video di “Dirty” di Christina Aguilera e Redman. Appena undicenne, il ragazzino vede il videoclip dove la superstar newyorkese fa a pugni mezza nuda su un sudicio ring, mentre il rapper del New Jersey rappa in un corridoio. Data zero: da quel momento in poi quel video e quel modo di fare musica, sarà il suo marchio di fabbrica. Rap e R&B.

Nel 2004 comincia a scrivere, quando frequenta la prima liceo. Giusto per collocazione temporale, nello stesso periodo Fabri Fibra pubblica “Mr Simpatia”, e rappare è ancora da emarginati.

Dalla periferia di Cinecittà alla conquista del mondo, parlando di lavoro, lotta di classe, giustizia sociale, e periferie: ovvero quando il rap è davvero se stesso, e non un modo per parlare di donne (oggetto) o di vacanze a ritmo di reggaeton.

Video & Credits

“Rollin…”, purtroppo, è il caso di dirlo, per il momento non è disponibile il video ufficiale, ma solamente una versione teaser.

Aspetto con cuoriosità di vedere come “Cine city Morris” saprà accoppiare immagini e parole.

Plexiglas” (Visory Records), è disponibile sulle piattaforme digitali e su YouTube dal 18 settembre.

Potete seguire Morris Gola su Facebook, Instagram, Spotify, e sul canale YouTube.

Lele Boccardo
Lele Boccardo
(a.k.a. Giovanni Delbosco) Direttore Responsabile. Critico musicale, opinionista sportivo, pioniere delle radio “libere” torinesi. Autore del romanzo “Un futuro da scrivere insieme” e del thriller “Il rullante insanguinato”. Dice di sè: “Il mio cuore batte a tempo di musica, ma non è un battito normale, è un battito animale. Stare seduto dietro una Ludwig, o in sella alla mia Harley Davidson, non fa differenza, l’importante è che ci sia del ritmo: una cassa, dei piatti, un rullante o un bicilindrico, per me sono la stessa cosa. Un martello pneumatico in quattro: i tempi di un motore che diventano un beat costante. Naturalmente a tinte granata”.