“Muri liberi”: A Milano la street art diventa “Arte negli spazi pubblici”

Milano approva l’iniziativa “Arte negli spazi pubblici” in sostegno della street art. Operazione “Muri liberi” per vivere Milano attraverso l’arte urbana.

E’ dal 2015 che Milano ha un sodalizio con la street art. Il dialogo è iniziato con l’individuazione di una serie di “muri Liberi” da mettere a disposizione della libera espressione in forma autogestita per la realizzazione di street art.

Nel giugno del 2019 ha istituito un tavolo di lavoro costituito da operatori del mondo della street art milanese, con l’incarico pro bono di individuare gli strumenti adeguati a valorizzare gli interventi e facilitarne la realizzazione. 

Questa collaborazione porta ad un grande traguardo.

Nell’aprile del 2020 nasce, nell’ambito della Direzione Cultura, l’Ufficio “Arte negli spazi pubblici”. L’ufficio ha competenze di presidio delle procedure connesse alle opere d’arte di nuova realizzazione all’interno degli spazi pubblici. 

Il 23 luglio scorso è stata approvata la modifica del regolamento Cosap, il canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche. La modifica sancisce l’esenzione del pagamento al fine di promuovere concretamente la street art nella realizzazione di opere artistiche effettuate con ponteggi (o cesate o altre attrezzature) e per la realizzazione di interventi artistici su qualsiasi superficie.

Muri Liberi street art- l testa di una tigre disegnata su un muro - Opera di Acme 107
Muri Liberi street art- Opera di Acme 107

Ufficio “Arte negli spazi pubblici”

Già nel settembre 2014, con delibera del Consiglio Comunale, Milano comincia il proprio percorso di valorizzazione di questa forma espressiva. “Uno strumento importante nel quadro del percorso di valorizzazione del territorio, di sviluppo culturale e sociale della città”. La giunta milanese fu invitata ad aprire un dialogo costante con il mondo degli artisti e dei curatori. L’interazione ha coinvolto anche le aziende partecipate del Comune (ATM, MM e AMSA) nella promozione di interventi artistici sulle superfici di loro proprietà. 

Oggi, l’Ufficio “Arte negli spazi pubblici” è una realtà che ha il compito di censire le opere già presenti sul territorio, verificarne lo stato di conservazione, comunicarle e valorizzarle. Non solo: l’ufficio promuoverà anche la realizzazione di interventi coordinati di street art.

L’attività di promozione passa attraverso la pubblicazione di due cataloghi di muri appartenenti al patrimonio di Servizi abitativi pubblici del Comune di Milano, in gestione ad MM Spa. Il primo riguarda superfici libere da vincoli di natura monumentale o paesaggistica, mentre il secondo è relativo a superfici soggette a vincoli.

L’attività dell’Ufficio “Arte negli spazi pubblici” è quindi tesa al raggiungimento degli obiettivi previsti dal documento “Milano 2020. Strategie di Adattamento”. Tale documento considera il nuovo uso e gestione dello spazio pubblico all’aperto come un elemento fondamentale di risposta alla situazione attuale di contenimento post-lockdown. I suoi scopi sono anche a lungo termine. Infatti, rientra nel piano per la Milano 2030, che esprime la volontà di trasformare le infrastrutture di connessione della città, e quindi anche il patrimonio abitativo, in elementi di ricucitura urbana, culturale e sociale. 

Muri liberi una casa disegna sul muri di una casa e su un latgo una zip che sembra tirare giu la facciata
Opera di Alex Chinneck
Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”