Lockdown locali, divieti e regioni divise in fasce: ecco le misure del nuovo dpcm

Giuseppe Conte ha annunciato il nuovo dpcm che sarà valido fino al 3 dicembre. Tra le misure, lockdown locali, ritornano le zone rosse e l’autocertificazione.

Il Paese non può permettersi una nuova battuta d’arresto che finirebbe per compromettere severamente l’intero tessuto economico“. Parole che hanno una settimana di vita e che puntualmente devono essere rivisitate e corrette. Gli indici Rt denotano una curva epidemiologica in forte crescita in diverse regioni del Paese e quindi si rende necessario un nuovo giro di vite. Ma il Paese non può permettersi un altro lockdown generale. Per questo è stato più difficile organizzare un nuovo dpcm.

Sommariamente, ci saranno misure valide su tutto il territorio nazionale e misure applicate solo in diverse aree distinte. L’Italia è stata divisa in tre zone che racchiudono le regioni a secondo della criticità di rischio, con differenti regimi restrittivi e conseguenti lockdown locali. Le motivazioni sono state ampiamente espresse alle Camere dal Premier (leggi qui).

Infatti, questa volta Conte ha seguito il processo inverso, per annunciare i nuovi provvedimenti: prima alla Camera e poi in diretta TV. Cambia la forma, forse un pelino, più corretta, ma non la sostanza, e porta a casa la certezza di non essere contestato in seguito dai vari leader parlamentari, avendo comunicato all’opposizione a priori. Uno a zero, palla al centro.

Non ha neanche aspettato i dieci giorni di “prova” ed ha anticipato un nuovo dpcm, che entrerà in vigore da giovedi.

Per tutta la settimana passata medici e regioni hanno chiesto con determinazione e costanza di applicare subito restrizioni più dure, per salvare almeno il Natale. Un’utopia purtroppo, ma facciamo finta di crederci.

Ma andiamo a vedere nel dettaglio la bozza del dpcm, cosa ci aspetta e quali aree sono interessate da lockdown locali più severi.

Le misure valide in tutta Italia

Sono quelle che riguardano le zone meno a rischio. Sono linee guida che hanno valenza su tutto il territorio nazionale e che vengono integrate da ulteriori restrizioni previste per le zone più a rischio.

Attività

A livello nazionale, prosegue la chiusura alle ore 18 delle attività di ristorazione e continua il servizio d’asporto o a domicilio, con le stesse regole del precedente dpcm, di non consumare cibo nelle vicinanze dei locali o in posti pubblici.

Chiusura totale di centri commerciali, nei giorni festivi e prefestivi, con esclusione dei generi alimentari, farmacie e parafarmacie. All’interno dei centri commerciali possono restare aperti nei giorni festivi e prefestivi anche i tabaccai e le edicole.

Sempre nel weekend, chiusi anche musei e mostre, mentre cinema, teatri e altri luoghi di cultura restano chiusi, come da precedente dpcm, così come restano vietati gli spettacoli al pubblico ovunque.

Divieto di spostamento

Divieto di spostamento da e per le regioni della zona rossa e arancione.

Coprifuoco alle ore 22.

Valgono le solite eccezioni di comprovate esigenze e si introduce di nuovo il sistema dell’autocertificazione per gli spostamenti nelle zone a rischio.

Lavoro, scuola, trasporti e luoghi pubblici

Didattica a distanza al 100% per licei e superiori.

Riduzione della capienza del minimo 50% su tutti i mezzi pubblici, su tutto il territorio nazionale.

Smart working tutto dove è possibile, con invito ad incentivare l’uso di ferie e permessi.

Parchi chiusi, salvo che per le attività sportive in movimento.

Per tutto il resto, feste private, cerimonie eccetera, valgono le disposizioni del precedente dpcm.

Le zone e relative Regioni

Ritornano quindi le zone rosse e l’autocertificazione, scaricabile sul sito della propria regione, o su quello ufficiale del Governo. A queste si aggiungono una zona arancione e una verde. Il meccanismo è quello del semaforo. In queste zone, oltre alle restrizioni vigenti su tutto il territorio nazionale, si aggiungono lockdown locali di diversa intensità, a seconda della zona.

Regioni rosse

Nella zona rossa rientranno le regioni con un indice rt superiore all’1,5, e in questo momento sono Valle d’Aosta, Lombardia, Piemonte, Calabria. Il lockdown sarà pari a quello di marzo, con la chiusura totale di tutte le attività, degli esercizi commerciali, negozi al dettaglio e i mercati, per i quali, come a marzo è prevista l’attività solo per i generi alimentari, compresi parrucchieri e centri estetici (pag.13 della bozza in allegato a fondo articolo) anche se parrebbe che in tarda notte abbiano cambiato idea e li lascino aperti. Aperti solo supermercati, generi alimentari, farmacie, parafarmacie, tabaccherie e edicole. Regge la ristorazione d’asporto fino alle 22.

Aperte solo le industrie. Didattica in presenza per elementari e prima media, didadittatica a distanza per tutti gli altri, cioè seconde e terze medie, licei e superiori.

Divieto di spostamento in un comune diverso da quello di residenza, da e per le altre regioni, salvo motivi di comprovata esigenza, per cui bisogna munirsi di autocertificazione.

L’attività motoria e passeggiate consentite solo “in prossimità della propria abitazione” e con obbligo della mascherina.

Il coprifuoco è quello nazionale, alle ore 22.

Regioni arancioni

Rt compreso tra 1,25 e 1,5. Chiusura totale per il settore della ristorazione. Aperti gli esercizi commerciali, compresi parrucchieri e centri estetici. Scuola in presenza fino alla terza media e didadittaca a distanza per le superiori. Oltre quindi alla serrata dei locali, restano in vigore le regole generali. Divieto di spostamento in un comune diverso da quello di residenza, da e per la “zona rossa”, quindi le regioni incluse in quella fascia, escluse le ragioni di comprovata esigenza e con autocertificazione.

Regioni verdi

La zona verde è quella che racchiude tutte le altre regioni.

Qui, le restrizioni sono meno rigide che altrove e valgono le regole nazionali. Quindi, riepilogando, centri commerciali chiusi nei festivi e prefestivi, trasporto pubblico dimezzato. Musei e mostre chiusi nei weekend. Coprifuoco nazionale alle 22. Dad per le superiori. Divieto di spostamento verso le regioni rosse e arancioni ma libera circolazione tra le regioni “verdi”.

L’autocertificazione

Torna l’autocertificazione per gli spostamenti dopo le 22, ossia quando scatta il coprifuoco nazionale e per entrare nelle zone a rischio. Ma sarà anche introdotta nelle zona rossa e arancione per circolare all’interno di questi territori.

IL dpcm è valido fino al 3 dicembre, per ora.

Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”