Napoli, la città che rimane nel cuore: vacation advice

Napoli, una città che rimane nel cuore. O forse è il cuore che rimane nella città. È inevitabile: cattura l’anima per i colori, la vivacità, e la felicità trasmessa dagli abitanti. Ecco forse svelato il segreto che incanta moltissimi visitatori ogni anno.

ARTE A CIELO APERTO

L’arte è ad ogni angolo della città. Lo sguardo viaggia indisturbato tra graffiti e architetture di ogni tipo. Le stesse vie del centro storico sono un museo a cielo aperto: strette, affollate di gente e bancarelle, portano indietro nel tempo, come in un sogno.

Napoli è come sorvegliata da alture dalle quali è possibile godere di un panorama mozzafiato. Il Vomero, dominato dal Castel Sant’Elmo risalente al Medioevo, è una di queste. La collina offre una splendida vista sulla coloratissima città e il suo maniero è visibile da molto lontano.

NAPOLI- La foto, scattata dalla terrazza panoramica del Vomero, ritrae tutta la città e sullo sfondo il Vesuvio.

Il quartiere di Capodimonte, situato più in alto rispetto alla città, è famoso per l’omonima Reggia. Il maestoso edificio catalizza e affascina gli occhi, anche grazie al suo colore rosso sgargiante. Adibito a museo, l’edificio ospita al suo interno la collezione Farnese e si possono ammirare opere di Tiziano, nonché di molti altri artisti. All’esterno, il Palazzo è circondato da un parco immenso dove è possibile passeggiare e godere dell’ambiente rilassante.

NAPOLI- Nella foto è inquadrata la Reggia di Capodimonte. L'edificio è rosso napoletano e di forma rettangolare. Le pareti esterne presentano lesene grigie alternate a finestre e balconi. L'ingresso principale è costituito da tre archi a tutto sesto.

SIMBOLI E CENTRO STORICO

Nel centro storico di Napoli si inspira aria di tradizione e folklore. La via di San Gregorio Armeno, ad esempio, è famosa per le botteghe artigiane di presepi e statuette. Curati in ogni minimo dettaglio, dalle creazioni più grandi alle più piccole, sono pezzi unici nel loro genere che mostrano la maestria degli artigiani e la qualità del loro operato.

Oltre ai presepi, in Vico del Fico al Purgatorio si trova una delle maschere della commedia dell’arte più apprezzate di sempre e che incanta grandi e piccini. Si tratta della statua in bronzo del volto di Pulcinella, dono alla città da parte di Lello Esposito, scultore e pittore partenopeo. L’opera, installata solo 10 anni fa, attira l’attenzione dei passanti, i quali adorano scattare selfie mentre tengono tra le mani il naso aquilino di Pulcinella come gesto scaramantico.

CITTÀ- centro storico. La foto ritrae la statua del volto di Pulcinella. Appoggiata su una pietra, l'opera realizzata in bronzo presenta un cappello a punta molto lungo, una maschera sugli occhi e un naso aquilino pronunciato. Quest'ultimo cattura l'attenzione perché è dorato e non color bronzo come il resto del volto.

I tipici cornetti rossi sono ovunque in città, come fossero veri e propri abitanti. Popolano bancarelle, vicoli, quartieri interi. I famosissimi porta fortuna si incontrano sospesi sopra le vie, sulle numerosissime bancarelle come ciondoli di collane o braccialetti, come portachiavi. Inevitabile tornare a casa senza indossarne uno.

QUARTIERI SPAGNOLI

Gioiosi e divertenti, i quartieri spagnoli sono i colori della città di Napoli: banchi del pesce, mercati e negozi, ristoranti affollati e tantissime voci che si sovrastano le une sulle altre. I quartieri spagnoli sono come una città dentro la città, un mondo a parte ma al contempo connesso e in armonia con il resto della città. Frizzanti e insoliti, sono la parte più vivace e movimentata di Napoli.

CITTÀ- Quartieri Spagnoli: Mercato della Pignasecca. Si tratta del mercato principale dei quartieri spagnoli e si trova in una piccola piazza circondata da condomini e negozi. L'immagine mostra a sinistra un banco del pesce mentre al centro e a destra ci sono cassette di plastica nera e di legno con all'interno frutta e verdura. Dietro le bancarelle ci sono tre condomini separati tra loro da due strette vie.

“Vedi Napoli e poi muori“, dicono. E hanno ragione, perché la città e le persone che la abitano restano nitidi nei ricordi e nell’animo dei turisti.

Ambra Ciardulli
Ambra Ciardulli
Descrivere me stessa è arduo, non mi conosco abbastanza bene. Mille passioni, milioni di idee che nella mia mente viaggiano costantemente senza sosta e che si riflettono nel mio carattere sfaccettato. "Sei strana" mi dicono continuamente parenti, amici, conoscenti. L'unico modo per riordinare i miei pensieri è attraverso la scrittura, il minimo comune denominatore della mia vita. Un modo per condividere le mie esperienze, per non dimenticare e non essere dimenticata in un mondo dove ormai si sfreccia senza lasciare traccia del proprio passaggio.