Proteste contro il lockdown: senza soldi non si canta messa

Proteste contro il lockdown a Napoli e a Roma. La notte scorsa, bombe carta in piazza del Popolo a Roma, mentre a Napoli scoppia la rivolta. Le dichiarazioni del governatore Vincenzo De Luca.

Non è il Covid a farmi paura. E’ la povertà“. Così mi disse il mio amico Riccardo a marzo, all’annuncio del primo lockdown. Parole che, dalla bocca di un imprenditore di consumata esperienza come lui, suonavano come una sorta di profezia esoterica. E infatti così è. Lo striscione apparso a Napoli recita:”Senza soldi non si canta messa”, perchè il vero problema non è il covid-19, il lockdown o lo smart working, ma il timore che non arrivino aiuti concreti dallo Stato a coprire questo nuovo periodo di chiusura.

A poco servono i “faremo” tanto cari a Conte. La gente conosce già la canzone e non ha voglia di cantarla un’altra volta dai balconi. il popolo sarà anche “bue” ma quando lo metti alla fame una volta, se lo ricorda e non perdona.

Avevo scritto qualche giorno fa in un articolo (clicca qui):”Attenti dunque, perchè dalle balconate alle barricate, è un attimo”. E purtroppo, sta succedendo. Le proteste di Napoli e di Roma sono il risultato di una gestione fallita delle stagioni passate.

Ma la violenza no. Non è giustificata da nessun disagio, ne è la via per trovare soluzioni. Non lo è mai stata e meno che mai lo è oggi.

Le proteste contro il lockdown

Mentre all’estero chiusura e sovvenzioni vanno di pari passo, in Italia aspettiamo i Recovery funds, malgrado il via libera dell’Europa all’emissione senza condizioni di moneta dell’aprile scorso.

Dipendenti rimasti senza cassa integrazione e altri senza lavoro. Cartelle esattoriali che sono comunque arrivate e scadenze fiscali mantenute. Nessun intervento in merito alle locazioni degli esercizi commerciali e aiuti economici a fondo perduto insufficienti per far fronte al lungo periodo di chiusura del precedente lockdown: questi i punti principali della proteste contro il lockdown dei commercianti di Roma.

A Napoli i cortei hanno sfilato al grido di “libertà” e, per la seconda notte di seguito, hanno preso di mira il palazzo della Regione. Scontri violenti con le forze dell’ordine, presi a sassate anche le troupe televisive.

Le dichiarazioni del governatore Vincenzo De Luca

Ieri sera si è assistito a Napoli a uno spettacolo indegno di violenza e di guerriglia urbana organizzata, che nulla ha da spartire con le categorie sociali. Ieri si applicavano le stesse ordinanze a Milano, Roma e Napoli. E mentre a Milano e Roma le città erano deserte nel rispetto delle norme, a Napoli c’erano violenze e vandalismo. Alcune centinaia di delinquenti hanno sporcato l’immagine della città“. Ha dichiarato De Luca, con un post sul suo profilo facebook.

Il post prosegue così. “Vogliamo chiarire che:
1. I protagonisti di questi episodi non hanno nulla a che fare con le categorie economiche e con i cittadini di Napoli, che hanno dato in questi mesi una prova straordinaria di autodisciplina e di responsabilità, e che tuteleremo fino in fondo sul piano sanitario e su quello sociale.
2. Continueremo a seguire la nostra linea di rigore, senza cambiare di una virgola, come è nostro dovere fare.
Da questo momento chiediamo al Governo di impegnarsi:
1. A garantire la legalità e il rispetto delle leggi;
2. A mettere a punto immediatamente un piano di sostegno socio-economico per le categorie produttive e per le famiglie.

Questo sostegno costituisce una priorità assoluta, al pari delle misure sanitarie, come abbiamo fatto in Campania con un piano economico e sociale scattato contestualmente alle misure restrittive.
Da oggi –
conclude De Luca – non accetteremo ritardi e interlocuzioni se non si affronta da subito il tema sociale. Sollecitiamo un incontro ad horas con il Governo su questi punti“.

De Luca risponde con un post su facebook alleProteste contro il lockdown:
Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”