La Notte della Taranta: l’evento salentino che fa ballare tutto il mondo.

La Notte della Taranta è il più grande festival d’Italia che si svolge ogni anno a Melpignano (LE), in Salento. Un evento che ha ospitato fin da sempre migliaia di persone mosse dallo spirito della pizzica.

Ma quest’anno, reduci da un lockdown, come vivremo la Notte della Taranta?

Il morso della taranta

Ti ha morso una tarantola?

E’ proprio con questa curiosa domanda che ha inizio la storia della Taranta. Il tarantismo è una sindrome culturale che si è riscontrata nel Sud Italia. Nella tradizione popolare è collegata ad una patologia che si riteneva essere la conseguenza del morso di un ragno. Il tarantismo, che si verifica per lo più in periodi estivi, tra i sintomi porta anche l’epilessia e l’isteria. La “cura” veniva fatta tramite la musica perché la tradizione riteneva che alcuni musicanti fossero in grado di alleviare lo stato del morso del ragno.

Ed è proprio secondo questa leggenda che deriva il ballo conosciuto come la “pizzica“. Fin dall’inizio venivano, infatti, utilizzati molteplici strumenti, tra cui il tamburello, con cui si creavano delle combinazioni di vibrazioni. Da questo nasce la simpatica domanda all’inizio. Un’espressione scherzosa che viene spesso rivolta a bambini vivaci oppure a persone particolarmente agitate.

La Notte della Taranta

La Notte della Taranta rappresenta da 21 anni una delle manifestazioni più significative della cultura popolare. Un evento dedicato a riscoprire e valorizzare la pizzica insieme ad altri generi musicali.

La fondazione “Notte della Taranta”, nata nel 2008, si occupa di diversi progetti insieme alle principali Università italiane e straniere. Lo scopo è quello di studiare e approfondire il più possibile le tradizioni e le numerose culture locali. La Notte della Taranta si svolge nel mese di agosto in diverse piazze del Salento: si inizia da Corigliano d’Otranto per poi finire con il concertone a Melpignano. Dal 2000, il concertone, è trasmesso in diretta televisiva e in streaming su Internet. All’inizio la diretta era affidata a canali locali come Telenorba e Telerama. Ma a partire dal 2019, è possibile guardare l’evento in diretta su Rai 2.

Ogni anno questo festival vede la partecipazione di oltre centomila spettatori, ma a causa delle restrizioni dovute al Coronavirus, la Notte della Taranta avrà un’altra vita. L’accesso, quest’anno, sarò consentito solamente a mille persone. A far parte di questi spettatori saranno medici, infermieri, operatori sanitari e tutti gli eroi che hanno contribuito a sconfiggere questo nemico invisibile. E’ giusto così. Onore e merito agli eroi della quarantena.

Certo, non è la stessa cosa vivere una festa così, senza andare in piazza, tra gli odori caldi dell’estate, con i profumi delle prelibatezze pugliesi. Senza l’abbraccio dei conterranei e soprattutto, senza potersi inebriare i sensi di quella straordinaria atmosfera.
Quest’estate, seppur seduti davanti alla TV, la musica rimarrà sempre la protagonista che farà ballare tutto il mondo come dopo un morso di tarantola. E quindi preparatevi a ballare il 22 agosto, perché “Ci balla la pizzica nu more mai”.

Arianna Pino
Arianna Pino
Autrice del libro “Resta almeno il tempo di un tramonto” e di “Quando fuori piove”, finalista al concorso letterario “Il Tiburtino”. Iscritta all’ Università delle scienze e tecnologia del farmaco. Dice di sé:“Sono nata in città ma vivo col mare dentro. Ho occhi  grandi per guardare il mondo, ogni giorno, con colori diversi. Ho la testa tra le nuvole ma cammino su strade fatte di sogni pronti a sbocciare, mi piace stupire come il sole, quello che la mattina ti accarezza il volto e ti fa ricordare che c’è sempre un buon motivo per alzarsi. Amo la pizza, il gelato e la cioccolata calda perché io vivo così, di sensazioni estreme, perché a vent’anni una cosa o gela o brucia. Mi piace vivere tra le parole che scrivo, che danno forma alla mia vita come i bambini fanno con le nuvole”.