Pasolini pittore, in una mostra permanente a Casarsa

19 opere restaurate vanno ad aggiungersi alla grande mostra tematica permanente del Centro Studi Pasolini di Casarsa (PN).

L’estro e il talento di Pier Paolo Pasolini è forse legato proprio alle sue iniziali “PPP” che si moltiplicano esponenzialmente. “Pensologo”, “Provocatore”, “Poeta” e oggi lo scopriamo anche in veste di “Pittore”.

Certo, Pasolini è stato regista, scrittore, giornalista ( per chi scrive, IL giornalista per eccellenza). Un uomo che amava l’arte in tutte le sue forme. Un essere umano con una sensibilità e un’intelligenza straordinaria, nell’accezione più sublime del termine, fuori dal comune.

Pasolini Pittore

Sono proprio queste sue caratteristiche umane ad avvicinarlo ai pennelli, sotto la guida di Roberto Longhi, critico d’arte e suo professore d’università a Bologna.

Siamo nel 1941. La guerra è ovunque e in Friuli, a Casarsa della Delizia, paese natio della mamma, Pasolini unisce la sua passione per la poesia a quella per la pittura.

I primi lavori sono bozzetti e disegni a china che ritraggono scene di strada e di vita giovanile. Poi, l’arte si raffina e Pier Paolo comincia a dipingere quadri veri, dipinti ad olio ed acquaragia, nel pieno rispetto degli insegnamenti della pittura impressionista.

Pasolini nella vita seguirà la penna, più che il pennello, ma lascia all’arte una testimonianza concreta del suo talento che ritrae spaccati di vita colti in puro stile pasoliniano.

Casa Colussi

Oltre ad essere il tempio custode delle testimonianze concrete della vita di Pasolini, Casa Colussi, sede del Centro Studi Pasolini, offre una mostra tematica permanente fatta di oggetti personali, foto di famiglia e opere.

Anche Casa Colussi, come tutti i musei, ha subito le restrizioni dovute alla pandemia. Per tanto, non appena sarà possibile, aprirà le porte ai suoi visitatori con questa nuova impressionante esposizione di opere pittoriche.

!9 quadri, tra dipinti a tempera e ad olio, disegni a china e tecnica mista. Un patrimonio valorizzato dalla stessa Provincia di Pordenone. Un’esposizione che è il risultato di un accurato lavoro di restauro, messo in opera dal Centro Studi Pasolini di Casarsa, sostenuto e supervisionato dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del Friuli Venezia Giulia.

Due opere spiccano tra le altre: Giovani con strumenti musicali, Pantera e Due giovani .

Due capolavori eseguiti su cartone, dipinti sui due versi, custoditi nell’atelier del pittore Federico De Rocco che hanno subito un delicato restauro ed ora fanno parte della collezione in mostra nella sala dell’Academiuta di lenga furlana del Centro Studi Pasolini.

Per saperne di più, vi consigliamo vivamente di visitare il sito ufficiale del Centro Studi Pasolini, per altro recentemente rinnovato e ricco di nuovi contenuti.

Foto copertina da www.arabeschi.it

Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”