Perle: i mondi senza età di Dodi Battaglia

Riparte il tour “Perle – Mondi senza età”: “Un concerto fatto di ritratti di cinquant’anni di musica, quadri dipinti da Valerio Negrini, un vero poeta contemporaneo”, parole proprio di Dodi Battaglia.

Un tour che riprende, dopo il superamento di una serie di problemi, legati a management e ufficio stampa, che hanno rischiato fortemente di vedere annullate le date già in calendario: “Qualcuno ha cercato di fermare la musica, ma sappiate che fermare la musica porta sfiga”, dice lo stesso chitarrista, togliendosi un piccolo sassolino dalle scarpe.

E musica sia, per fortuna. E che musica.

Perle- Mondi senza età- Dodi Battaglia nella foto con giacca a fiori rossa, in piedi e di profilo suona la chitarra

Perle

Una scaletta, un tour, richiesto proprio dal pubblico, come ci dirà lo stesso Dodi Battaglia nell’intervista: canzoni “recuperate”, se mi passate il termine, ma non “rivalutate”.

Canzoni, quadri, perle, sparse qua e là in cinquant’anni di musica e di dischi, magari non sempre presentate dal vivo durante le varie tournee, ma che il pubblico ha voglia di sentire ancora e ancora.

Non aspettatevi quelle canzoni che Roby Facchinetti chiamava “gli immortali”, sempre presenti nei concerti: Dodi Battaglia punta gli spot luminosi, su brani che hanno segnato la storia e soprattutto l’evoluzione artistica della band italiana più famosa al mondo.

E ci riesce benissimo, regalandoci due ore intense, emozionanti, coinvolgenti: un ritorno alle atmosfere anni ’70 e primi anni ’80, quando la musica si faceva nei teatri, in locali a misura di pubblico e il feeling tra artista e spettatori si toccava con mano.

Perle- Mondi senza età- Dodi Battaglia nella foto con giacca a fiori rossa, in piedi e di profilo suona una chitarra a tastiera

Una dimensione fortemente voluta dall’artista bolognese, una scelta coraggiosa, sicuramente appagante.

E si parte così con un medley iniziale sulle note di “Io in una storia” e “Aria di mezzanotte”, per proseguire con una serie di canzoni tra cui “Classe ‘58”, “Vienna”, “Donna normale”, bellissima, “Santa Lucia”, casa dolce casa, “Oceano”, “E’ bello riaverti”, da brividi, e “Cercami”, unica concessione agli “immortali” di cui si parlava poc’anzi.

Non può certo mancare il medley acustico: “E vorrei”, “Inutili memorie”, “Lei e lei”, “Lascia che sia”, e si ritorna indietro nel tempo.

Mondi senza età

Chiude lo show “Padre del fuoco padre del tuono padre del nulla” ( “Poohlover” – 1976), secondo me il momento più alto di tutto lo show: quell’anima “progr” che dorme tranquilla in tutti gli ex orsachiotti, ma che non vede l’ora di svegliarsi e tornare più prorompente che mai.

Ma è ancora tempo di musica, il pubblico vuole ancora musica: “Isabel”, perla assoluta da “Dove comincia il sole”, “Danza a distanza” e “Chi fermerà la musica”, inserita non a caso nella nuova scaletta di questo tour invernale.

Dodi Battaglia con giacca a fiori rossa davanti a un microfono

“…per chi vola non c’è frontiera…”,

Un verso, una poesia, che è ormai diventato un inno alla musica, nel quale accomunare un commosso ricordo di Giorgio Faletti, amico fraterno a compagno di corse automobilistiche, del quale Dodi ha riarrangiato e interpretato una canzone rimasta per anni nel cassetto: “Un’anima”. Unico brano non del repertorio Pooh, inserito in scaletta.

La band

Due ore di musica volate via in un attimo: una voce che ci ha fatto sognare per mezzo secolo, e una chitarra che, come sempre, ride e piange, urla e sussurra.

Un applauso alla band (no musicians, no show): Rocco Camerlengo alle tastiere, Beppe Genise al basso, Marco Marchionni alle chitarre, Carlo Porfilio alla batteria.

Menzione particolare per i due coristi: Raffaele Ciavarella e Costanzo del Pinto, impegnati nel non facile compito di riproporre alcuni impasti vocali che hanno reso unica ed inimitabile, la band nata a Bologna nel 1966. Prova ampiamente superata, nella maniera più semplice: rimanendo se stessi. Bravi, bravi davvero.

E grazie Dodi, grazie di cuore, per le emozioni che ci hai regalato, ci stai regalando e ci regalerai ancora.

Intervista con Dodi Battaglia

Nessuno fermerà la musica” parola di Dodi Battaglia

Perle – Mondi senza età…il tour continua…

Dopo l’esordio del 24 gennaio, al teatro Concordia di Venaria Reale (To), il tour prosegue con le seguenti date:

14 febbraio Roma, Teatro Italia

21 febbraio Napoli, Teatro Acacia

27 febbraio Lamezia Terme, Teatro Grandinetti (recupero data 10 gennaio)

29 febbraio Brescia, Teatro Sociale

13 marzo Milano, Auditorium di Milano Fondazione Cariplo

14 marzo Verona, Teatro Nuovo

Lele Boccardo
Lele Boccardo
(a.k.a. Giovanni Delbosco) Direttore Responsabile. Critico musicale, opinionista sportivo, pioniere delle radio “libere” torinesi. Autore del romanzo “Un futuro da scrivere insieme” e del thriller “Il rullante insanguinato”. Dice di sè: “Il mio cuore batte a tempo di musica, ma non è un battito normale, è un battito animale. Stare seduto dietro una Ludwig, o in sella alla mia Harley Davidson, non fa differenza, l’importante è che ci sia del ritmo: una cassa, dei piatti, un rullante o un bicilindrico, per me sono la stessa cosa. Un martello pneumatico in quattro: i tempi di un motore che diventano un beat costante. Naturalmente a tinte granata”.