Pirati dei Caruggi e Camalloterapia: a Genova, tripletta e sold out

Tre giorni di Camalloterapia al Politeama di Genova con i Pirati dei Caruggi, a partire da venerdi 2 dicembre

Camallo“, “Caruggio” e magari anche “Pirata” sono parole che un genovese, o un ligure in genere conosce bene, e che fanno parte del linguaggio comune. Credo sia opportuno però, per non dire doveroso, dare qualche chiarimento a beneficio di chi, naturalmente “foresto”, non mastica il dialetto ligure.

Come da definizione

Camallo: “termine genovese di origine araba che indica lo scaricatore o facchino operante sulle navi nel Porto di Genova. Ha assunto nel tempo anche una valenza metaforica per intendere persone dai modi non propriamente fini, o trasandate nel vestire o nel parlare”.

Pirata: deriva dal greco Peirates e significa “colui che cerca la sua fortuna nelle avventure”.

Caruggio (o Carruggio): in dialetto genovese “è una strada, vicolo o anche porticato tipico dei centri storici liguri. Il termine deriverebbe dal latino quadrivium, o dal più popolare quadruvium”.

Tutto chiaro? Allora possiamo procedere.

Lavorare meno, lavorare gli altri!

Lavorare meno, lavorare gli altri“: è la filosofia di vita dei “Fab Four di San Donato”, ovvero, in rigoroso ordine alfabetico Enrique Balbontin, Alessandro Bianchi, Fabrizio Casalino e Andrea Ceccon.

A voler essere realistici, la suddetta filosofia potrebbe applicarsi a un qualunque esercente made in Liguria, da Lerici a Ventimiglia, ma non siamo qui per fare disquisizioni sociologiche. Si scherza, naturalmente (fino a un certo punto…).

Scherzi a parte, i quattro massimi esperti di cultura e tradizione ligure, tornano sul palcoscenico con un nuovo spettacolo al Politeama Genovese, che promette scintille e fuochi d’artificio. Una programmazione che inizialmente prevedeva due date ma che, a furor di pubblico, ha aggiunto una replica straordinaria, in scena domenica pomeriggio.

Camalloterapia” ovvero una semiseria, o se preferite “abelinata” riflessione dei Pirati dei Caruggi, sulla difficile situazione globale che stiamo vivendo, naturalmente da un punto di vista prettamente ligure.

Una terapia che si aggiunge alle tante “cure” dei nostri dottori della risata che, nel tempo, ci hanno gentilmente offerto per sopravvivere nella giungla ligure della ristorazione e dell’accoglienza. Consigli utili di soppravvivenza che possiamo apprendere non solo negli appuntamenti teatrali, ma pillole di saggezza dispensate settimanalmente via etere.

Pirati a Babboleo

Se siete liguri, foresti o passate semplicemente di qui per poi tornarvene velocemente a casa, non potete mancare l’appuntamento radiofonico con i Pirati dei Caruggi. Ogni giovedì dalle 11 a mezzogiorno sintonizzatevi sulle magiche frequenze di Radio Babboleo e passate un’ora in compagnia dei nostri quattro moschettieri della risata, con la magistrale conduzione di Paola Servente.

Un’ora di commenti sull’attualità e sulla musica, gag e improvvisazioni rigorosamente in diretta per un’ora che passa in un amen.

Scopri la frequenza della tua zona cliccando qui

Stundai

Infine, Stundai. E’ stato l’appuntamento fisso del giovedì al Teatro del Ponente di Genova Voltri, dove i Pirati dei Caruggi hanno portato in scena le loro ultime novità. E’ quello che definiscono il loro “laboratorio”.

Canzoni, monologhi e sketch per uno spettacolo ogni sera diverso che ha come denominatore comune lo stile caustico e dissacrante dei quattro alfieri della tipica accoglienza ligure.

Camalloterapia

Appuntamento, dunque al Teatro Politeama Genovese, Via Bacigalupo, 2. Venerdi e sabato sera: lo spettacolo è alle ore 21. Domenica inizio alle ore 18.

Biglietti disponibili cliccando qui, ma sbrigatevi o….torta di riso finita!

Crisi energetica, recessione, lo scacchiere internazionale vacilla.

I Pirati dei Caruggi, nuovamente in scena al politeama genovese il 2 e il 3 dicembre, si prefiggono di alleviare la difficile situazione globale con l’infallibile panacea della risata.

Nuove gag, nuove canzoni, nuovi personaggi, i Pirati dei Caruggi s’inventano di tutto pur di non lavorare.

Camalloterapia, per reggere il peso della noia tra una catastrofe e l’altra.

Non è un medicinale, abusare senza limiti.

I Pirati dei Caruggi
Camalloterapia - i pirati dei caruggi - la locandina dell'evento
Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”