Alessandro d’Avenia “L’arte di essere fragili – come Leopardi può salvarti la vita.”

Marco Ercolani, psichiatra e scrittore, ha affermato: “Il libro ha, come autore, chi lo legge e non lo fa morire”. E seppur in maniera virtuale, la lettura non ci abbandona mai. Ed oggi, la recensione del libro di Alessandro d’Avenia “L’arte di essere fragili – come Leopardi può salvarti la vita”, uscito nelle librerie nel 2016. (Mondadori).

Il libro “L’arte di essere fragili”

“Esiste un metodo per la felicità duratura?”

E’ questa la domanda che ci poniamo spesso, proprio come l’autore all’interno del libro. Domande a cui non troviamo risposte perché “Tutto è destinato a finire, questa è l’essenziale fragilità del mondo”.
“L’arte di essere fragili” è un libro che fa riflettere, ci fa capire che spesso la felicità la si può raggiungere grazie a qualcosa o qualcuno. Alessandro d’Avenia, grazie ad un virtuale incontro con Leopardi, trova il modo per rispondere a tutti quei complessi interrogativi della vita.

“Leopardi ha trovato nella poesia la sua ragione di vita, e voi?”

Lo scrittore, con queste pagine, ci guida verso l’accettazione delle nostre fragilità. Riporta alla luce la bellezza del poeta, raccontandolo con parole diverse rispetto a quelle che sentiamo tra i banchi di scuola e troviamo su Internet.

“Mi sembra che stiamo dimenticando l’arte di essere felici. Siamo troppo concentrati sui risultati anziché sulle persone”.

“Ho subito una metamorfosi”

Alessandro d’Avenia è un insegnante di Lettere ed uno sceneggiatore. Con questo libro afferma di aver subito una metamorfosi e la augura anche a tutti i suoi lettori.
Lo scrittore ha esordito con il suo primo romanzo “Bianca come il latte rossa come il sangue” da cui è stato tratto il famoso film. In seguito ha pubblicato, sempre con Mondadori, “Cose che nessuno sa”, “Ciò che inferno non è” ed infine “Ogni storia è una storia d’amore”. Tutte le sue opere hanno riscontrato molto successo e sono state tradotte in tutto il mondo.

“Questo libro è la scuola come mi piacerebbe che fosse e come Calvino augurava potesse essere il nuovo millennio”, dichiara lo scrittore.

“L’arte di essere fragili”, presentato al Salone del Libro, è ricco di quelle che possiamo definire “pillole di vita”. L’autore ci porta a pensare che, forse, l’accettazione delle nostre fragilità è il vero segreto della felicità. Un libro che dà valore all’amicizia e porta a comprendere il significato della solitudine.

“Senza amici l’arte di essere fragili è impossibile”.

L’arte di essere fragili, Alessandro d’Avenia.
Arianna Pino
Arianna Pino
Autrice del libro “Resta almeno il tempo di un tramonto” e di “Quando fuori piove”, finalista al concorso letterario “Il Tiburtino”. Iscritta all’ Università delle scienze e tecnologia del farmaco. Dice di sé:“Sono nata in città ma vivo col mare dentro. Ho occhi  grandi per guardare il mondo, ogni giorno, con colori diversi. Ho la testa tra le nuvole ma cammino su strade fatte di sogni pronti a sbocciare, mi piace stupire come il sole, quello che la mattina ti accarezza il volto e ti fa ricordare che c’è sempre un buon motivo per alzarsi. Amo la pizza, il gelato e la cioccolata calda perché io vivo così, di sensazioni estreme, perché a vent’anni una cosa o gela o brucia. Mi piace vivere tra le parole che scrivo, che danno forma alla mia vita come i bambini fanno con le nuvole”.