Salute e prosperità: quali previsioni per il 2023?

Tanti auguri di salute e prosperità e ancora buon anno“. Questa frase ancora riecheggia nell’aria da ieri sera e rimbalza da una chat all’altra, da un sms all’altro. Forse domani, con la ripresa del lavoro, la pronunceremo ancora per qualche ora, poi calerà il sipario sugli auguri di rito e dall’Epifania, tutte le feste saranno già un ricordo.

Quanto sarà sano e prosperoso questo 2023, lo scopriremo solo vivendo. Le previsioni, certo, non sono rosee ma la speranza è alta.

Salute…

Dalla Cina arrivano notizie preoccupanti: un picco di casi Covid fa allarmare l’Europa, al punto da ristabilire il tampone antigenico per gli arrivi dalla Cina. L’australiana, sta rovinando le feste a mezza Italia ma, fortunatamente, la situazione è sotto controllo.

Due giorni fa, il Ministero della Salute ha annunciato che dalle prime attività di screening mirate al sequenziamento del genoma del virus, svolte presso gli aeroporti di Lazio e Lombardia, non sono risultate nuove varianti rispetto a quelle già presenti in Italia. I dati epidemiologici confermano come in Italia si registri ormai da tempo una tendenza al miglioramento di tutti gli indicatori.

I cittadini italiani possono guardare con serenità alle festività in corso – ha dichiarato il Ministro Schillaci – mettendo in atto, come sempre, comportamenti responsabili. Le misure adottate in queste ore in Italia, sono state condivise anche da altri Stati europei, da Israele e dagli Stati Uniti. Gli italiani hanno fatto sacrifici, gli indicatori sono al momento rassicuranti e continueremo a lavorare per non tornare indietro”.

Un’ottima prospettiva, dunque.

…Prosperità…

A proposito di prosperità, l’anno inizia con una Legge di Bilancio che accontenta tutti, ma non piace a nessuno, per lo meno, ognuno, come si suol dire, “tira l’acqua al suo mulino”. Una diminuzione delle bollette dell’energia elettrica (molto bene), ma un rincaro di quelle del gas (meno bene). Oltre all’aumento delle pensioni a 600 euro per gli over 75 (potevano sfrozarsi un pò di più, ma a caval donato…), nel 2023 si potrà andare in pensione con 41 anni di contributi e 62 anni di età anagrafica (quota 103). Per chi decide di restare a lavoro rifinanziato bonus Maroni che prevede una decontribuzione del 10%.

Nel dettaglio, per il primo trimestre 2023 è confermata l’eliminazione degli oneri impropri delle bollette e rifinanziato il credito d’imposta per le imprese piccole e le attività come bar, ristoranti ed esercizi commerciali che salirà dal 30% al 35%, mentre per le imprese energivore e gasivore dal 40% al 45%. Per le famiglie più fragili confermato e rafforzato il meccanismo che consente di ricevere il bonus sociale bollette, con un innalzamento della soglia Isee da 12.000 euro a 15.000 euro.

…e figli maschi!

Dal 1 gennaio 2023 previsto un incremento del 50% dell’assegno unico per le famiglie con figli di età inferiore a un anno e per i figli con una età compresa da uno a tre anni per le famiglie con tre o più figli e con Isee fino a 40.000 euro. Prevista anche una maggiorazione del 50% dell’assegno unico per le famiglie con 4 o più figli. Confermate e rese strutturali le maggiorazioni dell’assegno unico per i disabili. Per i neo genitori, un mese in più di congedo facoltativo e retribuito all’80%, utilizzabile da uno dei due genitori (in via alternativa) fino ai sei anni di vita del figlio.

Il tanto discusso bonus psicologo diventa permanente e sale da 600 a 1.500 euro, con tetto Isee a 50.000 euro. Infine, per favorire l’accesso dei giovani ad iniziative culturali è stata rivista la misura per la card diciottenni, e sono state istituite la “carta della cultura giovani”, destinata a tutti i residenti appartenenti a nuclei familiari con Isee non superiore a 35.000 euro e utilizzabile nel diciannovesimo anno di età, e la “carta del merito”, in favore dei ragazzi che hanno conseguito entro il diciannovesimo anno di età il diploma finale presso istituti di istruzione secondaria superiore o equiparati con una votazione di almeno 100 centesimi.(fonte Mef)

Beh… poteva andare peggio. Buon anno!

Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”