Sanremo 2020 prima serata: i protagonisti siete voi

Quest’anno al Festival 2020, i protagonisti siete voi, fin dalla prima serata

Ieri sera, durante la diretta televisiva, le interazioni sui social, sono state tantissime, interessanti e divertenti.

Vi inviatimo però, cliccando qui, a commentare anche e soprattutto sulla pagina che abbiamo preparato appositamente per voi, in collaborazione con Radio Gamma Puglia: sarete ancora più protagonisti, poichè i vostri commenti e le vostre domande, verranno proposte on-air.

Quindi ho estrapolato, a mio insindacabile giudizio (scusate se me la tiro), quelli che ritengo i commenti più interessanti, e non me ne vogliano gli esclusi.

Nicola (professionale)

Rita Pavone è in formissima, e chi se l’aspettava? Più moderna, grintosa e passionale di tanti giovani. Dà dei punti a molti.

Elodie, con la sua interpretazione, migliora molto lo stile inespressivo dell’autore Mahmoud e le sue performance caratterizzate dall’auto-tune.

Anastasio: nel suo discutibile look da camicia di forza, trovo che abbia mostrato le sue ottime abilità di interprete capace di grande espressività e intensità.

Gualazzi: brano divertente che farà divertire parecchio, anche se melodia e arrangiamento sono ultra sfruttati. La voce di Raphael é deboluccia.

Le Vibrazioni: Interessanti, ma da riascoltare con attenzione.

Maria (oltre le gambe)

Non ho capito, il monologo di Rula, emozionante peraltro, sul rispetto verso le donne, e poco prima quello di Diletta che, dopo uno spazio privato per la sua dedica alla nonna, con i soldi dei contribuenti, afferma “se non fossi stata figa non sarei qui“…quindi oltre le gambe c’è di più, oppure no????

Serena (per amor di precisione)

Facciamo una cosa che non è mai stata fatta a Sanremo, usciamo dall’Ariston“. E Laura Pausini nel 2018? Studia!

Inoltre, i Ricchi e Poveri sono rimasti in tre quarant’anni fa, non 50.

Marco Masini aveva interpretato questo pezzo alcuni anni fa, in occasione di una serata per il compleanno di Mimi. Quindi Tiziano non è il primo uomo a cantarlo.

Franco (bassista)

Riguardo a Tiziano Ferro, l’ho detto prima quando ha cantato “Volare”: per carità canti le sue e meglio. Piuttosto stavo pensando che ci siano due festival in contemporanea: quello delle canzoni e anche quello delle pubblicità…bisognerà votarle entrambe…

Riguardo a Rita Pavone: talent, ragazzotti…imparate da chi è un artista vera, che si è messa in gioco. Altro che standing ovation, merita molto di più. Grande Rita.

Davide (implacabile)

Achille Lauro: la prova che l’evoluzione con lui ha fallito!

Nico (fratello granata)

Lele, sali sul palco e fai dire ad Amadeus “Cairo Vattene

Anonimo (il verbo)

I cantanti di Sanremo si dividono in due categorie: “Chi cazzo è?” e “Ancora campa?“.

Sipario sulla prima serata, ma mi raccomando: continuate a seguire il Festival 2020 su Zetatielle Magazine, perchè i protagonisti siete voi.

Lele Boccardo
Lele Boccardo
(a.k.a. Giovanni Delbosco) Direttore Responsabile. Critico musicale, opinionista sportivo, pioniere delle radio “libere” torinesi. Autore del romanzo “Un futuro da scrivere insieme” e del thriller “Il rullante insanguinato”. Dice di sè: “Il mio cuore batte a tempo di musica, ma non è un battito normale, è un battito animale. Stare seduto dietro una Ludwig, o in sella alla mia Harley Davidson, non fa differenza, l’importante è che ci sia del ritmo: una cassa, dei piatti, un rullante o un bicilindrico, per me sono la stessa cosa. Un martello pneumatico in quattro: i tempi di un motore che diventano un beat costante. Naturalmente a tinte granata”.