Sanremo 2024: Amadeus annuncia i big di un Festival extra large

Non si può certo dire che Amadeus non sappia creare attesa, aspettativa: “hype” come si dice altrove. Un vero maestro del gioco degli affari tuoi. E la regola vale naturalmente anche per Sanremo 2024, il quinto consecutivo che vede il presentatore ravennate, veronese d’adozione e milanese di cittadinanza al timone del Festival.

Un Festival 24/7 – h24 che monopolizza per un anno intero l’attenzione dei pacchisti, cioè il pubblico televisivo, attraverso comunicati, annunci urbi et orbi, ospitate varie (meglio se dall’amico fraterno Fiorello), ed apparizioni al TG1.

Affari tuoi

Come dicevo, anche quest’anno, regola che vince non si cambia, quindi siamo già stati informati che: Marco Mengoni, vincitore della scorsa edizione, sarà super ospite musicale e co-conduttore della prima serata. Che Paola & Chiara, resuscitate sempre in occasione del festival 2023, insieme a Mattia Stanga e Daniele Cabras (a quanto pare due famosissimi Tiktoker), saranno i conduttori del PrimaFestival.

Tra l’altro, a proposito di ospitate, questo annuncio è stato dato durante il Milano Music Week, giusto per dimostrare quanto Amedeo Umberto Maria Sebastiani sia ormai uno e trino.

Ah, per vostra informazione, e per la vostra gioia: il PrimaFestival comincerà sabato 3 febbraio, quattro giorni prima di Sanremo 2024, alle ore 20:30. Mi raccomando.

E poi ancora: Giovanni Allevi (questa è davvero una bella notizia) tornerà ad esibirsi dal vivo, nonostante non abbia ancora vinto la battaglia più importante, durante la seconda serata, il 7 febbraio.

Giusto per sdrammatizzare: già che c’era, poteva chiamare anche Pino Scotto, visto che ci sono tanti “camio” di attrezzature da scaricare (questa è per pochi, me ne rendo conto).

Le co conduttrici (cocò)

Amadeus, mercoledì 29 novembre, prende possesso dello studio del TG1 e da perfetto padrone di casa, lo trasforma in uno show che neanche la peggior edizione di “Studio Aperto” sotto la direzione di Giovanni Toti (nome caro, ma tanto caro, a noi residenti in Liguria).

In collegamento dal glass studio di “Viva Rai2!”, Amadeus, perfetto nel ruolo di “sollecitatore” e Fiorello, nel ruolo dell’ignaro (see…) presentatore, introducono le tre co conduttrici.

Giorgia, anche super ospite musicale, per la serata di mercoledì, Teresanun ci pozzu cridiriMannino per la serata di giovedì e Lorella Cuccarini (ottima scelta, questo va detto), per la serata cover di venerdì.

E il sabato? Ma naturalmente uno stupito ed ignaro (Stupito? Ignaro? Ma dai…) Rosario Tindaro “Ciuri” Fiorello.

Si diceva una volta “tutto quanto fa spettacolo”.

Ricordo inoltre che, come promesso da Amadeus sempre al TG1, i cantanti in gara saranno impegnati anche nel ruolo di co-co-conduttori, nel presentare i colleghi sul palco del Teatro Ariston.

TG1 ore 13:30 domenica 3 dicembre 2023

Ma il momento clou, come d’abitudine è l’annuncio dei big: quest’anno il buon Amadeus ha scelto, bontà sua, di sollevare gli ascolti del TG domenicale dell’ora di pranzo.

Aria stanca, emaciata, con delle borse sotto gli occhi che manco le sporte della Lidl, elegantissimo in smocking nero, con il solito tono a metà fra il drammatico e il teatrale (diciamo tragicomico), annuncia innanzitutto l’aumento del numero dei “big” in gara. Ventisette! (27) più tre nuove proposte.

Sale spontanea la prima domanda: era davvero necessario? Ne avevamo davvero bisogno?

Ecco, comunque, la prima tranche: Fiorella Mannoia, Geolier (non riesco manco a scriverlo), Dargen D’Amico, Emma, Fred De Palma, Angelina Mango (conferma dei rumors), La Sad (chi?). Diodato, Il Tre (chiii?), Renga e Nek (già si sapeva), Sangiovanni, Alfa (Beta e Gamma non ci sono?) e Il Volo (me lo aspettavo).

Secondo blocco: Alessandra Amoroso (spoilerato da più parti), Gazzelle, Negramaro (mi piace), Irama, Rose Villain, Mahmood, Loredana Berté (evvai), The Kolors (non potevano mancare dopo il tormentone “Italo Disco”). Big Mama (chi?), Ghali, Annalisa (non se ne può proprio fare a meno), Mr Rain, Maninni (chi?) e i Ricchi e Poveri (o quel che ne resta).

Cosa sarà questo Sanremo 2024?

La solita accozzaglia senza nessun filo logico di resuscitati, ex vincitori, rapper che al Sanremo non reppano, figli d’arte, e l’ennesimo tentativo di replicare il successo dei Måneskin. Nonché il ritorno degli ex bimbiminkia simil tenori e di Diodato, dopo la vittoria nel 2020: canzone bellissima, ma che ha portato una sfiga pazzesca.

Per fortuna ci siamo evitati Tananai e Achille Lauro.

Ma non pensiate si finita: da oggi al 6 febbraio 2023, saranno ancora scoop, annunci, ospitate e soprattutto Sanremo Giovani, mai come quest’anno in edizione “major”, a tenere alta l’attenzione.

Senza dimenticare gli annunci di ulteriori super ospiti. A proposito di questo, al grido di #aridatecepippobaudo, sono anni che mi batto per riportare a Sanremo ospiti stranieri e non italiani. Mi fa piacere che da quest’anno qualche collega cominci a pensarla come me, e soprattutto a scriverlo.

Non starò ad annoiarvi con ulteriori aggiornamenti: ne riparlerò e commenterò (come sempre a modo mio) durante i cinque giorni della kermesse.

Tirando le somme, per concludere: 30 big per tre minuti circa di canzone, fa 90 minuti di spettacolo (il tempo di una partita di calcio), che diventeranno almeno quattro ore e più di (noiosissimo) show televisivo, infarcito da sponsor invadenti, ospiti, marchette, attori, comici e, come già detto, “tutto quanto fa spettacolo”.

Aspettiamoci quindi serate infinite, lunghe come la quaresima. Come da cinque anni a questa parte, bivaccheremo in sala stampa, in un “after” lungo cinque giorni.

Amadeus chiude, speriamo, con un Festival 2024 smisurato, extra large, king size.

Ripeto la domanda: era davvero necessario? E comunque siamo stati ancora fortunati: in una recente intervista, Amadeus aveva confidato di essere stato colpito da cinquanta (50) canzoni…

Buon Sanremo 2024 a tutti.

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Lele Boccardo
Lele Boccardo
(a.k.a. Giovanni Delbosco) Direttore Responsabile. Critico musicale, opinionista sportivo, pioniere delle radio “libere” torinesi. Autore del romanzo “Un futuro da scrivere insieme” e del thriller “Il rullante insanguinato”. Dice di sè: “Il mio cuore batte a tempo di musica, ma non è un battito normale, è un battito animale. Stare seduto dietro una Ludwig, o in sella alla mia Harley Davidson, non fa differenza, l’importante è che ci sia del ritmo: una cassa, dei piatti, un rullante o un bicilindrico, per me sono la stessa cosa. Un martello pneumatico in quattro: i tempi di un motore che diventano un beat costante. Naturalmente a tinte granata”.