#Sanremo 71/1: un boh è per sempre!

#Sanremo 71/1: un boh è per sempre.

Inizia l’edizione numero settantuno, peggio di un parto: anticipa il marito, Giovanna la moglie, con una roba che boh è già un gran voto!

Apre Fiorello che fa una performance che boh è un’espressione che riassume la frase: ma come cazzo ti è venuto in mente!

Vai coi giovani e vai coi voti del vocal coach Giancarlo Genise, perche io mi concentro sui big e poi conosco poco la materia: Gaudiano voto 5; Elena Faggi 6, senza infamia e senza lode; Avincola voto 4; Folcast voto 8 (je piaciuto me sà). Balletto in attesa risultati giovani: boh! Passano Folcast (Genise quanno se sbaja) e Gaudiano.

Si entra nel vivo e il duetto Amadeus/Fiorello sulle note di uno swing non è imbarazzante, è boh! Della serie: non sentite pure voi questa leggera sensazione di non sapevamo proprio che fare e abbiamo pescato a cazzo?  Ore 21:45, prevedo una nottata che manco dopo l’ultima volta che ho mangiato un’impepata di cozze. Diodato torna sul luogo del delitto e fa bene. La sua canzone è durata tantissimo rispetto alle vincitrici delle passate edizioni, che invece scadevano come il latte tranne alcune cult come: Uomini soli; Si può dare di più; Sarà quel che sarà e Se stiamo insieme ci sarà un perché (che non ricordo se fosse proprio questo il titolo però sticazzi, avete capito). Certo, se poi Diodato avesse portato pure la voce, sarebbe stato proprio il top (stecca come manco quella di un gelato ghiacciolo). 

Ore 21:55, prima canzone in gara di #sanremo 71/1 è quella di Arisa, ma non canta, c’è la pubblicità: ho come la sensazione che tornando la troviamo sciolta sul palco. Io ho come la sensazione (se vede che son sensitivo stasera?) che non l’abbia scritta chi dicono, ovvero #gigidalessio, però mi riservo di ascoltarla meglio e soprattutto di ricredermi. Cmq la ragazza non è in forma, forse l’emozione gioca brutti scherzi. Ecco la presentatrice di turno, Matilda De Angelis, attrice impegnata del cinema italiano vero (leggetela dal nome attrice come avrebbe fatto un Alberto Sordi d’annata). Secondi on stage: Colapesce e Di Martino. I due riportano al festival quell’Umberto Balsamo (Angelo azzurro) che è in tutti noi!

#sanremo 71/1 - amadeus e fiorello, vestito da donna, sul palco del tatro aristo, durante la prima puntata
#Sanremo 71/1 – Amadeus e Fiorello sul palco

Poi entra Ibra e per me è Forza Milan a prescindere! Si riparte con Aiello che ha dei portachiavi appesi alle orecchie. Facciamo che lo giudichiamo alla prossima, perché ha solo gridato! Sale sul palco Alessia l’infermiera che ha commosso il mondo diventando il simbolo della lotta al covid, dopo aver postato sui social una foto con i segni sul viso lasciati dalla mascherina tolta dopo tantissimo tempo passato al lavoro in corsia. Ammirevole! Bene, dopo la pubblicità e i fiori alla bella infermierina arrivano la Michielin e Fedez e io dico boh, poi si vedrà.

E in tanto, come un lampo a ciel sereno, ecco la straordinaria Loredana Bertè. Tutto il pubblico, se ci fosse, sarebbe in piedi dopo la prima strofa. Un medley che se fossimo stati in sala stampa smontavamo le scrivanie con i trenini, minimo. Riparte la gara, Gazzè quest’anno si porta dietro l’armadietto sanitario, infatti ha un gruppo che lo accompagna che si chiama Trifluoperazina: “Antipsicotici tipici usati per il trattamento di mania acuta, agitazione e altre condizioni”. Medicinali giusti al posto giusto, soprattutto per l’accezione: “altre condizioni”. Cmq sta canzone l’aveva già cantata a Sanremo e s’intitolava: Una musica può fare, ma magari ripetita iuvant! Noemi, che è diventata secca come uno spillo canta Glicine. Canzone orecchiabile, stile Noemi, avete presente?

Duetto “comico” Amadeus e Fiore, commento? Boh (era pure un po’ di tempo che non lo scrivevo). Achille Lauro continua come ospite speciale l’operazione iniziata lo scorso anno in gara. Vecchie cose, nuove rime, preghiere e tanti lego uno sopra l’altro. Ad appena diciotto anni di vita, sale sul palco, Madame. Mi riservo anche in questo caso, e sto finendo le riserve in panchina! Matilda ci fa due palle sul bacio e sono le 23:48, “datemi un martello, che cosa ne vuoi fare?”.

E’ la volta dei Maneskin. Sono chitarre un tot al kilo. Una frase del pezzo andrebbe scritta nelle piazze delle città: “Parla la gente purtroppo, parla non sa di che cazzo parla”. Un dogma! Sono due anni che mi chiedo, ma Ghemon che nome è? Cmq eccoci di nuovo. Ho come la sensazione, aridaje, che canti un pezzo e l’orchestra ne suoni un altro!

Alle 00:10, #sanremo 71/1 porge l’omaggio a Claudio Coccoluto è un brivido che porterò dentro tutta la vita! Gara di nuovo, Coma_Cose cantano Fiamme negli occhi. I due, una coppia nella vita, sono i Jalisse 3.0, cioè laureati.

Per la quinta volta partecipa al festival Annalisa. Gambe e tette sovraesposte, la ragazza ex amici da anni cerca di imporre una femminilità che c’è e si vede, ma la canzone? Diamo tempo al tempo. Ce la faremo con un mesetto? Penultimo in gara, Francesco Renga che non porta la parrucca, ma sono proprio capelli suoi. Brano “Quando trovo te”. Io vorrei trovare il letto adesso, ma manca Fasma, che ancora non ho capito che roba è: una persona, della vernice, un gatto, un peluche, l’esattore delle tasse? Cmq risultato insufficiente: ridondante, leggero, sentito e risentito.

Evviva, ci siamo, arriva la classifichina di puntata. Il punto è: 13 cantanti, 6 ragazzi che sono poi diventati 3, e una miriade di parole tutte intorno, dove abbiamo sbagliato in questi anni. Il sax di Di Battista mi fa ricordare che in Italia ce n’è uno buono che suona magistralmente e l’altro che gioca a fare la politica, ma manco je riesce bene signora mia! Posizioni please dalla 1 alla 13: Annnalisa, Noemi, Fasma,  Michielin – Fedez, Renga, Arisa, Maneskin, Gazzè, Colapesce e Di Martino, Coma Cose, Madame, Ghemon, Aiello.

Ok, la musica è finita, #Sanremo 71/1 è terminato e i musicisti se ne vanno, Amadeus ancora che parla, ma non lo ascolta nessuno, Fiorello saltella qui e li che quando cazzo lo fermi, ed io sono troppo stanco altrimenti sarei uscito per andare a bere un drink a Maracaibo.

Antonio Di Trento
Antonio Di Trento
Conduttore radiofonico, Laureato in Lettere e Filosofia, specializzazione in Storia e Critica del Cinema presso l’università Sapienza di Roma; responsabile ufficio stampa della casa editrice “26 Lettere”, referente stampa della Federazione Italiana Cuochi. Il suo blog :Evasioni Innocenti. Dice di sé: “Sono nato in riva al mare, ieri con decorrenza oggi. Mi piace la leggerezza, in qualunque salsa. Se mi alzo presto dal letto mi siedo sul divano e ci resto fino alle 11, poi colgo l’occasione e realizzo, ma sempre con la testa staccata dalle spalle. Certe volte sembro lento come un messicano, altre veloce come speedy Gonzales (che sempre sudamericano è). "Mi piace lo zucchero che scende nel caffè, con una goccia di anice". Le donne, la radio ed il cibo, sono le uniche passioni della mia vita, il resto mancia”.