#Sanremo 71/2: un mah è per sempre!

#Sanremo 71/2: un mah è per sempre! Seconda di campionato, si riparte.

Sempre gelo sul pezzo di apertura di Fiorello, ma tant’è!

Giovani numero 4, e come sempre pagelle del mitico vocal coach Giancarlo Genise, che stasera, premetto, è particolarmente in forma: Wrongonyou, 6 politico con aggiunta di già sentito; Greta Zuccoli voto 4, dice Genise che è stata un lamento unico e non si capiva una parola; Davide Shorty (il mio preferito), voto 7 (spontaneo), dice sempre Genise che l’arrangiamento gli è piaciuto, ma la voce è un poco imprecisa. Cmq sticazzi, passano proprio Shortino nostro e Wrongonyou.

Dopo la pubblicità, spazio musical imbarazzante (non è che siccome è stato scritto da Rocco Tanica deve funzionare per forza) dei due proprietari della struttura e si parte con lo sfidone degli sfidoni. Oriettona è la prima che sceNNe le scale stasera. Cazzia subito Fiorello per l’errore sui suoi anni di presenza al festival; cioè manco c’era la città, anzi la Liguria. Sto pezzo della Berti io l’avrò sentito un miliardo di volte negli anni, ma forse sono sotto acido, inconsapevolmente, e sento le voci.

Con Elodie mi rifaccio gli occhi, credo non solo io, pure le mosche. Matilde ieri sera va bene, simpatica, graziosa, brava, divertente, ma…ok avete capito, credo. Dopo il momento testosterone è di nuovo gara. Bugo senza Morgan (chissacomemai) col doppiopetto color cazzodicane. Sentito il pezzo il nostro cruccio è: chi lo induce ad uscire quest’anno?

#Sanremo 71/2 - Elodie sul palco del tatro ariston, vestita con un abito corto brillante, intenta a cantare
#Sanremo 71/2 – Elodie sul palco del Teatro Ariston

Laura Pausini sul palco, con indosso la vestaglia di Iva Zanicchi. Prima Io Si, e poi gioca a fare la cantante dance, con Amadeus che non sa manco ballare per scherzo. Siamo in attesa di capire che tipo di qualità ha quest’uomo.

Continua la gara con Gaia che porta al festival un brano in linea con i tempi, non quelli del covid, ma quelli dei suoni latino americani. Insomma, Gaia gioca a fare la Lamborghini, ma è seccasecca, avete inteso no? Gli Stato sociale che tornano, segno che ci hanno preso gusto, un classico di certi indipendenti che prima schifano e poi… Fanno uno spettacolino troppo confuso, quasi quanto la musica e le parole del loro brano; fotoshoppano Elio e le storie tese. Vediamo al decimo ascolto, ma forse non basta.

L’omaggio a Morricone fa parte di quei momenti che il festival non può non avere. Si celebrano, attraverso il ricordo di questo grande artista, la cultura italiana e la sua importanza nel mondo (giuro che dopo questa frase seria torno a sparare cazzate). L’omaggio a Morricone filava tanto bene, nonostante la bizzarra staticità del figlio a dirigere, fino a quando sono comparsi i tre de Il Volo, e il Natale si è impossessato delle nostre case. Speriamo qualcuno ci voglia riportare a marzo, subito.

La Rappresentante di lista non è una, ma sono in due; centrodestra e centrosinistra, par condicio. Potente, anche si! Siparietto Fiorello – Amadeus sui palloncini appesi alle sedie in platea, mah. Canzone di Fiorello che scimmiottando Vasco parla dei cantieri urbani e degli anziani spettatori. Imbarazzante si può dire di Fiorello oppure qualcuno si offende? Gara di nuovo e menomale, aggiungo. Malika dal look aggressivo sul palco con la sua Ti piace così! Anche qui, come tutte le canzoni ascoltate sino a questo momento: serve riascolto, urgentemente. Intanto la bravissima Elodie si esibisce in un medley di brani molto variegati, ma credetemi, era la cosa che mi interessava meno.

Cinquetti, Bella, Leali. La Gigliola è freschissima e la voce è coerente con i suoi inizi: non c’è. Leali ne ha da vendere invece, peccato per quella giacca color portiere di notte. Marcella invece ha talmente tanti capelli in testa che quelli che vanno in Turchia per il trapianto dovrebbero andare in pellegrinaggio a casa sua. Cmq posso capire anche quelli che si sintonizzano in questo momento su Rai uno convinti di vedere #Sanremo 71/2 e invece si ritrovano davanti Ora o mai più! Delirio.

Ermal Meta riporta l’Italia nel 2021. Il ritornello del brano è profetico per me: “avrei un milione di cose da dirti, ma non dico niente”. Gli Extralisco, per i quali il solito e condannabile giornalismo italiano si è sperticato molto, non volano particolarmente. Attendiamo altri viaggi! Poi Gigi D’Alessio con dei guagliun by Naples, un’operazione che non sai se crederci oppure no. Le cose non cambiano, tutto scorre, in questa liquidità dei giorni moderni (non so cosa ho voluto dire, ma voi credetemi sulla fiducia).

Achille Lauro. Mo chi cazzo gliela spiega a Mario Draghi questa performance? Garaaaaaa. Random. Chi? Random. Chi? Sto… Cmq per farvela breve sto pischello ha iniziato tipo un anno fa. Questo basterebbe per sciogliere nell’acido Amadeus. Random, cammina con i piedi alle dieci e dieci e ok, ma poi canta? Io: Maria esco! Santa Marinella è il pezzo di Fulminacci. Fresca, dolce, lieve, cantautoriale. Una canzone finalmente. Altro giro, altro coso strano. Willy Peyote. Il pezzo si chiama Mai dire mai, appunto!

Seguono riempitivi vari per #Sanremo 71/2: Fiorello ed Elodie che cantano trottolino amoroso; Amadeus ospita la capitana della nazionale femminile di calcio; pubblicità a manetta; i palloncini in prima fila. Riprende la gara e menomale altrimenti erano cazzi!

Gio Evan, che un poco sembra il nome di un’acqua minerale! Chiude, in differita, Irama. Uno dei suoi positivo, quindi lui quarantena. Mandano il video della prova generale pur di non eliminarlo. Chiudiamo col sound; non è male, il ragazzo si farà, il brano quello che sarà, sarà. Facciamo i conti che è meglio. Primi numeri legati alla serata (in ordine di arrivo): Ermal Meta, Irama, Malika Ayane, Stato sociale, Willi Peyote, Gaia, Fulminacci, La rappresentante di lista, Extraliscio, Gio Evan. Orietta Berti, Random, Bugo. C’è anche la prima classifica generale, ma quella magari leggetela nei posti seri, qui solo Gioca jouer. Ho sonno. Ciao.

(Foto copertina da Instagram)

Antonio Di Trento
Antonio Di Trento
Conduttore radiofonico, Laureato in Lettere e Filosofia, specializzazione in Storia e Critica del Cinema presso l’università Sapienza di Roma; responsabile ufficio stampa della casa editrice “26 Lettere”, referente stampa della Federazione Italiana Cuochi. Il suo blog :Evasioni Innocenti. Dice di sé: “Sono nato in riva al mare, ieri con decorrenza oggi. Mi piace la leggerezza, in qualunque salsa. Se mi alzo presto dal letto mi siedo sul divano e ci resto fino alle 11, poi colgo l’occasione e realizzo, ma sempre con la testa staccata dalle spalle. Certe volte sembro lento come un messicano, altre veloce come speedy Gonzales (che sempre sudamericano è). "Mi piace lo zucchero che scende nel caffè, con una goccia di anice". Le donne, la radio ed il cibo, sono le uniche passioni della mia vita, il resto mancia”.