Che fisico abbiamo? Come facciamo a saperlo e cos’è il somatotipo?

Che cos’è il somatotipo?

Con questo termine si intende l’identificazione della conformazione fisica di un individuo.

Il termine “somatotipo” nasce negli anni quaranta dal dottor William Sheldon, uno psicologo che, inizialmente, con questo termine identificava i tratti della personalità del soggetto in base all’aspetto generale. Nel susseguirsi degli anni venne introdotto nel bodybuilding per identificare la tipologia di corpo di un individuo grazie al quale si ottenevano importanti informazioni per stilare un programma di allenamento e alimentazione adeguato.

Le categorie dei somatotipi sono 76 raggruppate in tre macrocategorie principali che sono: mesomorfo, ectomorfo ed endomorfo.

Quali sono le principali differenze?

Se parliamo di mesomorfo stiamo identificando il fisico ”perfetto“ in grado di mantenere una percentuale di grasso bassa. Inoltre, ha uno sviluppo muscolare notevolmente più alto degli altri due somatotipi. Questa categoria non sempre è puramente mesomorfa ma quando lo è, si parla di una genetica formidabile grazie alla quale si può eccellere in tutte le discipline sportive con una mentalità molto attiva.

Se invece parliamo di un fisico ectomorfo, simile al mio, allora stiamo parlando un soggetto che ha una percentuale di grasso sempre molto bassa, ma una difficoltà molto alta nello sviluppo muscolare. Sono alti, magri e con ossature piccole. Solitamente sono molto nervosi, irritabili ed introversi ma anche qui dipende dallo stile di vita che seguiranno.

Questo somatotipo dovrà fare il doppio della fatica degli altri in palestra per aumentare la muscolatura. In compenso, avrà un metabolismo molto veloce che gli permetterà di rimanere sempre con una percentuale di grasso molto bassa e controllata.

L’ultimo di cui vi parlo è l’endomorfo. Questi individui hanno ossa grosse, alta percentuale di grasso, corpo più largo, addome sporgente, spalle strette e curve. Forse tra i tre è il più complicato a livello genetico, da trattare e trasformare. Purtroppo la genetica rimarrà comunque sempre, qualsiasi cambiamento riusciremo a fargli fare.

somatotipo schema di Sheldon con disegnati tre tipi di corpi si afemminili che maschili

Esistono delle vie di mezzo?

Assolutamente sì perché come dicevo in precedenza non c’è mai propriamente una sola condizione ma solitamente si hanno meso-ectomorfi e meso-endomorfi. Quando parliamo di meso-ectomorfi stiamo parlando di un individuo con bassa percentuale di grasso. Sarà tendente all’ectomorfo ma con arti superiori ben sviluppati e una difficoltà elevata nello sviluppo degli arti inferiori. Ecco questa è proprio la mia categoria quindi vi posso già dire che con tanta determinazione si riescono comunque ad ottenere ottimi risultati.

Quando invece parliamo di un fisico meso-endomorfo, abbiamo davanti a noi un soggetto che presenta una buona struttura muscolare ma con una percentuale di grasso alta specialmente nella zona addominale. Le famose maniglie dell’amore sono caratteristiche di questo somatotipo come anche le spalle leggermente curve.

Mi è capitato di allenare un somatotipo di questo genere e anche qui vi posso assicurare che si riescono ad ottenere ottimi risultati a livello di spessori muscolari elevate circonferenze ma si fa molta fatica a far vedere un buon retto addominale.

Ma a cosa mi serve sapere il mio somatotipo?

Sicuramente è una cosa molto importante da sapere e da vedere al primo check che si andrà a fare sul soggetto. Da questa identificazione dipenderà anche molto il programma d’allenamento e di alimentazione che andremo ad eseguire. Ogni somatotipo indica metabolismi differenti, differenti conformazioni fisiche e migliori adattamenti ai diversi allenamenti che si andranno a fare.

Non c’è un unico allenamento per somatotipo ma sicuramente ci sarà quello più adatto al cambiamento e al raggiungimento dell’obiettivo. L’analisi del somatotipo non viene preso molto in considerazione dai personal trainer. In verità, aiuta a capire come intervenire sull’allenamento e quali parti carenti vanno sistemate per ottenere un buon risultato estetico.

Ma attenzione! Non si fanno miracoli sapendo il somatotipo di appartenenza ma l’unica cosa che davvero conta e li accomuna è la forza di volontà, la determinazione, il lavoro duro in palestra e la costanza nell’alimentazione. Sicuramente il lifestyle è la cosa migliore che ci possa essere per cambiare, indifferentemente da fattori genetici che comunque aiutano per eseguire un programma adatto al soggetto.

Daniele Bertocchi
Daniele Bertocchi
Libero professionista. Diplomato con attestati conseguiti preso l'Accademia fitness italiana registrata al movimento sportivo popolate italiano MSP Italia  Dice di sé: “Chi sono?! Daniele Bertocchi, personal trainer, certificato Coni tramite MSP Italia ,come professione ma anche nella vita. Cerco di portare tutte le persone che incontro sulla strada della salute e del benessere, sia mentale che fisico. Sono cresciuto in palestra entrando a 17 anni. Ho imparato a conoscere e fare mio il lato positivo e negativo di questo mondo. Sono oramai più di dieci anni che ho abbracciato questo stile di vita tra gare di bodybuilding e lavoro di personal trainer, che mi danno tutt'oggi grandissime soddisfazioni. Ho ricominciato a gareggiare nel 2017 da bodybuilder natural. Vivo e lavoro per la mia passione. Come dico sempre "più ghisa per tutti" perché non è mai abbastanza per essere felici”.