Stress da Natale: come gestire la pressione delle feste

Regali, pranzo, parenti e colleghi: Come affrontare lo stress da Natale? Consigli utili di sopravvivenza alle festività natalizie, senza prenderci troppo sul serio

Con l’arrivo delle festività natalizie, molte persone si preparano a vivere momenti di gioia, calore e condivisione con amici e familiari ma, nonostante la magia che circonda il periodo, molte persone sperimentano un aumento significativo dello “stress da Natale”. Le ragioni dietro questa sensazione di tensione possono essere molteplici e includere aspetti economici, sociali e familiari.

Infatti, un’epoca in cui il caro vita, mutui onerosi, bollette crescenti e stipendi limitati rappresentano sfide quotidiane, l’approccio alle festività natalizie può diventare un terreno fertile per l’insorgere dello stress finanziario. Molte famiglie si trovano a navigare tra i vari aspetti di una società in cui le spese sembrano crescere più velocemente dei redditi, e l’arrivo del Natale può aggiungere ulteriori pressioni a un bilancio già teso.

Stress da Natale

Che ci crediate o no, lo stress da Natale esiste e colpisce a prescindere dalla nostra disposizione al fascino delle festività. Lo stress legato al periodo natalizio è una realtà concreta che può colpire anche senza che ce ne accorgiamo. Le sfide sono molteplici, dalla ricerca frenetica del regalo perfetto alla socialità forzata, passando per i pranzi infiniti con parenti o amici.

Il problema si complica ulteriormente considerando l’accumulo di stanchezza mentale e fisica derivante dall’intero anno di lavoro.

Sembrerà insignificante ma anche la ripetizione di canzoni natalizie, nei negozi, strade e TV è fonte di stress da Natale. Pensate che c’è un locale in Galles, vicino a Cardiff, dove il titolare metteva in loop tutto il giorno canzoni natalizie, prediligendo ogni tre brani la diffusione di “Last Christmas” degli Wham. I dipendenti, all’alba del terzo giorno hanno incrociato le braccia e non hanno lavorato fino a quando il titolare non si è rassegnato e, di malavoglia, ha fonalmente cambiato compilation.

Restando con i piedi per terra, le cause più tangibili sono però sempre quelle economiche. Cosa regalo al collega, alla zia che vedo solo a Natale o a quel vicino di casa che puntualmente ogni anno si presenta con il solito piatto decorato o incenso profumato?

Ma , con questi chiari di luna, la domanda più giusta è quanto resta nelle tasche degli italiani da destinare ai regali di Natale?

Quanto spendere per regali e decorazioni?

Uno degli stress più diffusi durante il periodo natalizio è legato alle spese. I regali, le decorazioni, i pasti abbondanti e gli eventi sociali possono mettere a dura prova il bilancio di molte persone. La pressione di acquistare regali costosi o di organizzare cene elaborate può portare a tensioni finanziarie, generando ansia e preoccupazioni.
Stabilire un budget realistico per le spese natalizie e attenersi ad esso, può essere una buona soluzione per salvaguardare le finanze. L’importante è concentrarsi sul valore sentimentale dei regali piuttosto che sul loro costo monetario.

Lo stress legato ai regali di Natale genera un mix di preoccupazioni che va dalla paura di deludere a quella del vero e proprio rischio di riciclaggio del regalo (s)gradito!

E poi, vogliamo parlare delle decorazioni natalizie? L’albero, le ghirlande e tutti gli ammennicoli che ornano le tavole, togliendo spazio ai succulenti piatti che la nonna continua a far arrivare da una cucina che sembra avere un tunnel spazio temporale con la friggitoria all’angolo della strada!

Parenti serpenti

Gli psicologi sottolineano che il problema dello stress da Natale è strettamente connesso all’eccesso di impegni, anche quando questi sono intrinsecamente divertenti.

Gli incontri con i parenti, in primis, sono occasioni di ritrovo, ma molto spesso portano con sè situazioni che, da goliardiche, diventano accesi scontri di opinione degni del migliore bar dello sport,, soprattutto se si affrontano temi di conversazione legati al calcio, all’attualità, o peggio, alla politica. E non parliamo di rimembranze di storiche divergenze familiari. In questi casi si rischia di far diventare il pranzo di Natale, un vero e proprio incontro di boxe!

Poi c’è l’ansia associata agli eventi sociali, con la pressione di dover partecipare a cene, feste e riunioni, per non parlare della tradizionale bicchierata con i colleghi, dove baci e abbracci sono più falsi di una moneta da 3 euro e gli auguri di salute e prosperità sono sempre accompagnati da un gesto scaramantico dietro la schiena!

Prendiamoci cura di noi stessi

La corsa per prepararsi per le festività può far passare in secondo piano il benessere personale. La mancanza di tempo per rilassarsi, prendersi cura di sé e riflettere può aumentare lo stress.
Programmare momenti di pausa e auto-cura ci aiuterà a gestire meglio le tante attività che ci aspettano. Che si tratti di una breve passeggiata, di leggere un libro o di praticare la meditazione, dedicare del tempo a se stessi può contribuire a mantenere l’equilibrio emotivo.

In conclusione, il periodo natalizio, seppur ricco di gioia e festa, può portare con sé uno stress significativo. Prendersi cura di se stessi, gestire le aspettative e stabilire priorità possono contribuire a rendere le festività più piacevoli e meno stressanti. Ricordare che il Natale è un momento per la condivisione e l’amore, e che il vero spirito delle festività risiede nella gratitudine e nella presenza di coloro che amiamo.

E se questo non basta, vi consiglio di guardare al calendario del 2024. Fissatevi la data: 6 Gennaio, Epifania, e tutte le feste se le porta via!

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Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”