To bit or not to bit: ladies & gentlemen Pianista Indie

“_To bit or not to bit” non è solo il rinominare una frase diventata ormai celeberrima, non è solo il titolo di un album. Può essere un dubbio amletico, questo sì, ovvero: maschera o non maschera? Voce o pianoforte, questo invece no, mai: sempre insieme, nel segno della musica.

Benvenuti nel mondo di Pianista Indie.

To bit or non to bit

Come già sottolineato, è il titolo dell’album d’esordio di questo misterioso musicista, che esce circa un anno dopo la pubblicazione del primo singolo, “Urologia”, che ha immediatamente una grande visibilità sui digital store.

Seguono una manciata di singoli, tra il 2018 e il 2019, che ne cementano la popolarità e la visibilità: “Zara”, “Fabio”, “Riviera” e “Lucio Dalla” che anticipa la pubblicazione dell’album.

Pianista Indie mostra una naturale propensione le esibizioni dal vivo, e per l’inverno del 2020 viene organizzato un tour nei live club. La prima tappa è l’apertura del concerto di Gio Evan al Fuori Orario di Reggio Emilia.

Dopo una ventina di date, arriva la sospensione del tour a causa della pandemia. A questo punto Pianista Indie che aveva in programma la pubblicazione di nuovi brani, si chiude in isolamento, decide di sparire e di non comunicare. Legge, guarda film, scrive tantissima musica tra cui una colonna sonora che confluirà nel film “Life”, girato a Marzo 2021.

to bit or not to bit - la copertina dell'album di pianista indie
“_to bit or not to bit” – Pianista Indie

Life

Una seconda serie di singoli per mantenere un po’ di “hipe”, come si dice oltreoceano: “Kubrik”, “Ciao”, “Squid game”, una canzone d’amore che non parla d’amore, e “Patagonia”, che ci trasporta in un posto caldo, sdraiati sull’amaca dalla quale farci rapire dalle immagini proprio di “Life”.

“Life”, è uscito il 25 Gennaio 2022. Film scritto da Pianista Indie insieme al regista Pierluigi Patella, che lo ha anche diretto.

E’ un’opera che rappresenta l’amore, l’odio, la paura, il terrore, il viaggio, gli errori, la sconfitta, le gioie, i dolori, le cadute ma la chiave di lettura è duplice e bisogna cercare oltre le immagini.

to bit or not to bit - la copertina del singolo la droga di pianista indie

L’intervista

Per uno come me, che ama alla follia artisti che hanno fatto del pianoforte una ragione di vita, partendo da Elton John negli anni ’70, passando per Howard Jones nei mitici anni ’80, e finendo con James Blunt nel nuovo millennio, è stato quasi automatico innamorarmi di Pianista Indie e del suo modo di fare musica.

Voce e piano, come detto in apertura, sempre insieme, ma anche testi mai banali, diretti, che vanno dritti al punto, cantati con una voce particolare, unica nel nostro panorama musicale.

Di musica, di pianoforte, della maschera, di vita, di “Life” e naturalmente del nuovo, entusiasmante singolo “La droga”, si parla in questa chiacchierata con l’artista, realizzata in collaborazione con Conzapress.

L’intervista è stata realizzata il 4 marzo, quindi, considerato il titolo di una certa canzone, è doverosamente e personalmente ricordato il grande, indimenticato ed indimenticabile Lucio Dalla.

Non vi spoilero nulla, ma vi invito a guardare e ad ascoltare con attenzione. Non rimarrete delusi: Pianista Indie è una persona squisita, disponibile e soprattutto umile, qualità ormai rara.

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Lele Boccardo
Lele Boccardo
(a.k.a. Giovanni Delbosco) Direttore Responsabile. Critico musicale, opinionista sportivo, pioniere delle radio “libere” torinesi. Autore del romanzo “Un futuro da scrivere insieme” e del thriller “Il rullante insanguinato”. Dice di sè: “Il mio cuore batte a tempo di musica, ma non è un battito normale, è un battito animale. Stare seduto dietro una Ludwig, o in sella alla mia Harley Davidson, non fa differenza, l’importante è che ci sia del ritmo: una cassa, dei piatti, un rullante o un bicilindrico, per me sono la stessa cosa. Un martello pneumatico in quattro: i tempi di un motore che diventano un beat costante. Naturalmente a tinte granata”.