“Un’estate all’inferno”: il nuovo album della Hofmann Orchestra

Un’estate all’inferno(Edac Music Group) è il nuovo disco della Hofmann Orchestra, irriverente formazione romana dalle sonorità personali che miscelano alternative rock, stoner, e grunge. Il nuovo progetto arriva dopo i singoli “L’importante è esagerare”“Perché amo il mio lavoro”“YouPorn” e “Mi chiedi spesso” e rappresenta un ulteriore passo in avanti nella crescita artistica della band, che con il fortunato disco d’esordio Ouverture, pubblicato nel 2021, ha raggiunto i suoi primi 100.000 stream su Spotify.

Un’estate all’inferno

La Hofmann Orchestra commenta il lavoro: “Questo è un concept album che ha come filo conduttore le sciagure e le contraddizioni legate alla pandemia. Pur non parlando mai di quest’ultima, che viene usata solo come pretesto per mettere in luce le perversioni e le mostruosità del genere umano quando attraversa un periodo buio o una crisi. E come quest’ultima sia l’alibi per concedersi qualsiasi cosa, a patto che dalla crisi si esca peggiori di prima. In contrasto con le tematiche amare, tuttavia, il disco ha un mood piuttosto fresco e ironico, dove fuzz moderni e spigolosi si mischiano con delicati e caldi suoni vintage come quelli del piano rhodes”.

La track list: Mi chiedi spesso, Perché amo il mio lavoro, Ne vedremo delle brutte, L’importante è esagerare, Gli USA un giorno guardando quel che accade negli USA. Vessare humanum est, YouPorn, Un’estate all’inferno, Solo l’umanità, Liquefatto.

hofmann orchestra - la copertina del nuovo album che raffigura un palazzo costruito sulle dune di sabbia

Hofmann Orchestra

La band si è formata grazie all’incontro tra il batterista Alessandro La Rosa e il cantante e polistrumentista Giulio Cecchini, a cui si è aggiunto in seguito Stefano Taborri al basso.

Il nome è un omaggio allo scienziato svizzero Albert Hofmann, che, per chi non lo sapesse, è colui il quale per primo, ha sintetizzato, assunto tramite ingestione e capito gli effetti del dietilamide dell’acido lisergico (LSD) e ad aver isolato i principali alcaloidi dei funghi psichedelici.

“Tutti i nudi vengon al petting” è il debutto assoluto sulla scena musicale, ed anticipa la pubblicazione del primo album, Ouverture.

Nell’estate 2022 la band entra in Edac Studio per lavorare all’uscita di un nuovo album che verrà anticipato da alcuni singoli.

Credits

Testo e musica: Giulio Cecchini e Davide Lasala. Produzione artistica: Davide Lasala.

Registrazione e mix di Davide Lasala e Andrea Fognini presso Edac Studio. Mastering: Giovanni Versaripresso La Maestà

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Lele Boccardo
Lele Boccardo
(a.k.a. Giovanni Delbosco) Direttore Responsabile. Critico musicale, opinionista sportivo, pioniere delle radio “libere” torinesi. Autore del romanzo “Un futuro da scrivere insieme” e del thriller “Il rullante insanguinato”. Dice di sè: “Il mio cuore batte a tempo di musica, ma non è un battito normale, è un battito animale. Stare seduto dietro una Ludwig, o in sella alla mia Harley Davidson, non fa differenza, l’importante è che ci sia del ritmo: una cassa, dei piatti, un rullante o un bicilindrico, per me sono la stessa cosa. Un martello pneumatico in quattro: i tempi di un motore che diventano un beat costante. Naturalmente a tinte granata”.