Artico e Grazia Di Michele insieme per “Algoritmo soldi”

“Algoritmo soldi” è il titolo del nuovo singolo di Artico, con il featuring di Grazia Di Michele.

Dicono che il denaro non faccia la felicità, ma se devo piangere preferisco farlo sul sedile posteriore di una Rolls Royce piuttosto che su quello di una carrozza del metrò”, diceva Marilyn Monroe.

Purtroppo è vero, non fanno la felicità, ma provate a dirlo a chi non ne ha. Soprattutto in questo periodo, dove le dinamiche che tenevano in equilibrio l’intera società stanno saltando e intere famiglie sono alla fame per via del lockdown. Una pandemia economica che sta facendo danni pari a quelli del virus, se non peggio. Per una società dove ogni cosa dipende dal denaro, averne o non averne decide il ruolo che si ha nel mondo.

Soldi

Se potessi avere, mille lire al mese…” si cantava una volta. Aspirazione massima di una società dove il boom economico era agli albori e i soldi rappresentavano un mezzo per un tenore di vita tutto sommato senza troppe pretese: una mogliettina, una casettina in periferia e un modesto impiego.

Poi è arrivata l’era della globalizzazione, del consumismo sfrenato e le ambizioni sono cambiate.

Il denaro diventa croce e delizia di una società che ha sempre più tentazioni e sempre meno possibilità di soddisfarle.

Senza falsi moralismi, non c’è nulla di sbagliato nell’avere soldi, ma come ogni cosa, però, dipende dall’uso che se ne fa.

Un coltello può essere utile per tagliare una bistecca o per uccidere qualcuno. Non è il coltello ad essere pericoloso ma l’intenzione con cui lo si usa. Stessa cosa per il denaro.

Algoritmo soldi

Algoritmo soldi” è una riflessione molto più profonda, molto più intensa, sul significato del denaro nella nostra attuale società.

Come dice al riguardo lo stesso autore: “Il brano, è un’amara riflessione sul sistema capitalistico, con i ‘soldi’ quali valore identificativo della nostra società: ‘vince chi ne fa di più’; qualcuno sente la ‘sana necessità di non partecipare’, ma deve infine adeguarsi; e l’unica salvezza sembra essere quella di non desiderarne troppi”. Triste ma vero.

Atmosfere jazzy, assolutamente gradevoli, performance strumentale da paura, dei veri fuoriclasse, e una “special guest”, Grazia Di Michele, perfettamente a proprio agio in questo contesto. Il tocco di classe in una dimensione ambiance che si completa con il calore della sua voce suadente.

Forse sono di parte, perchè ho un vero e proprio debole per Grazia Di Michele, ma tant’è che dove c’è lei c’è sempre qualcosa in più.

artico soldi - artico e grazia di michele la seconda a sinistra della foto
Artico e Grazia Di Michele insieme per “Algoritmo soldi”

Artico

E’ una band composta da musicisti polistrumentisti di estrazione classica, rock e jazz, fondata da Claudio Bartolucci (voce e batteria) nei primi anni ’90, intorno al nucleo del suo storico Delta Studio di Roma, punto di riferimento di numerosi musicisti della scena locale e nazionale.

Nella band oltre al fondatore, troviamo Francesco Sciarretta (piano), Marco Valerio Cecilia (chitarra, basso, tastiere, voci) e Andy Bartolucci (batteria, voci).

La band ha al suo attivo tre album: “A Due Passi da Roma” (1996), “Orange and Blue” (2013) e “L’Eterna Lotta tra il Bene ed il Meglio” (2015), pubblicati da Delta-Top e distribuiti da Believe Digital.

Video & Credits

In tempi di lockdown e di distanziamento sociale, è diventato ormai un must, (purtroppo necessario, per la verità), utilizzare il multiscreen per i videoclip, dove le performance dei vari musicisti vengono montate ad arte, per dare un senso di ensamble. Anche quest’opera, diretta dal regista Ari Takahashi non sfugge alla regola.

Hanno suonato: Grazia Di Michele, voce, Claudio Bartolucci, batteria e voce, Marco Siniscalco, basso, Marco Valerio Cecilia, chitarra acustica e clavinet, Paolo Iurich, piano elettrico, Francesco Sciarretta, piano acustico, Maurizio Giammarco, sax.

“Algoritmo soldi” (Delta Top / Believe Digital), è disponibile in rotazione radiofonica, in digital download e su YouTube dal 10 novembre.

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Lele Boccardo
Lele Boccardo
(a.k.a. Giovanni Delbosco) Direttore Responsabile. Critico musicale, opinionista sportivo, pioniere delle radio “libere” torinesi. Autore del romanzo “Un futuro da scrivere insieme” e del thriller “Il rullante insanguinato”. Dice di sè: “Il mio cuore batte a tempo di musica, ma non è un battito normale, è un battito animale. Stare seduto dietro una Ludwig, o in sella alla mia Harley Davidson, non fa differenza, l’importante è che ci sia del ritmo: una cassa, dei piatti, un rullante o un bicilindrico, per me sono la stessa cosa. Un martello pneumatico in quattro: i tempi di un motore che diventano un beat costante. Naturalmente a tinte granata”.