Barch-in: il cinema sotto le stelle all’Arsenale di Venezia

Torna per il quarto anno consecutivo Cinema Barch-in, il primo drive-in in barca d’Italia, che si svolgerà domenica 30 luglio e lunedì 31 e da giovedì 3 a domenica 6 agosto come da tradizione nella splendida e antica cornice dell’Arsenale, grazie al supporto del Comune di Venezia, della società Vela e della Marina Militare.

Anche per questa edizione Cinema Barch-In rinnova la collaborazione con Campari, simbolo dell’aperitivo italiano che, negli anni, ha stretto un legame sempre più indissolubile con il mondo del cinema.

Clarice Pinto, Senior Marketing Director Campari Group, afferma: “Siamo lieti di essere nuovamente partner di Barch-In, una manifestazione culturale fortemente innovativa che, proprio come Campari, fa della creatività e dell’innovazione i suoi valori portanti Inoltre, con Barch-In, confermiamo il nostro sodalizio con Venezia, città punto di riferimento per il cinema a livello internazionale”.

Venezia: Isole e non luoghi

La programmazione cinematografica e musicale curata anche quest’anno dall’Associazione culturale FEMS du cinéma prevede ben sei serate di cinema all’aperto con molti ospiti dal vivo, musica, comicità e presentatori. Film, documentari, animazione e cortometraggi nella varietà di stili e generi che da sempre contraddistingue la rassegna, attraverso un filo rosso, che quest’anno sarà “Venezia: Isole e non luoghi”, ripercorrendo le tracce de Le città invisibili di Italo Calvino, nel centenario della nascita: “Arrivando a ogni nuova città il viaggiatore ritrova un suo passato che non sapeva più d’avere: l’estraneità di ciò che non sei più o non possiedi più t’aspetta al varco nei luoghi estranei e non posseduti.”

dice al riguardo Maria Parisi, Presidente di FEMS du cinéma: “Non vediamo l’ora di portare gli spettatori in questo viaggio tra isole e non luoghi, in un’edizione che vede il coinvolgimento di tanti nuovi e importanti partner artistici”.

barch-in una serie di barche ormeggiate nella laguna di venezia

Il programma

Si parte il 30 luglio con il corto Papageno diLotte Reiniger (1935) (grazie alla collaborazione con la Fabbrica del Vedere-Archivio Carlo Montanaro)e Lo sguardo su Venezia presentato da Ottavia Piccolo e si chiude il 6 agosto con la serie Christian di Stefano Lodovichi (2022) direttamente dalla piattaforma SKY, passando per isole e città da salvare, pianeti e mondi misteriosi, frammenti di memoria sotto il sole di un’estate lontana nel tempo.

Tra le novità artistiche, si segnala il ponte con il Festival CinemAmbiente di Torino, vero e proprio pioniere nel suo genere che proporrà al pubblico di Barch-in alcuni titoli delle sue edizioni, in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari di Venezia. Inoltre, per la prima volta sul grande schermo a Venezia, sarà proiettato After Sun, candidato all’Oscar 2023, grazie al supporto di MUBI.

Tra le novità da segnalare, la possibilità quest’anno di assistere agli spettacoli anche dal molo grande dell’Arsenale– sempre su prenotazione – e, come da tradizione, di prenotare i posti a sedere su una delle imbarcazioni storiche messe a disposizione dalle Remiere cittadine.

Inoltre, da quest’anno al fine di garantire una maggiore accessibilità all’evento sono stati aumentati i posti in platea per le barche ed è stato introdotto un deposito cauzionale, un sistema che, in completa trasparenza, disincentiva le cancellazioni dell’ultimo minuto garantendo una maggiore accessibilità dell’evento. I partecipanti potranno poi scegliere se lasciare la quota messa a deposito in donazione oppure richiedere la restituzione all’organizzazione.

Simone Venturini

La parola a Simone Venturini, Assessore al Turismo, Comune di Venezia: “La quarta edizione di Barch-in la possiamo definire come l’edizione della maturità, di una manifestazione che era nata durante la pandemia e che ormai è entrata a far parte dell’immaginario della città, a cui i veneziani guardano con affetto perché racchiude l’identità stessa della città. Quindi, su queste premesse possiamo dire che Barch-in è diventata una manifestazione stabile del calendario estivo di Venezia, anche grazie alla sua qualità in termini culturali. Che poi si svolga all’Arsenale ci rende ancora più felici vista la straordinaria collaborazione che il Comune di Venezia e la Marina Militare, orgoglio del Paese, hanno stretto negli ultimi anni”.  

barch-in barche ormeggiate davanti a una banchina, davanti a un maxi schermo

Cinema, ma non solo

Ma l’edizione 2023 prevede anche diverse sorprese culinarie; tra tutte l’Ape Pizza Pistacchio, la peculiare pizzeria su ruote con forno integrato all’interno di un Ape Cross, tanto amata dai veneziani che offrirà il menu principale delle serate. Sarà possibile ordinare la cena e bevande durante tutta la durata dei film grazie alla app di Cocai Express e al silenzioso servizio di delivery su gommoni con motore elettrico offerto da Vento di Venezia.

Inoltre, per le serate del 31 luglio e del 3 agosto Edipo Re propone un viaggio esperienziale a bordo della barca a vela che ospitò Pier Paolo Pasolini e Maria Callas con approdo finale al Cinema Barch-in e cena a bordo curata da Marco Bravetti insieme ai cuochi del collettivo TOCIA! Cucina e comunità. Una vera avventura tra natura arte e cucina aperta a veneziani che si potrà prenotare attraverso il portale di Cinema Barch-in come servizio di trasporto speciale. 

Quest’anno le prenotazioni di tutti i posti messi a disposizione saranno gestite da Cocai Express, il delivery nato a Venezia e parte fondamentale della squadra Barch-in fin dalla prima edizione, attraverso il sito ufficiale e la app Cocai Express

Le prenotazioni saranno aperte a partire dal 14 luglio.

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Lele Boccardo
Lele Boccardo
(a.k.a. Giovanni Delbosco) Direttore Responsabile. Critico musicale, opinionista sportivo, pioniere delle radio “libere” torinesi. Autore del romanzo “Un futuro da scrivere insieme” e del thriller “Il rullante insanguinato”. Dice di sè: “Il mio cuore batte a tempo di musica, ma non è un battito normale, è un battito animale. Stare seduto dietro una Ludwig, o in sella alla mia Harley Davidson, non fa differenza, l’importante è che ci sia del ritmo: una cassa, dei piatti, un rullante o un bicilindrico, per me sono la stessa cosa. Un martello pneumatico in quattro: i tempi di un motore che diventano un beat costante. Naturalmente a tinte granata”.